Approfondimenti

“Caro Grillo, non sai quello che dici”

Beppe Grillo

Dopo le prese in giro di Beppe Grillo dalla kermesse del Movimento 5 Stelle, abbiamo deciso di dare la parola a chi la sindrome di Asperger la conosce bene. “Non capiscono niente, non hanno reazioni“, aveva sghignazzato il fondatore del Movimento, tra le risa del suo pubblico, accostandoli agli “psicopatici”. Frasi che hanno lasciato il segno in chi ha un famigliare affetto da questa sindrome.

Rossella Bucca vive a Milano, è la mamma di un ragazzo Asperger e fa parte, con altri genitori, della associazione Spazio Nautilus Onlus.

La sindrome di Asperger viene definita in maniera scientifica una neurodiversità: non è una malattia, non c’è una cura, è un modo di vedere il mondo in maniera differente e non c’è un ritardo cognitivo. Sono persone che hanno un quoziente intellettivo assolutamente nella norma e in certi casi anche estremamente superiore. Però sfatiamo anche questo: non è che tutti gli Asperger sono dei geni, diciamo che c’è una percentuale più elevata rispetto alla popolazione cosiddetta neurotipica e alla fine dei conti è semplicemente una diversità nel modo di interpretazione, che ha delle conseguenze. Ovviamente sono una minoranza. I cosiddetti Aspi – ci si chiama Aspi – hanno una estrema sincerità, non hanno barriere, hanno una capacità di vedere le cose in maniera molto razionale, ma non riescono a seguire quelle che sono le convenzioni sociali perché non le comprendono. Questo crea quindi dei grandissimi problemi a livello di relazione. Vi cito un episodio simpatico per farvi capire: mio figlio, preso dall’ansia a a scuola, si era messo a mangiare. Il professore gli dice “Gabriele, hai finito di mangiare?” e lui ha risponde “No Prof, non ha ancora”. Il professore, ovviamente, l’ha letta come chiunque di noi, quindi nota e fuori dalla classe. Lui invece non ha capito, c’è rimasto veramente male, perché lui a una domanda ha dato una risposta. È una piccola incomprensione, ma la prendo come esempio di quello che può essere invece una difficoltà enorme nel relazionarsi. E non è vera questa diceria che gli Asperger non hanno emozioni.

Grillo ad un certo punto ha detto che “hanno questa faccia ferma, immobile, non percepiscono niente e non esprimono niente.

Molti, diciamo non tutti, hanno magari meno mimica facciale. Alcuni non ce l’hanno affatto, alcuni invece ce l’hanno in maniera più forte per alcune cose. Siamo tutti differenti. Non è che se uno è Asperger è automaticamente omologato e tutti fanno così. Anche tra i neurotipici c’è chi è più timido, chi è più estroverso o c’è chi piange. Ecco, è la stessa cosa. Quello che noi cerchiamo di far capire è innanzitutto cercare di fare informazione, perché ci sono un sacco di bambini e ragazzi Asperger che non sono diagnosticati e che soffrono tantissimo per questa loro non comprensione da parte del Mondo, che tende quindi ad emarginarli o a vederli come maleducati quando in realtà magari sono sinceri. Noi cerchiamo di fare comunicazione presso i genitori, presso le scuole. Ci sono i ragazzi che non riescono più ad andare a scuola, ma non perché non abbiano la capacità, semplicemente perché il clima intorno e l’ambiente sono troppo rigidi per loro e devono essere decodificati.

Chi ha la sindrome di Asperger come può prendere queste affermazioni così violente e canzonatorie nei suoi confronti?

È molto pesante perchè si vanno ad accettare, nel senso di andare giù con un’accetta, alcuni collegamenti e riferimenti che per i ragazzi sono importanti. Già i ragazzi in genere, soprattutto nell’adolescenza, vorrebbero essere uguale a tutti, c’è molto l’omologazione. Già si è diversi in automatico e si viene comunque emarginati dal gruppo, poi sentire un personaggio pubblico che fa delle affermazioni di questo tipo, assimilando gli Asperger a psicopatici e a chi fa violenza sui bambini…

Si è indignata, si è arrabbiata, si è intristita oppure non gliene è fregato niente?

A me hanno più intristito le persone che ridevano, questi sghignazzanti alla corte del Re Sole mi hanno dato fastidio, però alla fine io cerco di vedere le cose in maniera abbastanza razionale e dico vabbè, grazie a Grillo che ne ha parlato male almeno c’è stata la possibilità, non soltanto il 2 aprile, di poter spiegare che esiste questa sindrome, che è una sindrome peraltro ha portato e porta all’umanità tutta una serie di cose positive.

È vero che Mozart era Asperger?

Chi lo sa! Diciamo che alla luce degli studi odierni si vede che tutta una serie di persone che avevano dei talenti particolari ed erano particolari, diciamo geniali in alcune cose, avevano anche una significativa compromissione di alcune capacità sociali. Non si può fare un discorso a ritroso, ma diciamo che ad oggi ci può parlare di quelli esistenti.

Tipo?

Ci sono tante persone che magari uno non potrebbe neanche dirle. Ad esempio l’attore Keanu Reeves è Asperger, si è anche parlato della Tamaro o anche di Steve Jobs, anche lui lo aveva detto ad un certo punto.
Il problema è che non siamo tutti uguali, ci sono delle neurodiversità che comportano in automatico certe reazioni. Molti Asperger, ad esempio, hanno dei problemi sensoriali, gli danno fastidio proprio fisicamente le luci dei neon o i rumori molto forti. Ci sono dei bambini Asperger che in un supermercato vengono sopraffatti dagli stimoli sensoriali e vanno in tilt. Gli Asperger sono degli ottimi amici perché hanno una relazione uno a uno molto forte e sono veramente sinceri. Il loro punto di debolezza nelle relazioni sociali in realtà è un punto di grande forza nell’amicizia. Questo volevo dirlo perchè spesso si dice che sono degli isolati, ma in realtà sanno donare un un’amicizia forte proprio perché sono sinceri e non hanno un interesse dietro, come purtroppo spesso accade con noi.

Beppe Grillo
Foto dalla pagina FB di Beppe Grillo https://www.facebook.com/beppegrillo.it/

RIASCOLTA L’INTERVISTA

Beppe Grillo
Foto dalla pagina FB di Beppe Grillo https://www.facebook.com/beppegrillo.it/
  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 23/11 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 23/11 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 23-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 23/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 21/11/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 21-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 23/11/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 23-11-2025

  • PlayStop

    Sarajevo: il ricordo dell'assedio del fotografo Mario Boccia

    Trent'anni dopo gli accordi di Dayton, che posero fine al massacro della guerra nella ex Jugoslavia, in Italia si è tornato a ricordare il più drammatico emblema di quella guerra, l'assedio di Sarajevo. È stata un'inchiesta della Procura di Milano a riaprire una finestra sull'orrore. I magistrati indagano su un gruppo di cittadini italiani che, insieme a cittadini svizzeri e probabilmente anche di altre nazionalità che avrebbero passato dei fine settimana a Sarajevo, nelle postazioni serbo-bosniache, per divertirsi a fare i cecchini, dietro il pagamento di ingenti cifre. Un safari umano che aggiunge crudeltà alla crudeltà. Luigi Ambrosio ha intervistato Mario Boccia, fotografo e reporter, che negli anni della guerra era a Sarajevo a documentare l'assedio e che oggi ha prodotto una mostra fotografica che farà il giro dei balcani, iniziando da Belgrado, per poi andare a Zagabria e a Sarajevo. Foto di Mario Boccia

    Clip - 23-11-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 23/11/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 23-11-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 23/11/2025

    Una trasmissione settimanale a cura di Anaïs Poirot-Gorse e Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 23-11-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 23/11/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 23-11-2025

  • PlayStop

    Iran, parte l’inseminazione delle nuvole per fronteggiare la mancanza d’acqua

    La grave siccità spinge l’Iran a ricorrere all’inseminazione delle nuvole e al razionamento idrico nella capitale. I climatologo del CNR Antonello Pasini ne illustra la portata nell’intervista ad Alice Franchi.

    Clip - 23-11-2025

  • PlayStop

    C'è di buono di domenica 23/11/2025

    La cucina e il cibo hanno un ruolo essenziale nella nostra vita, influenzano il nostro benessere e riflettono chi siamo. Scegliere consapevolmente cosa mangiare è cruciale e dovrebbe essere affrontato con conoscenza e divertimento. Niccolò Vecchia, nel programma "C'è di buono", racconta ogni settimana di prodotti e cucina, raccogliendo storie contadine antiche e moderne, esplorando una cultura gastronomica che è allo stesso tempo popolare e raffinata.

    C’è di buono - 23-11-2025

  • PlayStop

    Le montagne di domenica 23/11/2025

    di Marco Albino Ferrari con L’AltraMontagna, regia di Claudio Agostoni. “Le montagne” è la nuova trasmissione sulle terre alte italiane. Otto puntate, ognuna dedicata a un tema di grande attualità. Il ritorno del selvatico, i nuovi montanari, i rifugi alpini, cosa lascia il ritiro dei ghiacciai… Insieme a esperti e a profondi conoscitori dei luoghi, proveremo a definire le basi per una forma accettabile di integrazione tra uomo e ambienti naturali. E ci accorgeremo che ciò che riguarda le montagne, infondo, riguarda tutti noi. Anche chi vive in città.

    Le montagne - 23-11-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 23/11/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 23-11-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 23/11/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 23-11-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 23/11/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 23-11-2025

Adesso in diretta