Approfondimenti

L’attacco a Dacca, 9 italiani uccisi

Aggiornamento delle ore 15,30

Sono 9 gli italiani uccisi dai terroristi islamici nell’attentato a Dacca. La cifra finale è stata resa nota dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni una volta avvisate le famiglie. Si chiamavano Cristian Rossi, Marco Tondat, Nadia Benedetti, Adele Puglisi, Claudia D’Antona, tutti imprenditori del settore tessile, Simona Monti, che lavorava nel ristorante attaccato, e poi Maria Rivoli, Vincenzo D’Allestro e Claudio Cappelli, di questi ultimi ancora non è nota la ragione per cui si trovavano in Bangladesh.

Aggiornamento delle ore 12,45

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi per esprimere il cordoglio del Governo per la morte dei nostri connazionali a Dacca, nell’attacco terroristico al  ristorante Holey Artisan Bakery. Notizie ufficiali sul numero e l’identità delle vittime saranno però rese note solo dopo che tutte le famiglie saranno state avvertite dell’accaduto. Un aereo della Presidenza del Consiglio sta intanto partendo per il Bangladesh, con il compito di rimpatriare le salme.

Tutto fa pensare che i connazionali che hanno perso  la vita nell’attacco siano 10. La Farnesina infatti ritiene che fossero in 11 nel locale, e al momento si sa solo che uno di loro è riuscito a scappare. La Presidente della Camera Laura Boldrini ha detto che “il bilancio è il peggiore che si potesse temere”.

Qui l’audio di Matteo Renzi

Conferenza stampa Renzi

Aggiornamento delle ore 10,45

Sarebbero venti gli ostaggi uccisi dal commando di terroristi islamici che ieri sera ha preso d’assalto il ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca, la capitale del Bangladesh. Dopo il blitz delle forze speciali bengalesi, concluso poche ore fa, emergono poco a poco i particlari sulla situazione all’interno del locale. La fonte che parla di 20 morti è un alto ufficiale dell’esercito locale, che ha anche specificato che la maggior parte delle vittime sono italiani e giapponesi. Dalla Farnesina non è ancora arrivata alcuna conferma ma trapela una crescente preoccupazione per la sorte dei connazionali che, questo si sa con certezza, sono rimasti coinvolti nell’attacco. Sei terroristi sono stati uccisi dalla forze speciali, mentre tra le vittime morte immediatamente durante l’assalto dei terroristi ci sono due poliziotti.

Emanuele Valenti ha intervistato Valentina Lucchese, cooperante italiana di Terre des Hommes che da tre anni vive a Dacca. Oggi si trova in vacanza in Italia e ha raccontato a Radio Popolare come tra gli occidentali in città ci si aspettasse un attacco di questo tipo.

VALENTINA LUCCHESE

Aggiornamento delle ore 09,00

“Siamo stati in grado di salvare 13 persone e non abbiamo potuto salvarne altre”. Lo ha detto la premier bengalese Sheikh Hasina, confermando la morte di alcuni ostaggi nell’assalto al ristorante a Dacca.

La premier ha poi reso noto che uno dei terroristi del commando è stato catturato vivo, mentre gli altri sei sono stati uccisi nel blitz delle forze speciali. Ancora non è chiaro quante siano le vittime, e anche la Farnesina fa sapere di non avere notizie sulla sorte degli italiani (probabilmente 7) coinvolti nell’attacco terroristico.

Aggiornamento delle ore 05.00

Attorno alle 8 del mattino, ora di Dacca (le 4 in Italia), centinaia di uomini delle forze speciali dell’esercito e dei battaglioni di azione rapida (Rab) sono intervenuti con un blitz per liberare gli ostaggi che si trovavano ancora all’interno del ristorante Holey Artisan Bakery.

Si sono sentite intense raffiche di colpi d’arma da fuoco ed esplosioni per 15/20 minuti, secondo un testimone che si trova nelle vicinanze, sentito in diretta da Cnn.

Dopo la sparatoria, sono seguiti minuti di silenzio e calma apparente, senza sirene né movimenti frenetici. “Una situazione spettrale”, ha raccontato lo stesso testimone.

Dodici persone sarebbero state tratte in salvo dalle teste di cuoio. Non si conosce la sorte dei sette imprenditori italiani. Nessuna notizia, per ora, di vittime o feriti tra gli ostaggi.

Cinque terroristi uccisi, secondo fonti ufficiali di Dacca. Altri catturati.

Le autorità del Bangladesh hanno confermato che due agenti di polizia sono rimasti uccisi nel corso della prima sparatoria di venerdì pomeriggio, lo scontro a fuoco tra terroristi e polizia avvenuto subito dopo l’assalto al ristorante da parte del commando armato. Sono, per il momento, le uniche due vittime accertate.

rab

 

Notizia aggiornata alle ore 03.00

Un commando armato costituito da nove terroristi ha preso d’assalto un ristorante a Dacca, capitale del Bangladesh, nel cuore del quartiere diplomatico Gulshan, sede di numerose ambasciate e frequentato da molti occidentali ed expat.

Attorno alle 21 locali di venerdì (le 17 in Italia), il gruppo ha sparato colpi d’arma da fuoco, ha fatto esplodere granate e si è barricato all’interno del locale prendendo in ostaggio almeno venti persone, bambini compresi.

Tra gli ostaggi anche sette italiani, imprenditori e commercianti nel settore dell’abbigliamento, notizia confermata dall’ambasciatore italiano a Dacca, Mario Palma.

L’ambasciatore ha riferito anche di due coreani, un giapponese e un numero imprecisato di persone dello staff del ristorante, tutti in ostaggio.

Durante l’attacco i terroristi gridavano “Allah Akbar”, Dio è il più grande. Secondo il manager del ristorante, il commando, composto da giovani, era armato anche di spade.

Al momento non ci sono conferme ufficiali né sul numero delle vittime, né sulla loro nazionalità.

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni è intervenuto con un tweet: “Seguo momento per momento la situazione a Dacca. Ansia per gli italiani coinvolti”.

Due italiani sono riusciti a salvarsi: un uomo che era a cena con il gruppo di sette imprenditori nelle mani dei terroristi era in giardino al momento dell’irruzione, ed è rimasto nascosto lì finché non è stato tratto in salvo. E’ stato lui ad allertare l’ambasciata. Un altro connazionale, un gelataio dipendente del locale, è riuscito a fuggire dal tetto.

Nella sparatoria iniziale sarebbero rimaste uccise almeno due persone. Secondo i media locali, i morti sarebbero molti di più: tra loro due agenti di polizia e diversi cittadini stranieri. Il sito statunitense SITE, specializzato in monitoraggio dei siti jihadisti, sostiene che nell’attacco sono rimaste uccise almeno venti persone di diverse nazionalità. Il quotidiano regionale India Today scrive che due delle vittime sono italiane. Nessuna conferma dalla Farnesina.

Il sedicente Califfato, a operazione ancora in corso, ha rivendicato l’attacco tramite l’agenzia Amaq, parlando di 24 vittime e 40 feriti. Il nome del gruppo locale, affiliato a Daesh, che ha assunto la paternità dell’attacco si chiama Ansar al Islam.

Duemila uomini delle forze di polizia (Rab) hanno accerchiato il locale e ha creato un cordone di sicurezza per impedire la fuga dei terroristi o l’arrivo di sostegno in loro soccorso. Secondo alcune ricostruzioni, le teste di cuoio sembrano pronte al blitz per tentare la liberazione degli ostaggi ancora in vita. La stampa locale riporta invece le dichiarazioni del capo delle forze speciali che afferma di voler trattare per la resa degli assalitori.

Un terrorista è rimasto ferito, è stato arrestato e portato in ospedale.

Il locale Holey Artisan Bakery, bersaglio dell’attacco, si trova a 200 metri di distanza dall’Ambasciata d’Italia a Dacca e non è lontano dalla zona dove lo scorso settembre è stato ucciso il cooperante italiano Cesare Tavella.

dacca

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 02/12 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 02/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 02/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 02/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 02/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 02-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 02/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 02-12-2025

  • PlayStop

    Sito di Milano Ristorazione in tilt: riso e pollo ai ferri per i bimbi celiaci (e non solo)

    Da nove giorni il menù alle mense scolastiche milanesi è sempre lo stesso: riso in bianco e pollo ai ferri. Ma solo per qualcuno: i bambini e le bambine con celiachia, o che seguono una dieta etico religiosa o dedicata a causa di allergie alimentari. Una conseguenza dell’attacco informatico subito da Milano Ristorazione il 24 novembre, che ha interessato il sito e i canali d’informazione della società che eroga i pasti nei nidi d'infanzia e nelle scuole cittadine. In un post su Facebook, Milano Ristorazione aveva parlato di “qualche probabile variazione ai menù previsti e alle diete speciali, temporaneamente gestite tramite un menù semplificato per garantire il pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti”. Senza però contattare i diretti interessati. Rosa è la mamma di due bambine celiache che frequentano due scuole milanesi. L'intervista di Chiara Manetti.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 02/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 02-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 02/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 02-12-2025

  • PlayStop

    Liberi di rallentare: i Leatherette raccontano il nuovo album Ritmo Lento

    È da poco uscito Ritmo Lento, il terzo disco della band bolognese Leatherette. L'album arriva a seguito di una “pausa” che la formazione si è presa dopo un lungo e intenso tour europeo. “Avevamo bisogno di rallentare un attimo per raccogliere le idee e capire chi siamo, è stato un periodo meditativo, ma ora siamo di nuovo carichi”. Il disco ha due anime: una più diretta e punk guidata dalle chitarre, arricchita dalle voci in coro e dal sax, l’altra più calma e riflessiva dove ogni elemento è ridotto all’osso. Dal titolo del disco all’influenza dei Guided By Voices, dagli arrangiamenti dei nuovi pezzi agli incontri con Keanu Reeves e Gianni Morandi: ascolta l’intervista e il MiniLive dei Leatherette.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 02/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 02-12-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 02/12/2025

    Brian Eno e l'arrivo del singolo di beneficienza per la Palestina che punta a scalare le classifiche entro Natale. Il ritorno dei My Bloody Valentine dal vivo, con volumi come sempre impressionanti. Il disco della settimana di Keaton Henson e il mini live dei Leatherette, band bolognese che ci presenta il nuovo album Ritmo Lento. Il quiz sul cinema e i dieci anni dell'album Mainstream di Calcutta.

    Volume - 02-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 02/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 02-12-2025

  • PlayStop

    Una mostra dedicata alla memoria di Roberto Franceschi

    Venerdì 5 dicembre, alle 16.30, alla Casa della Memoria di Milano, ci sarà una visita guidata dedicata alle abbonate e agli abbonati di Radio Popolare alla mostra “Ombra di tutti”, un’opera ispirata al “Maglio”, il monumento dedicato a Roberto Franceschi, il giovane ucciso dalla polizia il 23 gennaio 1973. Con noi ci saranno l’artista Patrizio Raso e Cristina Franceschi, sorella di Roberto, che ha promosso il progetto con la Fondazione Roberto Franceschi onlus. Dopo la visita guidata si terrà un incontro con le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di piazza Fontana e della stazione di Bologna. Ogni abbonato/a può essere accompagnato/a da una persona non abbonata. Per prenotarsi: prenotazioni@radiopopolare.it. Testo e intervista all’artista di Tiziana Ricci.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 02/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 02-12-2025

Adesso in diretta