Approfondimenti

Bruxelles 2017, l’anno della verità

Il 2017 è l’anno del sessantesimo anniversario del Trattato di Roma. Sessant’anni fa in Campidoglio, nella sala degli Orazi e Curiazi, venne firmato l’accordo che diede vita alla Comunità economica europea. Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo diedero vita al primo nucleo di quella che oggi conosciamo come Unione europea. Prepariamoci dunque a mesi di retorica e celebrazione. Ma il clima suggerirebbe tutt’altro.

L’Europa a 27 Stati, dopo l’uscita della Gran Bretagna, oggi è più che mai divisa e i prossimi mesi saranno decisivi. Ci saranno tre elezioni cruciali in cui verrà messo alla prova la vera, grande questione del momento: l’ascesa dei partiti anti europei. Partiti che non si caratterizzano per una critica seria ai limiti dell’Unione ma che costruiscono le proprie fortune sulla paura degli immigrati. Su questa questione l’Europa, è vero, ha mostrato tutta la propria debolezza, lasciando costruire muri agli Stati, non sapendo imporre una strategia di accoglimento comune e razionale. Non riuscendo a rendere effettivi i principi di solidarietà e accoglienza a cui l’Europa si richiama. E se ne vedono le conseguenze.

La prima elezione sarà a marzo, con l‘Olanda al voto. Il partito di estrema destra nazionalista guidato da Geert Wilders cresce nei sondaggi. L’ultima rilevazione, pubblicata a novembre, dice che il Partito della libertà è in testa. Il programma elettorale di Wilders prevede al primo punto in caso di vittoria alle elezioni politiche la “Nexit”, ovvero l’uscita dell’Olanda dall’Ue sulla scia della Brexit. E il contemporaneo referendum per uscire dall’euro.

Ma è solo l’antipasto. Tra maggio e settembre andranno alle urne la Francia e la Germania. A Parigi, dopo il disastro di Hollande, scalpita Marine Le Pen e il suo Fronte nazionale. Per la prima volta la sua ascesa all’Eliseo, seppur ancora improbabile, non è più un tabù.

A Berlino Angela Merkel si candida per la quarta volta. La Cancelliera però sembra essere molto indebolita, proprio per le sue posizioni sull’immigrazione, specialmente dopo l’attentato del mercatino di Natale. I suoi avversari interni si rafforzano, in particolare nella componente bavarese dei cristiano sociali. E anche in Germania c’è una destra xenofoba, populista e antieuropea pronta a incassare un clamoroso risultato elettorale, quella di Alternative fur Deutschland di Frauke Petri.

Dunque l’Unione europea si troverà alla fine di quest’anno ancora più disunita? Il 2017 sarà il big bang del disfacimento? Impossibile fare previsioni. Un segnale di controtendenza è arrivato dall’Austria, dove il Verde, europeista Alexander Van Der Bellen ha battuto di slancio l’avversario Norbert Hofer, guida di un partito analogo al Fronte Nazionale francese. Vedremo.

Più che autocelebrarsi, nel 60esimo dei Trattati l’Unione europea dovrà provare a giocarsi le ultime carte per non implodere.

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 28/11 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 28-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 28/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 28-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 28/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 28/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 28/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 28-11-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 28/11/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 28-11-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 28/11/2025

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

    37 e 2 - 28-11-2025

  • PlayStop

    MIGUEL GOTOR - L'OMICIDIO DI PIERSANTI MATTARELLA

    MIGUEL GOTOR - L'OMICIDIO DI PIERSANTI MATTARELLA - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 28-11-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 28/11/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 28-11-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 28/11/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 28-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 28/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 28-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 28/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 28-11-2025

Adesso in diretta