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Addio a Monica Vitti, icona del cinema italiano

Monica Vitti

La notizia è arrivata poco dopo mezzogiorno con un tweet di Walter Veltroni:
“Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto.”

Maria Luisa Ceciarelli era nata a Roma il 3 novembre 1931 e se ne è andata nella sua città a meno di tre mesi da quando compì novant’anni, malata da tempo e da troppi anni assente dalle scene. Cambiò il suo nome romanesco su suggerimento del suo maestro Silvio D’Amico, quando si diplomò nel 1953 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Qualche anno di varietà in televisione e poi il cinema. Il grande cinema d’autore di Michelangelo Antonioni con i film sull’incomunicabilità, a partire dagli anni ’60: L’avventura, La Notte, L’eclisse, Deserto Rosso. E tanta commedia. Da Mario Monicelli, La ragazza con la pistola a Ettore Scola, Dino Risi, Steno, Luciano Salce. Importantissimo il sodalizio con Alberto Sordi, che diede il meglio a fine anni ’60, in totale stato di grazia nel film Amore mio aiutami. Sempre con Sordi anche il successo internazionale di Polvere di stelle e Io so che tu sai che io so. E un ruolo in Il fantasma della libertà di Luis Bunuel. Nel 1990 diresse e interpretò Scandalo segreto, il suo ultimo film.
Monica Vitti non aveva mai tenuto nascoste le sue simpatie politiche, nel 1984 partecipò al funerale di Enrico Berlinguer, accanto a Federico Fellini e Marcello Mastroianni e nel 2001 partecipò alla convention dell’Ulivo.

Molti i premi collezionati, cinque David di Donatello, diversi Nastri d’Argento e il Leone alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1995. Nel 2001 Monica Vitti fu ricevuta al Qurinale con i premiati al David di Donatello, poco prima di scomparire del tutto dal suo pubblico.

Riascolta la puntata di Oltre il giardino – Le storie segrete del cinema dedicata a Monica Vitti

FOTO| Monica Vitti in un’immagine della mostra ”Fuori dal Set” allestita al Museo del Cinema, Torino, 7 giugno 2012

  • Autore articolo
    Barbara Sorrentini
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