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La prima giunta Sala: periferie e neo mamme

Comincia dalla periferia il lavoro della giunta di Giuseppe Sala. Il sindaco di Milano ha convocato i suoi in una delle periferie-tipo della città e i lavori si sono svolti in uno dei centri di aggregazione del quartiere, gestito dal Laboratorio di Quartiere, un coordinamento di comitati.

Sì, il quartiere del Cerutti Gino di una canzone di Giorgio Gaber ha molti problemi ma anche molti comitati che si adoperano per affrontarli. Comitati che per lo più sono rimasti inascoltati in questi anni ma che si sono mostrati tanto tenaci da imporre un metodo di lavoro.

C’è stata anche una piccola contestazione. Una ventina di persone dello stesso centro sociale che ha contestato Sala durante la campagna elettorale. In realtà la presenza degli abitanti della zona non si è fatta sentire molto, nonostante il confinante mercato rionale.

Inizio alle ore 10 in punto, tutti gli assessori presenti e anche il delegato alle Periferie Mirko Mazzali che però è stato fatto entrare solamente nella seconda parte della giunta. Due i provvedimenti importanti approvati oggi: il primo riguarda i problemi legati ai lavori della linea 4 della metropolitana e all’impatto che creano sugli abitanti del quartiere. Centomila euro lo stanziamento.

La delibera più significativa riguarda un sostegno alle neo mamme. Si tratta di una assegno di 150 euro mensili per 24 mesi da erogare per i nuovi nati. Un primo passo verso l’obiettivo di assegno di cittadinanza annunciato in campagna elettorale.

Ascolta qui l’intervista con l’assessore ai Servizi sociali Pierfrancesco Majorino

MAJORINO PRIMA GIUNTA

Ma la giunta è stata dedicata principalmente a discutere dei problemi del quartiere. E per questo è stato sentito il neopresidente del municipio 6 Santo Minniti che ha svolto una relazione sulla situazione del quartiere ma soprattutto dello stato di fatto del piano di 80 milioni che da molti anni deve essere attuato in quartiere.

Ascolta qui l’intervento del sindaco Sala all’incontro con i giornalisti

SALA PRIMA GIUNTA

Sala ha anche sottolineato i problemi dell’accoglienza visto che i flussi dei profughi continuano con sempre maggiore intensità e ha anche detto che è sbagliato non utilizzare il Campo Base usato dai lavoratori di Expo 2015 e ora completamento inutilizzato.

Le critiche del primo giorno. Gli assessori si sono subito dileguati senza neppure sottoporsi alle interviste dei numerosi cronisti presenti. Brutto segno visto che almeno nella prima riunione di giunta avrebbero dovuto presentarsi come avvenuto anche con il sindaco Pisapia. Lo stesso sindaco non ha voluto sottoporsi alle interviste del dopo conferenza stampa. E’ lo stile Expo e non è certo segno di apertura.

  • Autore articolo
    Michele Crosti
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    “Regole a Milano” sempre più spietate: i Delta V raccontano il nuovo album

    E’ da poco uscito “In Fatti Ostili”, nuovo album della storica formazione milanese Delta V. Durante il tour promozionale del disco, Martina e Carlo sono passati a Volume per raccontarcelo e suonarci alcuni pezzi dal vivo. A legare le nuove tracce, raccontano, “è stato il senso di spaesamento” ma anche “la sensazione di vivere in un mondo sempre più ostile e rivolto unicamente a se stesso”. Nella forma di un elegante cantautorato elettronico, l’album offre una lucida fotografia della società di oggi, in cui concetti di fiducia, altruismo e speranza paiono sempre più lontani. La metafora che la band utilizza per affrontare questi temi è spesso quella della città da cui proviene: “Milano ricorda molto Dorian Grey, si specchia e si vede sempre bella e giovane ma manca sempre più di sostanza”. Ascolta l’intervista e il MiniLive dei Delta V, a cura di Dario Grande.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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