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L’attesa per i nomi della giunta

Qualche cosa, sulla nuova giunta comunale, Giuseppe Sala l’ha detta, pur senza fare nomi. Il nuovo sindaco vorrebbe tenere una delega per le periferie.

“Le periferie saranno la nostra ossessione” ha detto, affermando la volontà cambiarle. In quanto tempo? Sala ha ribadito un obiettivo che aveva anticipato a Radio Popolare: fare due mandati e governare 10 anni. Altra priorità l’ambiente, e anche questo si sapeva. Periferie e ambiente sono parte della visione strategica di Sala, che pensa a quello che lui definisce il “modello Londra”: agire sullo sviluppo di tutta la città, renderla attrattiva per competere a livello internazionale. La cultura è il terzo tassello fondamenale di questa visione. L’assessore alla cultura della giunta Pisapia, Filippo Del Corno resterà al suo posto?

“Diversi assessori della giunta Pisapia verranno riconfermati. Quelli che hanno preso molti voti”, ha detto il neo sindaco “chi ha fatto bene verrà premiato”. I nomi che circolano sono quelli di Pierfrancesco Majorino, dell’assessore alla sicurezza, Granelli, e di quello dei trasporti, Maran. Majorino e Maran, in particolare, rappresentano anche aree diverse del Partito Democratico, e gli equilibri politici rimangono un fattore determinante nella scelta dei nomi. Conterà il calo di popolarità di Renzi che è stato compensato con una presa di distanza dal Premier da parte del sindaco. Conterà, forse, il recupero a sinistra. Nella prima conferenza stampa dopo la vittoria, l’ex amministratore di Expo ha voluto sottolineare il merito dei voti che al secondo turno sono arrivati da sinistra. Quei voti che al primo turno erano mancati e il cui ritorno è stato un fattore politico determinante.

Il neo sindaco sceglierà dei tecnici, tre probabilmente, da affiancare alla squadra uscente. Nomi, nessuno ma urbanistica e bilancio potrebbero essere due delle caselle coinvolte. Poi c’è il vicesindaco e dalle parole di Sala si deduce che stia pensando a una donna, giovane. “Vorrei fare il tutor di giovani da fare crescere perché abbiano un futuro politico”, ha detto. Anna Scavuzzo e Cristina Tajani rispondono all’identikit. Nelle ultime ore poi è tornato a circolare il nome della ex vicesindaca con Pisapia, Ada Lucia De Cesaris.

A proposito del rapporto con Pisapia: rispondendo a una domanda di Radio Popolare Sala ha spiegato che non gli dispiacerebbe avere dalla sua Giuliano Pisapia anche in futuro: “Mi piacerebbe sentirlo, ascoltare il suo contributo”.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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    L’Europa e il bellicismo crescente delle sue classi dirigenti. L’ultimo caso, quello dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e la postura aggressiva che dovrebbe tenere la Nato. Cosa possono fare il pensiero e la cultura della pace per contrastare l’escalation bellicista e la normalizzazione della violenza? Le risposte possono non essere quelle consuete, soprattutto perché in Occidente stiamo assistendo ad un cambio delle coordinate geopolitiche costruite negli ultimi ottant’anni. Un esempio. Il settimanale «The Economist» ha scritto nella sua rubrica di geopolitica «The Telegram» apparsa oggi sulle pagine online: «In Europa le preoccupazioni per l’inaffidabilità dell’America sotto Donald Trump stanno lasciando il posto a un timore più grande: che, pur presentandosi come il campione della civiltà occidentale, egli consideri ormai le democrazie occidentali reali come avversarie. “Nella Washington di oggi” - scrive il nostro editorialista di The Telegram - l’Europa “è spesso descritta con maggiore disprezzo rispetto alla Cina o alla Russia”. Pubblica oggi ha ospitato Donatella Della Porta, scienziata della politica, e Agostino Giovagnoli, storico.

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