Venerdì 22 marzoPopUp registra eccezionalmente alle 20:30 e torna a condurvi fra le spine d’eccellenza delBirrificio Italiano di via Ferrante Aporti 12.
A circa un anno di distanza Nigro e Frateff-Gianni tornano a raccontare il quartiere grazie al sostegno del Gruppo FAS (Ferrante Aporti Sammartini) ed in particolare grazie all’aiuto di Donatella Ronchi.
Storie di vita della città che narrano di fiumi di papaveri rossi usati come sparti traffico, glicini sopravvissuti alla cementazione, della rinascita del binario di greco e di quella dei magazzini raccordati sotto la stazione.
Tra le associazioni presenti Grafite HB, che si sta occupando di abbellire la zona con opere di street art, Legambiente, ABCittà e la società sportiva Greco San Martino.
Al via alla competizione “l’Arena dei Beoni” nella seconda ora, che vedrà tre Mastri Birrai d’eccellenza Marco Giannasso (Draco’s Cave), Lorenzo “Biffero” Beghelli (Birra Muttnik) e Riccardo Berenato (conduttore con Alessandro Diegoli di “A nessuna piace calda” la trasmissione della birra di Radio Popolare), lottare come gladiatori per tre round in cui saranno difese e attaccate tre birre oggetto della disputa.
A valutarli una giuria di Qualità tutta da scoprire.
Appuntamento venerdì alle 20:30 al Birrificio Italiano di via Ferrante Aporti 12.
Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.
La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.
Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare.
Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate.
Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia.
Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.
Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.
1) Zelensky alla casa bianca. Il presidente ucraino cerca di ottenere i missili a lunga gittata, ma la telefonata di ieri tra Trump e Putin sembra aver cambiato la posizione di Washigton. (Roberto Festa)
2) Gaza è ancora affamata. Il valico di Rafah resta chiuso e gli aiuti non entrano con il ritmo e la quantità necessarie. L’onu lancia anche un’allerta sanitaria: le malattie infettive stanno sfuggendo al controllo. (Giovanna Fotia - We World)
3) La Generazione Z sconvolge anche il Perù. I giovani protestano contro la corruzione della classe dirigente e l’insicurezza. L’intervista di esteri (Valeria Schroter, Alberto de Belaunde - ex parlamentare peruviano)
4) Mondialità. La guerra ibrida tra Stati Uniti e Cina si combatte sulla soia. Pechino non la comprerà più da washington. (Alfredo Somoza)
5) Il libro del venerdì. “Amazzonia, l’ultima frontiera” di Emiliano Guanella.
L’ONU lancia l’allarme per Gaza: “Servono più aiuti”. Ma il valico di Rafah resta chiuso
A Gaza resta in vigore il fragile cessate il fuoco concordato a Sharm el Cheik, ma l’intesa tra Hamas e Israele è costantemente minacciata da accuse reciproche di violazione degli accordi.
Al centro delle tensioni con il governo di Tel Aviv ci sono soprattutto i 19 corpi degli ostaggi non ancora restituiti dai miliziani, e il disarmo dell’organizzazione palestinese. Hamas da parte sua accusa Israele di violare la tregua e denuncia che sui corpi dei palestinesi morti in carcere e riconsegnati da Tel Aviv ci sono evidenti segni di tortura.
Resta grave la situazione umanitaria: le agenzie Onu affermano che nella Striscia entra una quantità ancora troppo esigua di aiuti umanitari, mentre l’organizzazione mondiale della sanità parla di una diffusione incontrollata delle malattie infettive. Intanto il valico di Rafah resta chiuso.
Giovanna Fotìa, dell’Ong WeWorld, è la responsabile dei progetti per la Palestina.