
Il solo vero risultato che Meloni porta a casa dall’incontro a tre con Vance e Von Der Leyen a Palazzo Chigi è lo spottone del vice presidente Usa: “Io e Trump entusiasti di lei, è la pontiera tra Ue e Usa”.
Naturalmente è una bugia e lo si è visto venerdi a Tirana quando l’Italia è stata esclusa dal vertice dei paesi che contano sull’Ucraina. E lo si vede in queste ore in cui l’iniziativa diplomatica europea nei confronti di Trump sempre sull’Ucraina è nelle mani di Francia, Germania e Gran Bretagna. Ma è una bugia funzionale all’elettorato di destra in Italia.
Nella realtà l’incontro è stato utile a Vance e Von Der Leyen per iniziare a parlarsi sui dazi. Parole di circostanza per ora, diplomatiche, con Vance a dire che tra amici si possono avere idee diverse e Von Der Leyen a ribadire che entrambe le sponde dell’Atlantico vogliono l’accordo commerciale.
Meloni in mezzo, a fare la conferenza stampa di rito con le parole di rito, approfittando del fatto che gli ospiti illustri erano già a Roma ma per il Papa, non per lei. La cosa importante è che la stampa al suo servizio si possa scatenare e gli italiani possano fare quantomeno finta di crederci.