Approfondimenti

Argentina, il grande lago Colhué Huapi rischia di scomparire

Argentina, il grande lago Colhué Huapi rischia di scomparire

Siamo nella parte interna dell’Argentina meridionale, in quello che un tempo era l’ampio bacino del Lago di Colhué Huapi che fino a 50 anni fa si estendeva per 800 chilometri quadrati ed era uno dei cinque laghi più importanti di tutta la nazione. Oggi, gli argini del lago sono drasticamente ridotti, dipendono dalle precipitazioni e dalla portata degli affluenti. A causare il quasi totale prosciugamento del Colhué Huapi sono state precise scelte gestionali e le sempre più prolungate siccità che si registrano nella regione. Il paesaggio della zona, che un tempo ospitava pastori e allevatori, è ormai completamente cambiato. Oggi, la regione è soprattutto una distesa secca e arida, e dal bacino del lago i venti sollevano nuvole di polvere così grandi da essere rilevate dai satelliti.

La condanna definitiva del lago è arrivata ormai più di vent’anni fa, con la decisione di costruire un acquedotto che, dalle acque del principale affluente, il fiume Senguer, rifornisse la città di Comodoro Rivadavia. Nel bacino superiore, l’acqua viene deviata dal fiume per allagare i campi, creando Mallines, prati umidi per il bestiame, una pratica agricola utilizzata da molti allevatori. Nel bacino inferiore, il Lago Musters, riserva d’acqua essenziale per la regione, resiste a fatica sotto il peso delle alte temperature. La sua superficie è metà di quella del Colhué Huapi, ma è sei volte più profondo. Eppure, anche lui si sta restringendo, e cittadini e scienziati continuano a ribadire che, senza una miglior gestione delle acque, la scomparsa di entrambi i laghi sarà irreversibile.

Le acque del Lago Musters vengono trasportate tramite acquedotti in diverse città sulla costa atlantica. Oltre 500 mila persone dipendono dall’acqua del bacino del fiume Senguer, ma la popolazione nelle città cresce e aumenta la domanda idrica. Intanto, nevica sempre di meno e ogni stagione secca porta un ulteriore ritiro degli argini. I cambiamenti climatici stanno modificando le temperature e la quantità di precipitazioni, ma anche la loro frequenza, forza, estensione e durata. Tutti questi elementi sono destinati a intensificarsi, anche se, per esempio, un anno fa il fenomeno El Niño ha portato piogge così importanti da far registrare i livelli delle acque più alti degli ultimi anni nel lago. La diminuzione del manto nevoso delle Ande indica però che questa tregua è solo temporanea.

Fondamentale, dicono gli esperti, è che agricoltori e allevatori utilizzino l’acqua in maniera diversa. Finora, però, ogni tentativo di rendere più efficiente la gestione delle risorse idriche è fallito e le autorità hanno riposto tutte le speranze in un nuovo progetto: una diga idroelettrica sul fiume Senguer, a oltre 300 km a monte dei laghi, il cui obiettivo è mantenere costanti i livelli delle acque, soprattutto del Lago Musters. Il costo del progetto è stimato in circa 3 miliardi di pesos argentini; l’opera dovrebbe essere terminata entro il 2025, ma per ora non è stato stanziato alcun finanziamento né sono stati eseguiti lavori fisici sulla diga.

FOTO| Google. Lago Colhué Huapi. Google Earth.

  • Autore articolo
    Sara Milanese
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 22/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 22/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 22/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    È nato il comitato della società civile per il No al referendum sulla riforma della giustizia

    Società Civile per il No. È nato il comitato, promosso da vari esponenti della società civile, da sindacati, associazioni e realtà democratiche, che sostiene le ragioni del No al referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia del Guardasigilli Carlo Nordio. Presieduto da Giovanni Bachelet, il comitato ha nel direttivo nomi importanti come il segretario della Cgil Maurizio Landini, la presidente di Libertà e Giustizia Daniela Padoan e l’ex ministra Rosy Bindi. I principali punti del comitato vertono sul fatto che una magistratura autonoma, indipendente, che non guarda in faccia a nessuno sia una cosa che conviene ai cittadini. Il prossimo 10 gennaio a Roma si terrà la prima assemblea generale, per la partenza della campagna referendaria, che vedrà la nascita di comitati territoriali in tutta Italia per lanciare una campagna informativa sulle ragioni del No. “Riteniamo che sia una battaglia per evitare che venga minato un principio fondamentale della nostra democrazia”, ha detto Rosy Bindi, che fa parte del direttivo del comitato, nella nostra trasmissione Radio Sveglia. L'intervista di Alessandro Braga.

    Clip - 22-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 22/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 22-12-2025

  • PlayStop

    Cult di lunedì 22/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 22-12-2025

  • PlayStop

    La conversazione di lunedì 22/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 22-12-2025

  • PlayStop

    Speciale sgombero del Leoncavallo - 22/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 22-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di lunedì 22/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 22-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 22/12/2025

    In conduzione Francesco Tragni. Chi portereste a cantare in Senato, al posto di Claudio Baglioni? E poi le mostre aperte per ferie e i 10 anni di "Marassi" degli Ex-Otago.

    Apertura musicale - 22-12-2025

Adesso in diretta