Approfondimenti

Broad City, la serie di Ilana Glazer e Abbi Jacobson arriva in Italia

Broad City

Soprattutto nella nostra attuale era dello streaming, in cui per guardare serie tv utilizziamo piattaforme multinazionali che distribuiscono i propri titoli contemporaneamente in tutto il mondo, abbiamo l’impressione di avere accesso a qualsiasi show, in qualsiasi momento, quantomeno se si tratta di produzioni statunitensi. In realtà, capita più spesso di quanto si pensi che serie anche importanti, apprezzate, considerate fondamentali oltreoceano da noi restino inedite per molto tempo, per poi magari apparire da qualche parte in sordina, e passare inosservate. Uno dei casi più recenti riguarda Broad City, una serie comedy cominciata in Usa nel 2014 e durata ben cinque stagioni, che in Italia non era mai andata in onda da nessuna parte fino a quando, lo scorso 4 marzo, non ha cominciato a trasmetterla il canale satellitare Comedy Central (che fa parte del pacchetto Sky, dunque la serie è disponibile anche sulla piattaforma NOW).

Broad City è una comedy ambientata a New York, con un tono tra lo scanzonato e il surreale, capace di trovare ironia nelle minuzie dell’esistenza di tutti i giorni, con protagoniste due amiche trentenni, Abbi e Ilana; come da regole della “strana coppia” comica, la prima è più pacata, introversa e precisa, nonostante sia un’aspirante artista, la seconda è un’estroversa fancazzista, che si arrangia tra mille lavoretti coltivando una grande passione per la marijuana.

A interpretarle ci sono due attrici, autrici e comedian che si chiamano come i rispettivi personaggi, Abbi Jacobson e Ilana Glazer: si sono conosciute frequentando i corsi d’improvvisazione teatrale dell’Upright Citizens Brigade, hanno fatto parte insieme del piccolo gruppo comico Secret Promise Circle, sono diventate amiche e a hanno iniziato a lavorare a una webserie da pubblicare direttamente online, ispirata alle loro vicissitudini quotidiane e all’esperienza di due giovani millennial impegnate a “tirare avanti” nella Grande Mela.

Le prime puntate sono apparse su YouTube nel 2010, e hanno riscosso immediato successo, attirando l’attenzione di diversi colleghi e soprattutto quella di Amy Poehler, attrice comica di grandissima fama negli Stati Uniti, volto fondamentale del Saturday Night Live accanto all’amica Tina Fey, e protagonista di Parks and Recreation. Poehler ha iniziato a fare da mentore a Jacobson e Glazer con l’obiettivo di trasformare la webserie “improvvisata” Broad City in una serie più tradizionale, per un canale televisivo a tutti gli effetti.

Inizialmente, nonostante il sostegno di Amy Poehler, non è stato semplice trovare un network: molti dirigenti respingevano l’idea della serie definendola “troppo da ragazze”. Nel 2012, finalmente, lo show trova una casa sulla versione statunitense di Comedy Central, e poi parte ufficialmente, come dicevamo, nel 2014: esattamente dieci anni fa, e se nel decennio trascorso la televisione – e la presenza femminile sul piccolo schermo, soprattutto – è cambiata, il merito è anche di Broad City, che per cinque annate ha proposto una femminilità cangiante e multiforme, fuori da ogni canone narrativo prestabilito e molto più vicina alla quotidianità di tante spettatrici.

La stampa di settore se n’è innamorata immediatamente – Entertainment Weekly per esempio l’ha definita subito “profondamente stramba, stranamente tenera: una commedia assolutamente esilarante” –, molte guest star celebri hanno voluto partecipare ad alcuni episodi (dalla stessa Amy Poehler a RuPaul a Hillary Clinton), le nomination ai premi si sono accumulate e, arrivata dopo cinque anni al finale di serie, è stata definita da molti una delle serie più rilevanti e influenti degli anni Dieci. Anni, non a caso, caratterizzati da commedie televisive autoriali e talvolta sperimentali, costruite attorno alle personalità inconfondibili dei propri interpreti e con un protagonismo femminile per troppo tempo assente dalla tv (pensate, per esempio, a Fleabag, la cui prima stagione è del 2016).

Su Prime Video trovate anche lo spettacolo di stand-up comedy di Ilana Glazer intitolato The Planet Is Burning, mentre Abbi Jacobson, dopo la fine di Broad City, ha creato, scritto e interpretato la bella versione seriale di Ragazze vincenti (sempre per Prime Video). Adesso, finalmente, è possibile “riavvolgere” il tempo e vedere anche in Italia Broad City, dove così tanto è iniziato: il consiglio è di recuperarla, per scoprire un piccolo gioiello di cui forse non avevate mai sentito parlare.

  • Autore articolo
    Alice Cucchetti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 26/11 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 26-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 26/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 26/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 26/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Legge sul consenso, il governo non può tornare indietro

    La legge sul consenso si ferma al Senato perché la presidente della Commissione Giustizia Giulia Buongiorno vuole correggerla, ma la Lega esprime anche dubbi generali sulla necessità di una legge che definisca il consenso. Secondo Alessandra Maiorino, vice-capogruppo M5S Senato e Coordinatrice Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili: “Da noi al Senato il provvedimento è arrivato tardi, da una parte c’è una questione strumentale per cui la Lega vuole più tempo, dall’altra parte c’è una questione reale, vogliamo leggere e approfondire il testo, quindi non trovo lunare la richiesta di prendere più tempo”. Insomma l’accordo c’è per approvare la legge. “L’importante è che il 609 bis che punisce la violenza sessuale agita finora con violenza, minaccia o abuso di potere, sia adegui a quello che dice la giurisprudenza: non servono il sangue, i lividi, le botte o le minacce perché ci sia violenza sessuale, basta che quell’atto sia stato compiuto senza il consenso della donna”. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 26-11-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 26/11/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 26-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 26/11/2025 - ore 11:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-11-2025

  • PlayStop

    Il Maestro, caduta e rinascita di un ex divo del tennis nella Roma degli anni ‘80

    Raul Gatti è un ex campione del tennis caduto in disgrazia, alcolista e disoccupato, interpretato da Pierfrancesco Favino nel film Il Maestro: “Ho seguito il tennis fin da ragazzo e mi sono subito affezionato a questo personaggio perdente, il più fallito che ho interpretato nella mia vita. Perché anche quelli che ho rappresentato in passato, per quanto fossero decaduti, avevano comunque un atteggiamento da vincenti”. Siamo negli anni ‘80 e Gatti viene assoldato per allenare un giovanissima promessa, Felice Milella, un ragazzino di 13 anni con i numeri per partecipare ai match più prestigiosi. Il regista Andrea Di Stefano aveva questo progetto nel cassetto molto prima che il tennis tornasse ad essere uno sport di moda: “Ho scritto questa sceneggiatura nel 2006, l’ho depositata e abbiamo le prove – ironizza il regista. Doveva essere il mio primo lungometraggio, prima ancora di realizzare L’ultima notte di Amore, con Pierfrancesco Favino, a cui avevo già pensato allora per questo personaggio di divo decaduto”. L'intervista di Barbara Sorrentini al regista Andrea Di Stefano e a Pierfrancesco Favino.

    Clip - 26-11-2025

  • PlayStop

    GIROLAMO DE MICHELE - IL PROFETA INSISTENTE

    GIROLAMO DE MICHELE - IL PROFETA INSISTENTE - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 26-11-2025

  • PlayStop

    Cpr: le responsabilità dei medici

    Quali sono i criteri attraverso i quali viene data o viene negata l’idoneità sanitaria all’ingresso e alla permanenza di soggetti immigrati nei CPR, Centri di Permanenza per i Rimpatri? Nicola Cocco, medico della Rete Mai più lager - No ai Cpr, ci racconta il caso di un cittadino palestinese ricoverato più volte per gravi atti di autolesionismo eppure dichiarato idoneo alla detenzione.

    37 e 2 - 26-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 26/11/2025 - ore 10:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 26/11/2025

    Alessandra Maiorino, Vice capogruppo dei M5S Senato e Coordinatrice Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili, ragiona sullo stop alla legge bipartisan in materia di "consenso" rallentata, non a torto secondo la senatrice, dalla presidente della commissione giustizia. Il consenso necessario e cosa manca per attivare una cultura del consenso nell'analisi di Non una di Meno e di una delle sue portavoce. "Una prigione romantica. La rappresentazione della coppia come strumento di controllo" il nuovo libro di Giuseppe Mazza, per Prospero Editore, racconta attraverso campagne, poster, slogan della pubblicità uno dei dispositivi patriarcali ancora oggi più attivi: il romanticismo. E ne traccia le trasformazioni. Elena Mistrello, fumettista e autrice, tra i tanti album anche di Tracciato Palestina e di Sindrome Italia, appena pubblicato in Francia, invitata a Toulouse a un festival è stata respinta all’atterraggio perché “pericolo per l’ordine pubblico in Francia”. Senza provvedimenti giudiziari a suo carico, senza avvocato o spiegazioni. Un caso da sollevare.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 26-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 26/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 26-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 26/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 26-11-2025

Adesso in diretta