Approfondimenti

La Turchia di Erdogan, tra paura e consensi

La decisione del governo turco di liberare 38mila detenuti arriva nel momento in cui le carceri del Paese sono sovraffollate anche per l’impressionante ondata di arresti seguita al fallito golpe del 15 luglio.

Usciranno dalle carceri turche le persone a cui mancano meno di due anni alla conclusione della pena e che non siano colpevoli di reati quali omicidio, abusi sessuali, violenza domestica e reati contro lo Stato. Non sarà un indulto, le persone verranno rilasciate in regime di libertà vigilata, ma è un provvedimento comunque eccezionale.

Il ministro della Difesa turco Fikri Isik non lo ha affermato ufficialmente, ma secondo Murat Cinar, giornalista turco che vive in Italia, questo provvedimento serve a fare spazio nelle carceri per le migliaia di persone arrestate nell’ambito delle indagini sul tentato colpo di stato del 15 luglio.

La correlazione è evidente anche solo per una questione di numeri: le carceri turche erano già sovraffollate da anni. Secondo il giornalista il provvedimento avrà anche un ulteriore effetto: un aumento di consensi verso il governo da parte dei beneficiari. Circolano già le interviste di alcune persone rilasciate che ringraziano il presidente della Repubblica e il primo ministro, con tanto di giuramenti di fedeltà: un nuovo e consistente bacino elettorale per Erdogan.

Murat Cinar ventila anche un possibile terzo collegamento: è di questi giorni l’approvazione di una legge che abolisce l’esame di Stato per assumere la carica di poliziotto: saranno sufficienti un diploma di scuola superiore e un colloquio superato. Questa maggiore accessibilità all’incarico di poliziotto è funzionale al rinnovamento del corpo di polizia che è in corso da quando si è manifestato lo scontro fra Erdoğan e il suo ex alleato Fetullah Gülen. Non è da escludere , sempre secondo il giornalista, che questi nuovi elettori di Erdogan a lui grati per la scarcerazione anticipata, diventino, compatibilmente con il loro casellario giudiziale, anche parte del nuovo corpo di polizia.

Complessivamente, secondo le cifre diffuse dal primo ministro Binali Yildirim, gli arresti post tentato golpe sono stati più di ventimila, le detenzioni oltre quarantamila, mentre quasi ottantamila funzionari sono stati rimossi.

La repressione non ha colpito solo i militari ma anche insegnanti, avvocati, accademici, giornalisti. Anche chi non ha relazioni con il movimento di Fetullah Gülen, il leader religioso considerato la mente dell’attacco allo Stato, in questo momento teme l’arresto. E’ difficile in questi giorni trovare qualcuno che sia disposto a parlare dalla Turchia. C’è stanchezza, disillusione e timore. Diverse testate giornalistiche stanno vietando ai loro dipendenti di rilasciare interviste.

Murat Cinar vive in Italia da 16 anni ma è in costante contatto con la Turchia. Ci descrive un clima di paranoia e paura. Le persone colpite dai provvedimenti non sono tutte collegate alla rete di Fetullah Gülen. Due giorni fa è stato chiuso, prima con un’irruzione della polizia e poi con un provvedimento ufficiale, il quotidiano curdo a tiratura nazionale Ozgür Gundem. Ventiquattro giornalisti sono in regime di custodia cautelare e nei prossimi giorni la Procura deciderà se procedere con l’arresto. Se cosi fosse, salirebbe a più di cento il numero di giornalisti imprigionati in Turchia.

Ormai quella di finire nel mirino del governo è la paura quotidiana di ogni cittadino turco.

Ascolta qui l’intervista integrale a Murat Cinar

audio intervista turchia murat cinar

  • Autore articolo
    Serena Tarabini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 05/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 05/07 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 05/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 04/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pop Music di sabato 05/07/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 05-07-2025

  • PlayStop

    Ius Scholae. L'intervista a Nogaye Ndyaye, giurista e divulgatrice

    Dopo il fallimento del referendum sulla cittadinanza, si è tornati a parlare di Ius Scholae. Ma, alla luce del risultato del voto, c’è davvero ancora spazio per allargare i diritti delle persone straniere o serve attendere tempi meno bui? Lo abbiamo chiesto a Nogaye Ndyaye, giurista e divulgatrice, cittadina italiana, nata da genitori senegalesi, autrice del libro “Fortunatamente nera: il risveglio di una mente colonizzata”.

    Clip - 05-07-2025

  • PlayStop

    Soulshine di sabato 05/07/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 05-07-2025

  • PlayStop

    Suoni d'estate di sabato 05/07/2025

    Suoni d'estate è la trasmissione che ogni sabato vi porta nei principali festival italiani ed europei: le anteprime, le voci e gli inviati per raccontare al meglio la musica dal vivo di questa estate 2024.

    Suoni d’estate - 05-07-2025

  • PlayStop

    Geografie Sommerse - primo episodio

    Un viaggio nelle piantagioni da zucchero della Repubblica Dominicana, dove migliaia di lavoratori haitiani vivono e lavorano in condizioni estreme e invisibili. Con Raul Zecca Castel, antropologo e autore, esploriamo le vite nascoste nei batey, tra sfruttamento e resistenza quotidiana

    Geografie sommerse - 05-07-2025

  • PlayStop

    Rock in Opposition di sabato 05/07/2025

    Rock in Opposition è un programma di Contatto Radio - Popolare Network condotto da Alessandro Volpi e curato da Federico Bogazzi. Racconta i tanti legami che uniscono la musica alla storia politica italiana ed internazionale, partendo dall’idea che proprio il linguaggio musicale è stato centrale nel definire molte delle vicende della discussione, e ancor più della narrazione pubblica degli ultimi cinquant’anni. Quest’estate lo potete ascoltare anche su Radio Popolare in una selezione di dieci puntate. Tutti gli altri episodi li trovate a questa pagina

    Rock in Opposition - 05-07-2025

  • PlayStop

    Geografie sommerse di sabato 05/07/2025

    Geografie sommerse, trasmissione curata da Disma Pestalozza, porta alla luce luoghi dimenticati e realtà marginalizzate, spesso ignorate dal dibattito pubblico. Dalla fascia trasformata di Ragusa alle miniere di diamanti in Sierra Leone, dalle favelas di Recife ai territori d’oltremare francesi passando per le piantagioni di canna da zucchero in Repubblica Dominicana, raccontiamo storie di luoghi celati e lavoro invisibile. Uno sguardo sugli spazi sommersi del nostro presente.

    Geografie sommerse - 05-07-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 05/07/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 05-07-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 05/07/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 05-07-2025

  • PlayStop

    Puntata di sabato 05/07/2025

    Il meglio della festa di Radio Popolare del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 05-07-2025

  • PlayStop

    Letti e lettini di sabato 05/07/2025

    Un'estate speciale richiede uno speciale appuntamento settimanale dedicato ai suggerimenti di lettura: in ogni puntata un personaggio della cultura propone i suoi "must" da leggere in estate e un libraio o una libraia indipendenti propongono alcuni titoli tratti dal loro scaffale.

    Letti e lettini - 05-07-2025

Adesso in diretta