
Anche questo Premio Strega è passato, preceduto dalla imbarazzante ma in fondo prevedibile polemica innescata dal Ministro Giuli, che quando non aggredisce il mondo della cultura, si lagna di restarne escluso e che quindi non ha preso parte alla serata. Accanto al mansueto Pino Strabioli, che conduceva la diretta RAI, spiccava l’assenza di Geppi Cucciari. In cambio, c’era Filippo Timi, un po’ disorientato, a leggere gli incipit.
La cinquina dei finalisti (Andrea Bajani, Nadia Terranova, Paolo Nori, Elisabetta Rasy e Michele Ruol) ha espresso una combinazione relativamente consueta di certezze editoriali con qualche novità. La famiglia, con le sue luci e ombre, sembra essere il filo rosso di questa edizione, sia pure in modo diverso per ciascun titolo. Ha vinto Andrea Bajani, con il suo bel romanzo “L’anniversario” edito da Feltrinelli, in cui il protagonista celebra appunto l’anniversario del suo distacco da una ingombrante famiglia d’origine.
Poco tempo fa, Andrea Bajani è venuto nei nostri studi e ha parlato con Ira Rubini a Cult del suo libro. Potete riascoltare la conversazione integrale a questo indirizzo.