Approfondimenti

Caucus in Iowa, ritardi nei risultati. Bernie Sanders canta vittoria

Bernie Sanders in Iowa

Il primo round di votazioni per scegliere il candidato del Partito Democratico statunitense che sfiderà Donald Trump alle elezioni del 2020 si è svolto nel caos più assoluto in Iowa, primo stato USA a chiedere il parere dei cittadini. I risultati stanno tardando ad arrivare e, nonostante candidati come Bernie Sanders e Pete Buttigieg stiano già rilasciando dichiarazioni di ottimismo, tutto è ancora da vedere.

Abbiamo fatto il punto della situazione col nostro collaboratore Davide Mamone dal quartier generale di Bernie Sanders a Des Moines, in Iowa. L’intervista di Alessandro Braga a Fino alle Otto.

Come mai ci sono questi ritardi nei risultati?

Si sta procedendo col conteggio analogico dei voti. È appena uscita una breaking news della CNN che sostiene che, secondo una fonte, i dirigenti del Partito Democratico in Iowa sperano di poter pubblicare i risultati nella giornata di martedì. Sarebbe una figuraccia nella figuraccia, tutti la stanno definendo in questa maniera, perché sostanzialmente non si capisce quale sia stato di preciso il problema. Intorno alle 21 locali è stata annunciata la sospensione del conteggio e un gruppo di tecnici ha iniziato a operare nel quartier generale di Des Moines, ma senza fortuna. Il partito ha tranquillizzato tutti dicendo che non c’è stata nessuna intrusione o tentativo di hackeraggio, ma si parla di incongruenze nei risultati. E di conseguenza ancora non si sa esattamente chi abbia vinto.

I protagonisti di questa sfida stanno già rilasciando dichiarazioni. Bernie Sanders ha detto che in Iowa è iniziata la fine di Trump.

Sì, non è stato l’unico. Anche Pete Buttigieg, ex sindaco di South Bend. I risultati parziali che sono arrivati dai vari distretti promettono bene, ma lui ha quasi proclamato vittoria dicendo “arriveremo vittoriosi in New Hampshire“, la seconda tappa delle primarie l’11 febbraio. Non ci sono dei risultati e non si sa sulla base di cosa abbia quasi dichiarato vittoria. La dichiarazione di Sanders credo sia più una considerazione di pensiero ideologica. Qui al quartier generale si respira comunque un’atmosfera di speranza e di ottimismo. Sembra che, dai primi numeri, sia emerso un Bernie Sanders in crescita.
Anche perché non ci dimentichiamo che i caucus sono diversi dalle primarie: non è una semplice X su un foglio, ma ci sono i vari distretti che segnano persona per persone e candidato per candidato quanti voti hanno preso nei vari distretti. Alle campagne elettorali qualcosa è già arrivato, ma manca l’ufficialità del partito.

Perché sono così importanti queste votazioni in Iowa?

Tutto ha avuto inizio negli anni ’70, quando Carter partecipò da solo a queste primarie. C’era solo lui, ma in realtà vinse il partito del non voto. Lui arrivò secondo, ma essendo stato l’unico ad avere partecipato lo ha utilizzato in campagna elettorale dicendo “io sono il vincitore nel primo stato che è andato al voto“. Da allora i caucus Iowa hanno preso sempre di più un ruolo preponderante e di fatto sono importanti anche per la differenza tra caucus e primarie. Le primarie sono simili al processo che conosciamo anche in Italia. Qui, invece, è una forma di democrazia diretta e partecipativa dove le varie basi di ogni candidato cercano personalmente, voto per voto, di convincere le altre a ad andare nella squadra vincente. C’è una sorta di macro consultazione popolare distribuita in micro aree come scuole, palestre e biblioteche in cui queste persone si incontrano e fanno la conta di chi supporta uno e di chi supporta l’altro.
Io ero in un distretto a Des Moines all’interno di una palestra. Lì la prima tornata è stata vinta da Buttigieg, seguito da Elizabeth Warren e Sanders. Nè Klobuchar né Joe Biden sono riusciti a superare il 15% di quel distretto e quindi a partecipare alla seconda votazione. Anche lì ci sono state delle complicanze a livello tecnico e la situazione è rimasta in sospeso, ma poi ci siamo spostati al quartier generale di Sanders. L’unito dato che posso dare per certo è quello del distretto a cui ho partecipato.

Tra l’altro l’importanza di queste votazioni si basa anche sulla statistiche. Tranne nel 1992, quando vinse Bill Clinton, tutti i vincitori sono diventati i candidati ufficiali del Partito Democratico.

Esatto. Non ci dimentichiamo che nel 2008 Obama costruì la sua narrativa di novità e di “Yes We Can” dall’Iowa. Quella è stata la sua prima grande vittoria.
L’Iowa è importante perché è il primo stato, ma non ci dobbiamo dimenticare che non è rappresentativo dell’America. Il 90% delle persone che sono andate a votare oggi è bianco. Le minoranze sono vere minoranze all’interno dello stato dell’Iowa. Il 78% delle persone è bianco, solo il 22% tra afroamericani e latini. Questo significa che in un contesto come quello statunitense, dove sono le minoranze e i giovani a fare la differenza nel risultato delle elezioni, l’Iowa rappresenta un banco di prova importante ma non totalmente significativo da questo punto di vista. Questo ci fa capire quanto fosse grande la vittoria di Obama nel 2008: il primo presidente afroamericano che riuscì a vincere in uno stato come l’Iowa. Donald Trump perse i caucus in Iowa contro Ted Cruz, ma riuscì comunque a vincere molto bene la nomination repubblicana.

Foto dalla pagina Facebook di Bernie Sanders

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 08/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 08/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 08/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Sudedoss di lunedì 08/12/2025

    Sudedoss è il programma di infotainment che ogni domenica sera dalle 19.45 alle 21.30 accompagna le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare con leggerezza, ironia e uno sguardo semiserio sull’attualità. Conducono Matteo Villaci e Gaia Grassi, tra chiacchiere, musica, racconti e condivisione. Un momento per fare il punto sul weekend che sta per finire e prepararsi, insieme, alla settimana in arrivo, creando uno spazio di ascolto e partecipazione. Perché la domenica sera… ci dovete mollare.

    Sudedoss - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 19:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 18:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 16:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 15:37

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 14:29

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 08/12/2025 delle 13:59

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 12:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di lunedì 08/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 08-12-2025

Adesso in diretta