Approfondimenti

Frigolandia, la terra di Frigidaire che rischia di sparire

Frigolandia

Per raggiungere Frigolandia bisogna arrampicarsi tra le colline dell’Umbria, le “verdi colline” qui è tutt’altro che luogo comune. Siamo a qualche centinaia di metri dal piccolo centro di Giano dell’Umbria, 3.000 abitanti tra curve e strade strette, tra boschi, uliveti e vigneti. Si respira profumo di pineta, panorami stupendi che si perdono a vista d’occhio. La battuta viene facile: ma come si arriva qui con i blindati per fare uno sgombero??

La Repubblica di Frigolandia, la terra di Frigidaire, un “Ashram socratico”, un “Monastero eurotibetano”. La prima Repubblica Marinara di Montagna, un Museo/Laboratorio dell’Arte Maivista – definizione coniata da Andrea Pazienza – dal 2005 ospita il museo, attività culturali e artistiche, oltre all’archivio di 42 anni di pubblicazione di “Frigidaire” e “Il Nuovo Male”, la storia del fumetto e della cultura underground italiano.

Ora questa realtà rischia di sparire, spazzata via da un’ordinanza di sgombero per una vicenda giudiziaria, e di possibile speculazione, che sembra surreale.

Sfrontata e provocatoria, Frigidaire nasce nel 1980, dopo che nel 1977, in pieno contesto dei movimenti e della rivolta italiana, Stefano Tamburini aveva fondato la rivista Cannibale, distribuita da Il Male ma che chiuse nel 1979. Vincenzo Sparagna, che faceva parte della direzione de Il Male, assieme a Tamburini e Filippo Scozzari decise così di fondare la nuova rivista. Giornalismo e fumetto, provocazione e approfondimento, satira, politica, costumi, filosofia, arte, letteratura. Una storia che continua e che Vincenzo Sparagna ha portato qui tra le colline dell’Umbria, dove ci accoglie nella stanza che, passata la sala-museo, ospita la redazione. Qui c’è qualche migliaio di opere, si organizzano mostre, accoglienza comunitaria per i visitatori, ci sono tavole storiche per un valore commerciale di milioni di euro. Mezzo secolo di storia della controcultura italiana che affonda le radici nei movimenti di contestazione del ’68 e del ’77.

Nessuna rivista è durata 42 anni come noi” dice orgoglioso Sparagna che racconta il susseguirsi delle generazioni di disegnatori, arrivata ormai alla sesta. “Volevamo riscoprire il racconto del mondo al di fuori delle ideologie mortifere e avanguardiste che alimentavano il 900, rivoluzionare il linguaggio e l’approccio, certamente dentro quel contesto di ribellione straordinario. Ma abbiamo resistito e siamo andati avanti anche poi“.

Sparagna insieme a Filippo Scozzari è l’unico ancora presente tra il nucleo storico di fondatori di Frigidaire: Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Massimo Mattioli, e naturalmente Andrea Pazienza. Qui c’è proprio questo pezzo di mondo culturale. Tra il Male e Frigidaire, un’accoppiata straordinaria. Che passa alla storia, tra le altre cose, per la diffusione in Afghanistan, travestiti da Afghani insieme ai Mujaeddin, nella Kabul occupata dai sovietici, di un falso del quotidiano dell’Armata Rossa con in copertina un soldato russo che spezza un kalashnikov e il titolo “Basta con la guerra! Tutti a casa!”.

Ecco, i falsi. Le false prime pagine dei giornali: da quella che annunciava la paternità del Papa, allo scioglimento della DC, alla fine dell’Unione Sovietica, a quella appunto forse più nota: l’arresto di Ugo Tognazzi quale capo della Brigate Rosse.

Ci sono aneddoti infiniti su questa storia a cui molti credettero davvero. Sparammo questa cosa, ovviamente con la complicità di Tognazzi, contro la persecuzione da parte della magistratura dei capi di Potere Operaio, Scalzone, Negri, Piperno, l’operazione del 7 aprile, e gli pseudo-mostri sbattuti in prima pagina” racconta Sparagna. “Solo che la realtà superava la fantasia, e qualche tempo dopo toccò ad Enzo Tortora essere davvero arrestato come capo della Camorra”.

La storia di Frigolandia tra le colline umbre inizia nel 2005 quando Vincenzo Sparagna firma col comune di Giano un contratto di affitto per un complesso turistico di proprietà comunale. Il contratto si rinnova automaticamente per 10 anni per almeno 3 volte, e solo l’affidatario, cioè Frigolandia, può farlo decadere. Riqualificano il posto per trasformarlo in un centro culturale. “Abbiamo sistemato gli edifici, piantato alberi, ripulito l’area piena di macerie e sporcizia, l’abbiamo restituita alla comunità creando cultura e aggregazione” rivendica orgoglioso Sparagna.

Con una serie di delibere del 2013, il Comune nel proprio piano urbano approva un intervento di riqualificazione dell’area “per restituirla al pubblico utilizzo”. Dell’area fa parte anche un vicino campeggio, il cui contratto di affitto in scadenza non viene rinnovato. Il comune di Giano, per la riqualificazione di quel pezzo dell’area, incassa quasi 500mila euro mettendola a bando per… “Realizzare un campeggio”. Il bando va deserto, i lavori sono fermi al 2016 come si vede dal cartello all’ingresso del campeggio, e quella porzione di bosco, abbandonata.

A Frigolandia temono che il comune di Giano voglia fare lo stesso con quell’area. Già nel 2008 il Comune avviò una causa di sfratto per una presunta morosità, causa persa dal comune e terminata nel 2012 con la condanna al pagamento delle spese legali, non avendo il preteso sfratto alcun fondamento giuridico.

Poi nel 2015 il comune decide di disdire unilateralmente il contratto per mettere a bando il terreno. L’11 marzo 2020, in piena emergenza COVID, arriva la nuova ordinanza di sgombero, poi rimandata proprio per le disposizioni di emergenza. “A loro non frega nulla della cultura, dell’aggregazione, delle migliaia di persone che ogni anno passano da qui. Il sindaco non ci è mai venuto. Gli interessa solo liberare l’area per avere soldi pubblici. Non sanno nemmeno cosa farci con questo spazio. Sarebbe bello capire dove sono andati questi fondi… Dicono che il posto è appetibile, ma dipende da chi ci mangia!!

Il ricorso al Tar, a febbraio di quest’anno, però ha dato esito negativo: per il Tar “non è ravvisabile alcuna contraddittorietà tra l’ordinanza di sgombero e la delibera comunale” del 2005 relativa alla convenzione. 
Da Frigolandia ora attendono la notifica formale per presentare il ricorso al Consiglio di Stato. Nel frattempo Vincenzo Sparagna gira l’Italia per creare eventi di solidarietà, e lanciare appelli come quello che su Change.org ha raccolto decine di migliaia di firme. E chiama a raccolta amici e compagni di oggi come allora.

Tra gli eventi, una sfida a scacchi cui si è prestata Ilona Staller, Cicciolina, ex pornostar nonché parlamentare, protagonista di una delle storiche copertine di Frigidaire.

Tenete duro!!” è stato il suo incitamento nello spirito malizioso e libertino di Frigidaire. Un appello richiede anche l’intervento del Ministro della Cultura. Che per ora tace. “Siamo sospesi, non sappiamo dove saremo tra qualche mese. Il ministro Franceschini non ha risposto nemmeno alle interpellanze parlamentari, non ha mai risposto agli appelli”.

Ma perché ce l’hanno con voi, chiedo a Vincenzo Sparagna? 
”Da una parte l’ignoranza e la stupidità del ministero e di molti funzionari pubblici, e del disinteresse per la cultura. Ma evidentemente siamo troppo Vivi… Se fossimo morti sarebbe più semplice celebrarci, basta vedere cosa è successo con Andrea Pazienza, perseguitato da vivo e diventato un’icona dopo morto.
Ecco, forse siamo ancora troppo vivi. Ma abbiamo tutta l’intenzione di continuare ad esserlo!
”.

(foto di Claudia Porretto)

  • Autore articolo
    Massimo Alberti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 28/10 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 28-10-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 28/10 07:00

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 28-10-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 28/10/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-10-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 28/10/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 28/10/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 28-10-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 28/10/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 28-10-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 28/10/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 28-10-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 27/10/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 27-10-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 27/10/2025

    Il Suggeritore Night Live, ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium Demetrio Stratos, è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21.00. E spesso, il Suggeritore NL vi propone serate speciali di stand up, slam poetry, letture di drammaturgia contemporanea, imprò teatrale. Vi aspettiamo!

    Il Suggeritore Night Live - 27-10-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 27/10/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 27-10-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 27/10/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 27-10-2025

  • PlayStop

    Alessandro Sahebi, il giornalista picchiato perché antifascista: “Clima come all’inizio del fascismo”

    Alessandro Sahebi è il giornalista che è stato picchiato sabato sera a Roma perché indossava una felpa antifascista. Gli aggressori non si sono fermati nemmeno di fronte alla compagna e al loro figlio di sei mesi. Alessandro ha sporto denuncia. L'intervista a L'Orizzonte a cura di Luigi Ambrosio.

    Clip - 27-10-2025

  • PlayStop

    Nuovo sfregio alla lapide per Pinelli. “Non è solo vandalismo” denuncia l’Anpi di Milano

    L’Anpi di Milano ha segnalato un nuovo danneggiamento della lapide in memoria di Giuseppe “Pino” Pinelli. Il marmo che ricorda in piazzale Segesta, in zona San Siro a Milano, il ferroviere anarchico considerato la 18esima vittima della strage di piazza Fontana, è stato trovato rotto per la sesta volta in pochi anni. Un episodio avvenuto nei giorni delle commemorazioni fasciste per l’anniversario della marcia su Roma. “C’è dietro qualcosa di politico, Non è solo vandalismo” ha detto Primo Minelli, presidente dell’Anpi provinciale di Milano.

    Clip - 27-10-2025

Adesso in diretta