La Verità ha alzato la palla e Fratelli d’Italia poi l’ha schiacciata. L’attacco del partito di Georgia Meloni contro il Quirinale è stata la conseguenza dell’articolo di Maurizio Belpietro su Francesco Saverio Garofani, che al Quirinale ricopre il delicatissimo ruolo di consigliere per il Consiglio Supremo di Difesa. Il pezzo è uscito il giorno dopo la riunione di questo organismo, convocato da Sergio Mattarella, per discutere con i vertici del governo della guerra ibrida russa in Europa.
Abbiamo chiesto a Massimo De Manzoni, condirettore de La Verità, se ci sia un nesso. Ci ha risposto che si è trattato di una coincidenza:
La Verità da tempo attacca Sergio Mattarella su vari fronti, tra cui, le sue posizioni sulla guerra in Ucraina. Nella conversazione con noi, De Manzoni ha affermato che si aspetta come sviluppo della vicenda che Francesco Saverio Garofani si dimetta. Ma La Verità come sarebbe venuto a conoscenza del contenuto delle parole del consigliere di Mattarella?
Sul Corriere della Sera, Garofani, descritto come un uomo riservato, in perfetto stile Mattarella, ha dichiarato che si trattava una chiacchierata tra amici. Una versione che appare diversa da quella fornita dalla Verità. Garofani ha anche aggiunto di non avere mai fatto dichiarazioni fuori posto. De Manzoni non ha confermato ne smentito che ci sia un audio delle sue parole. Sapere se ci fosse e se sia stato preso in una situazione con molte person, tra cui degli sconosciuti, oppure tra pochi amici sarebbe importante. Fornirebbe un elemento di contesto importante.
Infine, secondo il Giornale di Alessandro Sallusti, domenica sera una mail con il contenuto delle parole di Garofani sarebbe stata inviata dall’indirizzo stefanomarini@usa.com ai giornali della Destra. Abbiamo scritto, ma l’indirizzo ovviamente non è funzionate. Il sito de La Repubblica ha pubblicato la mail. Con noi De Manzoni ha smentito la versione di Sallusti. Resta da capire perché ci siano due versioni.


