
I popolari europei l’hanno rifatto, a nemmeno due settimane dal voto che sembrava aver ricompattato la maggioranza centrista contro la sfiducia a Von der Leyen. Perché la plenaria del parlamento europeo ha respinto la proposta della Commissione di istituire un quadro di monitoraggio delle foreste, uno dei tanti tasselli del Green Deal. E la bocciatura è stata possibile grazie all’allineamento del Ppe con Conservatori e Patrioti. Ancora una volta in questa legislatura la maggioranza di Von der Leyen si è spaccata sul tema della protezione dell’ambiente. I voti di socialisti, liberali e verdi non sono più sufficienti a bilanciare lo slittamento a destra del maggiore partner di coalizione, ora sempre più spesso in sintonia le famiglie europee di Fratelli d’Italia e Lega. Il Partito Popolare Europeo, di cui fa parte Forza Italia, “sta sistematicamente ostacolando il Green Deal” è la denuncia del Pd e dell’intero gruppo socialdemocratico dopo la bocciatura del testo. Il Parlamento si trova così senza una posizione comune in vista dei negoziati con i 27 governi, che hanno accolto la notizia con freddezza. “Dobbiamo risolvere le preoccupazioni, ma non fare nulla non è un’opzione”, ha avvertito la presidenza danese del Consiglio.
Federico Baccini