Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Giovedì 22 ottobre 2020

didattica a distanza

Il racconto della giornata di giovedì 22 ottobre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia e nel Mondo col commento di Vittorio Agnoletto ai continui incontri tra Governo e Regioni con l’obiettivo di fare ordine tra le varie ordinanze regionali che si susseguono giorno dopo giorno. Il governatore lombardo Fontana conferma la didattica a distanza per le scuole superiore anche di fronte alle proteste dei sindaci e della Ministra Azzolina. Whirpool annuncia la chiusura dello stabilimento di Napoli il 31 ottobre prossimo. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Aumentano ancora i contagi in Italia. Oggi sono 16.079, circa mille più di ieri, con un numero leggermente inferiore di tamponi, 7.500 in meno. I deceduti sono 136, ieri erano stati 127.
In aumento di 66 unità le terapie intensive, ora sono 992. In aumento anche i ricoveri ordinari.
Importante considerare il rapporto tra tamponi eseguiti e positivi: oggi è al 9.4% a livello nazionale. In Lombardia i nuovi positivi accertati sono 4.125. Sei le regioni con più di mille nuovi contagi.

L’attenzione è dunque concentrata sugli ospedali: la tenuta delle terapie intensive e la capacità degli altri reparti. Oggi i ricoveri in terapia intensiva si avvicinano a quota mille. Ricordiamo a che a fine marzo scorso erano oltre i 4mila.

L’analisi di Vittorio Agnoletto, medico e nostro collaboratore:

Questo il quadro, che conferma la gravità della situazione. Il governo si muove con cautela, Conte non esclude più del tutto l’ipotesi del lockdown, anche se le decisioni vengono prese progressivamente, tenendo conto dell’evoluzione dell’epidemia e della tenuta del sistema sanitario. Le regioni però si muovono autonomamente e questo sta creando situazioni diverse sul territorio nazionale.

Governo-Regioni, verso una maggiore chiarezza tra le varie ordinanze regionali

(di Anna Bredice)

Sono i due ministri Boccia e Speranza i più attivi sul fronte delle Regioni, quelli che stanno cercando di trovare una via condivisa nelle ordinanze regionali che di giorno in giorno si moltiplicano. Oggi c’è stato un incontro tra i due ministri e alcuni presidenti di regione: per quanto riguarda l’aspetto di organizzazione sanitaria si è deciso di fare un bando per 2mila operatori della Protezione Civile da mandare nelle Asl delle Regioni più colpite e aiutare lo svolgimento dei tamponi.
Nello stesso tempo Speranza propone che anche in farmacia si possano fare i tamponi rapidi e insieme a questo si sta valutando di semplificare alcune procedure che al momento stanno diventando molte lunghe, ad esempio l’attesa di settimane per effettuare il tampone, il che rende l’isolamento ancora più lungo del necessario, soprattutto per gli studenti e gli insegnanti. Metodi più semplici come quello che ha portato a decidere per una quarantena di 10 giorni invece di 14. [CONTINUA A LEGGERE]

Scuola in Lombardia, scontro Fontana-Azzolina

Sulla scuola scontro tra la Ministra Azzolina e il presidente lombardo Fontana. “Se non condivide la nostra ordinanza, la può impugnare. Ma per noi, è necessaria”. Azzolina aveva criticato e chiesto la modifica della decisione che da lunedì prevede la didattica a distanza alle scuole superiori della Regione. Oggi c’è stato un confronto con i sindaci lombardi che hanno criticato la decisione della Regione. Al momento, l’ordinanza è confermata.
Cosa succede dunque lunedì nelle scuole superiori lombarde. Come si stanno organizzando? Massimo Spinelli, dell’associazione nazionale presidi della Lombardia:

In Lombardia i nuovi positivi accertati sono 4.125. Questa sera entra in vigore l’altra ordinanza, quella che impone di non uscire dalle 23.00 alle 5.00. Ci sono però diverse eccezioni, la più evidente: quella di poter comunque tornare sempre al proprio domicilio, anche dopo le 23.
Da Milano oggi è arrivata la notizia dei 15 ospiti positivi al Pio Albergo Trivulzio, oltre ad alcuni operatori della struttura.

Demicheli, Ats Milano: il tracciamento non basta, serviranno nuove restrizioni

Se il sistema di tracciamento a Milano “fosse stato sufficiente, nel momento di minima incidenza l’epidemia si sarebbe fermata. Ma non si è fermata. E non si è fermata a Milano come non si è fermata a Londra o da altre parti“. Questa mattina nella trasmissione Prisma il direttore sanitario dell’Ats Milano ha replicato al comune di Milano che con il sindaco Sala e la vicesindaca Scavuzzo ha chiesto ad Ats di fare di più.
“Io penso che Ats debba fare di più oggi perché in tanti mi state segnalando che c’è da aspettare troppo tempo dal momento in cui c’è una segnalazione, per il tampone” ha detto il sindaco di Milano Sala nel consueto video social del giorno. [Leggi l’intervista a Vittorio Demicheli]

Whirpool chiude lo stabilimento di Napoli

Whirpool si ferma. La multinazionale degli elettrodomestici chiuderà il 31 ottobre lo stabilimento di Napoli. L’annuncio questa mattina dopo un tavolo con il Ministero. La vertenza adesso è nelle mani del governo. I sindacati hanno chiesto all’esecutivo di agire immediatamente. A rischio ci sono 350 lavoratori della fabbrica e un centinaio dell’indotto. “Risponderemo con lo scontro sociale. Faremo di tutto per impedire lo stop”, hanno annunciato i sindacati. Domani ancora sciopero e presidi in piazza del Plebiscito a Napoli. Barbara Tibaldi della segreteria nazionale della Fiom:


 

COVID-19, la situazione nel Mondo

La pandemia a livello globale. “La situazione sanitaria è grave in Europa e grave in Francia”. Con queste parole il primo ministro francese Castex ha annunciato l’estensione del coprifuoco a 38 nuovi dipartimenti del Paese. Le restrizioni dalle 21 alle 6 del mattino dureranno 6 settimane. Sono 54 i territori del Paese adesso coinvolti, per un totale di 46 milioni di persone. La Francia, come la Spagna, ha superato oggi il milione di casi dall’inizio della pandemia. Anche il governo greco ha dichiarato il coprifuoco ad Atene e Salonicco a partire da sabato. In Germania accertati oltre 11mila contagi, un picco per il Paese. Mentre in Irlanda è iniziato il lockdown, è il primo Paese europeo a introdurlo una seconda volta. Chiuse tutte le attività, tranne quelle essenziali e le scuole. Elisa Iannino e Giuseppe Pierro sono due cittadini italiani che vivono e lavorano in Irlanda:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Poveri ma belli - 15-09-2025

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    Non si può vivere senza farsi spezzare il cuore: Jehnny Beth racconta il suo nuovo album

    “Siamo ancora molto primordiali con le nostre emozioni, e l’amore è spesso connesso alla violenza”, racconta Jehnny Beth ai microfoni di Radio Popolare. È questo il tema centrale di You Heartbreaker You, il nuovo disco dell’ex cantante dei Savages: canzoni d’amore tese tra grida e sussurri, parole che si rompono, suoni noise e industrial. “Viviamo tempi bui” ma se vogliamo cambiare le cose, dobbiamo “imparare a respirare con una costola rotta”. L'intervista di Dario Grande.

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    HeyMan! il primo festival per ripensare il maschile arriva a Milano, per avere un luogo fisico dove ripensare la mascolinità e cosa significa essere uomini oggi. Ce lo racconta Francesco Ferreri (@antropoche) di MicaMacho. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Dopo uno slalom tra le novità musicali della settimana, approfondiamo il disco della settimana Essex Honey di Blood Orange, con Niccolò Vecchia che ce lo racconta in studio. Proseguiamo con l'intervista di Dario Grande a Jehnny Beth, ex cantante dei Savages, in occasione del nuovo disco appena uscito, You Heratbreaker You. Nella seconda parte l'intervento di Marta Fantin di TicketOne, intervistata da Elisa Graci in merito alle discusse modalità di vendita dei biglietti dei Radiohead. Concludiamo con l'intervento telefonico di Nur Al Habash, una delle organizzatrici di Nessun Dorma, che ci racconta il concerto di raccolta fondi per la Palestina tenutosi ieri a Roma.

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    “L'abbiamo vista arrivare”. La tecnica dell’odio secondo chi la studia da anni

    L'uccisione negli Usa di Charlie Kirk rischia di innescare un incendio che travalica i confini americani. Da subito la destra “globale” ha lanciato in quasi in tutto l’occidente una campagna contro la sinistra – a tutte le latitudini e senza distinzioni - accusandola di essere complice se non responsabile di quella morte. È un passo in più, nel paradosso in cui siamo immersi: chi ha alimentato campagne di odio ora accusa gli altri di fomentarlo. Una confusione da cui sarebbe necessario uscire rimettendo in fila i fatti, le cause, gli effetti e il loro intreccio. L'intervista di Massimo Bacchetta a Federico Faloppa, docente di “linguaggio e discriminazione” all’Università di Reading (UK), prova a farlo. Federico Faloppa è anche referente scientifico per la “Rete per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio”.

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