
100 mila persone a Milano per Gaza
Una manifestazione così Milano non la vedeva da tempo. Un pezzo di tangenziale occupato per ore. Oltre 100 mila persone in corteo, spinte dalla voglia di gridare che di vedere innocenti massacrati dalle bombe e uccisi per fame, a Gaza, non se ne può più. Non se ne può più di un governo, quello italiano, che in due anni non ha mai saputo dire una parola per fermare Israele. Figurarsi fare qualcosa.
Una marea umana ha attraversato il quadrante est della città per mandare un messaggio, un altro, al terzo giorno consecutivo di manifestazioni per Gaza: “Palestina libera, siamo tutti palestinesi, un governo complice del genocidio di Israele non ci rappresenta”. A dare corpi e volti a questa voce c’erano migliaia e migliaia di studenti. C’erano lavoratori e lavoratrici che hanno aderito allo sciopero generale, sindacalisti, attivisti, persone.
Una marea che ha dilagato per chilometri lungo la tangenziale. Un gesto per tradurre in azione lo slogan “blocchiamo tutto”. Nonostante la polizia a un certo punto abbia sparato lacrimogeni e aperto un idrante su una parte dei manifestanti non ci sono stati particolari problemi. Qualche lancio d’oggetti, nessun contatto. La giornata si è chiusa con la promessa: “Stasera partiamo per Roma”, verso la manifestazione nazionale di domani. Le bandiere della Palestina, in mano, legate al collo. Nel cuore.
Luca Parena
Manifestazioni capillari in tutta Italia, anche nei piccoli centri
“Se bloccano la Global Sumud Flotilla noi blocchiamo le città” era la promessa: l’hanno mantenuta – secondo la CGIL – due milioni di manifestanti, in più di cento piazze. Non solo nei grandi centri, delle cui mobilitazioni si è parlato molto, ma anche in quelli più piccoli. E così c’erano migliaia di persone a Piacenza e Cuneo, 2.000 a Nuoro e ad Aosta dove ha aderito anche il sindacato autonomo Savt, e persino qualche decina di manifestanti a Breno, neanche 5.000 abitanti, in Val Camonica, e Borgosesia, provincia di Vercelli. A Messina i manifestanti hanno sventolato la bandiera della Palestina dalle balconate del comune, a Pisa hanno occupato una pista dell’aeroporto. Ovunque erano tantissimi i ragazzi e gli studenti, a Udine si vedeva un cartello che proclamava lo sciopero dei bambini. Tante anche le città dove i manifestanti hanno fermato la viabilità: binari occupati a Cagliari, a Pescara i manifestanti si sono presi il raccordo autostradale, a Livorno è stato bloccato il porto commerciale. Ad Avellino ha aderito persino il parroco, a Bologna i detenuti della Dozza, che hanno scritto “per noi andare a lavorare è un momento di libertà, nonostante ciò rinunciamo”.
Virginia Platini
A Brescia, 20mila partecipanti, e anche qui l’occupazione della tangenziale. Il servizio di Andrea Cegna.
Anche a Bergamo sono stati oltre 10mila a manifestare. Il servizio di Sara Agostinelli.