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“Annientamento”, un film che non va al cinema

Oggi non parliamo di una serie tv, ma di un film, anzi di cinema con la C maiuscola, a tutti gli effetti, tranne uno: Annientamento non vedrà mai il buio di una sala cinematografica, perché arriva direttamente sui televisori o i computer di casa tramite Netflix. Non è la prima volta che succede (anzi), ma è la prima volta che succede a un’opera così. Spesso Netflix acquista ai mercati dei festival cinematografici piccoli film indipendenti cui apporre il proprio marchio, mentre altre volte investe direttamente in alcuni progetti. Ma il caso di Annientamento è ancora diverso.

L’omonimo romanzo da cui è tratto, il primo della Trilogia dell’area X di Jeff VanderMeer (in italiano pubblicata da Einaudi), ha rilanciato qualche anno fa un particolare tipo di fantascienza, chiamata new weird, e raccolto successo di pubblico e critica; il regista, Alex Garland, a sua volta romanziere, si era imposto all’attenzione generale nel 2015 con Ex Machina, suo esordio dietro la macchina da presa, subito candidato agli Oscar; la produzione, ricca di effetti speciali e forte del premio Oscar Natalie Portman e di Jennifer Jason Leigh come attrici principali, ne faceva uno dei film più attesi del 2018.

La trama – una spedizione di scienziate si addentra in un territorio lussureggiante e misterioso da cui quasi nessuno è riuscito a tornare – promette avventure alla Lost, Alien, Il pianeta proibito. Purtroppo, uno dei produttori ha trovato il film “troppo lento, troppo difficile, troppo intellettuale”, con una protagonista non abbastanza “simpatica” e un finale “troppo ambiguo”; ha chiesto cambiamenti consistenti o non avrebbe distribuito il film, ma un altro produttore e il regista, che fortunatamente avevano legalmente l’ultima parola sul montaggio finale, si sono rifiutati di obbedire. Ed è a questo punto che è intervenuta Netflix, acquisendone i diritti di diffusione internazionale: poteva andare peggio, poteva succedere che questo film non arrivasse mai al pubblico.

Ma, se deciderete di dargli una chance, accettando il rischio di guardare qualcosa che esce dagli standard di blockbuster tutti uguali, che cerca e trova un’atmosfera in cui meraviglia e inquietudine sono indissolubilmente legate, che si fida dello spettatore e della sua intelligenza, che può mettere a disagio ma anche rimanere impresso a lungo nella memoria, provate a immaginare come sarebbe stata, un’esperienza così, vista su un grande schermo. E se poi Annientamento vi piace, passate parola: perché se è vero che Netflix e altre piattaforme offrono possibilità distributive a chi non ne ha, il rischio è che le creature artistiche più belle e strane spariscano nella sterminata offerta dei cataloghi streaming. Annientamento è un bel film di fantascienza, visionario e unico, come non se ne vedevano da un po’: prendetevene cura.

  • Autore articolo
    Alice Cucchetti
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