Approfondimenti

“Abbiamo l’obbligo etico di salvare le persone”

Le Ong Open Arms, Sea Watch e Mediterranea hanno lanciato oggi una nuova missione coordinata per i salvataggi nel Mediterraneo. Abbiamo intervistato Riccardo Gatti, capo missione della nave Proactiva – Open Arms, che in queste ore si trova in mare a bordo della nave che si sta dirigendo verso la Libia.

Noi adesso stiamo ancora scendendo, perché arrivando da Barcellona i giorni di viaggio sono lunghi. Siamo a sud di Lampedusa e l’idea è continuare a scendere verso sud per poi continuare a pattugliare queste zone dove ormai sembra che non succeda più niente.

E invece?

E invece si sa che ci sono continue partenze dalla Libia e partenze dalla Tunisia e arrivi in Italia, poi anche intercettazioni da parte dell’ISIS e intercettazioni da parte di navi mercantili e attacchi da parte delle forze di sicurezza. Continua a succedere quello che noi pensiamo e che abbiamo testimoniato ormai da un anno a questa parte, soltanto che viene nascosto e viene taciuto.

In quanti siete ora sulla Open Arms?

Siamo in 19. Abbiamo due team di soccorso composti da 6 persone, un team medico di 2 persone e poi sei persone dell’equipaggio, io e il cuoco.

Tu in particolare che tipo di attività svolgi?

Io sono il capo missione, mi coordino col comandante e gestisco i volontari e le volontarie e coordino più o meno le operazioni di soccorso.

È pericoloso fare queste missioni nel momento in cui si deve andare fisicamente a salvare le persone in mare?

È pericoloso per loro. Arrivano in condizioni già molto precarie per i mesi passati in Libia poi perché viaggiano su imbarcazioni di fortuna. È pericoloso anche perché dopo Mare Nostrum non c’è stato un operativo di salvataggio in mare messo in atto dai nostri governi, che hanno risorse molto più elevate rispetto alle navi delle Ong. Noi ad esempio siamo in giro con un rimorchiatore di 50 anni. Ormai le Ong hanno raggiunto un alto livello di professionismo nel soccorso in mare, però è pericoloso per loro. Dobbiamo anche dire che io e altri compagni e compagne che sono a bordo della nave adesso siamo stati sequestrati dalla guardia costiera libica, hanno sparato in più occasioni. Perciò sì, c’è anche quel tipo di pericolosità che noi sempre denunciamo, perchè quando parliamo di guardia costiera libica si parla di queste milizie appoggiate e finanziate dall’Unione Europea attraverso l’Italia.

Il rapporto con la guardia costiera libica come è regolato in questo momento? Come vi rapportate con loro?

Le volte che abbiamo cercato di metterci in contatto con loro è stato molto difficile perché i numeri di telefono messi a disposizione dalle autorità italiane e dalle autorità competenti sono numeri di telefono a cui non rispondono o a cui rispondono in arabo. Funzionano un po’ meglio le email, che evidentemente gli scrive qualcun altro. Di rapporti ce ne sono meno di zero. All’inizio ci sono stati dei rapporti quando ancora non era stato instaurato nessun supporto formale da parte dell’Unione Europea, ma erano rapporti neutri. Non c’era nessun contatto reale, si vedevano queste imbarcazioni con scritto “coast guard” e gente armata a bordo, però le cose non andavano più in là di quello. Poi quando sono iniziati i finanziamenti da parte dell’Unione Europea e dell’Italia l’atteggiamento dei libici è diventato ostile: via radio hanno iniziato a comunicarci gli stessi messaggi che dei politici e personaggi delle autorità europee, come il direttore di Frontex, dicevano riguardo al fatto che noi siamo dei trafficanti e cose simili. Da lì sono anche iniziate azioni ostili nei nostri confronti. Quello che si cerca di vedere ai cittadini europei è questa idea che la guardia costiera libica come un’autorità competente in materia di soccorso e coordinamento in mare. La realtà è un’altra: noi non veniamo coordinati, anzi continuiamo a denunciare che si tratta di milizie di dubbia provenienza.

Se vi trovate di fronte a una barca di migranti che sta naufragando e che ha bisogno di aiuto e lì arriva anche una motovedetta della Guardia Costiera Libica, cosa succede?

Lì c’è un problema, perchè noi dobbiamo soccorrerli. Abbiamo l’obbligo etico e normativo di farlo. Dalla guardia costiera libica non sappiamo mai cosa aspettarsi perché le persone migranti hanno il terrore di tornare in Libia, ci hanno detto più di una volta che preferiscono morire o alcuni si sono buttati in acqua. L’azione dei libici, poi, sono sempre imprevedibili. Ricordate le immagini in cui ci dicevano di ridargli le persone entro tre minuti o altrimenti ci avrebbero ucciso.
C’è un problema reale perché le persone che soccorriamo hanno il terrore e quando sappiamo che ci sono delle motovedette che stanno già operando cerchiamo di mantenerci a distanza per non creare problemi o situazioni difficili da gestire proprio per il fatto che magari le persone cercano di fuggire dai libici.

Avete deciso di riprendere questa missione insieme a SeaWatch e Mediterranea. Vi muoverete in coordinamento o starete nella stessa zona?

Quello è sempre dettato dalle condizioni meteo e da quello cerchiamo di stimare possibili rotte. Cercheremo di dividerci le zone di pattugliamento, come abbiamo sempre fatto anche col coordinamento della Guardia Costiera italiana e con le Ong. Lo abbiamo sempre fatto perchè vogliamo cercare di pattugliare una zona più ampia possibile.

Foto da Facebook
Foto da Facebook

RIASCOLTA L’INTERVISTA

Intervista Riccardo Gatti – Open Arms

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 09/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 09/12 17:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 09/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 09/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di martedì 09/12/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 09-12-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 09/12/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 09-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 09/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 09-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 09/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 09-12-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 09/12/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone e Chiara Pappalardo

    Fuori registro - 09-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 09/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 09-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 09/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 09-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 09/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 09-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 09/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 09-12-2025

  • PlayStop

    Il cantante degli Editors Tom Smith racconta la sua nuova avventura solista

    Di passaggio in Italia, il frontman degli Editors Tom Smith ci ha fatto visita a Radio Popolare per raccontare la nascita del suo primo album solista “There is nothing in the dark that isn’t there in the light”. Un progetto che nasce dal desiderio di fermarsi, respirare e mettersi in gioco in modo più vulnerabile e sincero. In questa intervista, Tom parla del bisogno di tornare a un suono più naturale e acustico, lontano dall’estetica elettronica del gruppo, lasciando le canzoni più vicine alla loro forma originaria. Condivide anche come sia cambiato nel tempo il suo rapporto con la musica, tra scoperte giovanili che hanno plasmato la sua identità e nuovi ascolti capaci ancora di sorprenderlo. Pur esplorando nuove strade, Tom ribadisce che non si tratta di un addio agli Editors: è solo un capitolo diverso, prima di tornare “ai suoi fratelli” sul palco e in studio.

    Clip - 09-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 09/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 09-12-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 09/12/2025

    Gli Interpol che tornano in Italia con una nuova data estiva a Bologna, le 50 migliori canzoni del 2025 secondo Stereogum, la Casa Bianca che ha utilizza di nuovo un brano di Sabrina Carpenter per un video dell'ICE senza il permesso dell'artista. Nella seconda parte l'intervista di Cecilia a Paesante a Tom Smith, cantante degli Editors che ha da poco pubblicato il suo esordio solista

    Volume - 09-12-2025

Adesso in diretta