
Un’aggressione, ad opera di una decina di individui di estrema destra, si sarebbe verificata ieri sera a Roma ai danni di un gruppo di manifestanti propal di ritorno dalla manifestazione contro il genocidio che si è svolta nella capitale. La Digos ha confermato di avere ricevuto una segnalazione in questo senso e di avere avviato indagini: ci sarebbe anche almeno un ferito.
Tre ragazzi sono stati aggrediti con caschi e bastoni dopo aver partecipato a una manifestazione per la Palestina, ieri sera a Roma – nella zona compresa tra la stazione Termini e Rione Monti – alla fine del corteo partito dall’Università La Sapienza e arrivato in largo Corrado Ricci. Il gruppo di manifestanti è stato assalito mentre stava tornando a casa: colpito da bastonate e caschi. Un raid violento durato pochissimi minuti: gli aggressori sono poi fuggiti senza che nessuno riuscisse a fermarli, mentre uno dei tre aggrediti ha dovuto recarsi in ospedale per una profonda ferita alla testa.
L’aggressione è avvenuta in una zona che è caratterizzata da luoghi ed esercizi che sono diventati riferimento dei militanti di Casapound e dell’estrema destra, come hanno denunciato i manifestanti feriti. Una denuncia che hanno anche rilanciato alcuni consiglieri regionali del PD.
“La destra”, ha detto una di loro, Emanuela Droghei, “continua ad accusare la sinistra di coprire i violenti. Ora tocca a loro. Ci aspettiamo una chiara condanna per quanto accaduto perché è inaccettabile attaccare il diritto di manifestare in libertà quando la situazione mondiale richiederebbe altra consapevolezza”.