Per la prima volta da un secolo, la capitale danese passa nelle mani della sinistra ecologista. Sonja Agerbæk, giovanissima consigliera appena eletta nelle file del Socialistisk Folkeparti — lo stesso partito della nuova sindaca di Copenaghen, Sisse Marie Welling — racconta ai nostri microfoni, in un’intervista con Alice Franchi, il significato di questa svolta storica.
Tra mobilità dolce, nuovi spazi verdi e alloggi accessibili per gli studenti, Agerbæk delinea la città che immagina di costruire nei prossimi quattro anni.
Cosa ti ha motivato a partecipare alle elezioni di Copenaghen?
Sono nata e cresciuta a Copenaghen e sono coinvolta in politica da quando avevo 14 anni: prima nelle organizzazioni studentesche e poi nei partiti. Credo che la politica locale sia unica perché ti permette di cambiare concretamente molte cose che hanno un impatto reale sulla vita quotidiana delle persone: ad esempio creare infrastrutture migliori per le biciclette, assicurarsi che le scuole funzionino, garantire che le persone possano vivere bene. Copenaghen è la mia città: è dove sono cresciuta, dove ho studiato ed è probabilmente l’unico posto in cui riesco a immaginarmi vivere in Danimarca. Questo mi motiva molto.
Quali sono le tue proposte per la città?
Credo sia fondamentale affrontare la crisi abitativa, che non è un problema unico di Copenaghen: in tutto il mondo gli affitti continuano a crescere e le persone comuni non riescono più a permettersi di vivere nelle grandi città. Per me è un tema centrale: è importantissimo costruire più alloggi per studenti, accessibili e non orientati al profitto.
Abbiamo un sistema abitativo particolare: nel mercato privato si costruiscono alloggi non sempre adatti a tutti, e penso che per gli studenti dobbiamo fare molto di più.
Mi sta molto a cuore anche il sistema delle infrastrutture ciclabili. Siamo abbastanza conosciuti per le biciclette, ma abbiamo anche un serio problema di inquinamento atmosferico. Ed è essenziale affrontarlo: vivere a Copenaghen può ridurre l’aspettativa di vita rispetto ad altre zone della Danimarca, e questo è davvero triste.
Come immagini Copenaghen tra quattro anni?
Spero che avremo affrontato la crisi abitativa e che saremo riusciti a garantire alle persone la possibilità di vivere nella città che amano e dove sono cresciute. Vorrei una città più verde: strade verdi, spazi verdi protetti, e passi concreti contro l’inquinamento dell’aria. Una città in cui muoversi con i mezzi pubblici o in bicicletta sia semplice ed efficiente.
Come i media hanno raccontato i risultati dell’elezione?
Sorride — È sicuramente un grande evento che la sinistra ecologista abbia ottenuto la carica di sindaco di Copenaghen. Credo che le persone fossero davvero pronte per un cambiamento. Dopo cento anni di amministrazione socialdemocratica, c’è voglia di qualcosa di nuovo. E questo è molto emozionante.
La figura della nuova sindaca è a volte scomparsa dal racconto dei media. Vuoi raccontarci qualcosa di lei?
Sisse Marie Welling è la nostra nuova sindaca di Copenaghen. È stata eletta giovanissima, un percorso simile al mio. È una vera negoziatrice, ma anche una persona gentile e affettuosa: un mix che considero prezioso. Fa parte del consiglio comunale da circa 15 anni e penso sia straordinario avere una sindaca così impegnata da così tanto tempo nelle politiche locali. Conosce profondamente la città e il suo lavoro, e credo che questo sia fondamentale.


