
Sarà “La Grazia”, il film di Paolo Sorrentino ad inaugurare Venezia 82. Un titolo che è ancora avvolto nel mistero e che sicuramente farà discutere, come sempre accade con il regista di “La Grande Bellezza”. Ma l’attenzione di questi giorni non è tanto sui film, nonostante un programma ricchissimo di titoli che sulla carta promettono molto, quanto sugli echi della questione palestinese, che sta scuotendo il Lido. Alla lettera aperta firmata da più di mille e cinquecento artisti e non solo, hanno fatto seguito la solidarietà delle diverse sezioni della Mostra, in contrasto alla timida risposta della Biennale di Venezia e c’è molta attesa per la manifestazione del 30 agosto indetta da Venice4Palestine. Emanuela Fanelli, madrina della cerimonia lo aveva detto chiaramente che non avrebbe parlato di Gaza nel suo discorso d’apertura, pur impegnandosi da cittadina nella mobilitazione contro il governo israeliano. “Preferisco ricordare che il cinema può smuovere quella parte umana che c’è in noi – ha detto l’attrice – ma non voglio liquidare un problema così drammatico su un palco luccicante come quello della Mostra del Cinema”.