Approfondimenti

Le elezioni in Germania, il no di Bonomi al salario minimo e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 25 settembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le prime proiezioni dopo la chiusura dei seggi in Germania. Arriva il no di Confindustria al salario minimo, favorevole invece la CGIL. In Svizzera vince il sì al referendum per confermare il progetto di legge sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, mentre a San Marino si vota il referendum per la depenalizzazione dell’aborto. Ai nostri microfoni Alex Zanotelli denuncia il via libera del Capo di stato Maggiore all’acquisto di missili di media gittata per la marina militare. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Elezioni in Germania: è testa a testa

In Germania le elezioni politiche che segnano la fine dell’era Merkel non hanno, come da previsioni, sancito un vincitore assoluto.
SPD e CDU-CSU sono a pochi decimali di distanza coi socialdemocratici in leggero vantaggio. 25,8 contro 24,2. La differenza politica sta nel fatto che la SPD è cresciuta mentre la CDU registra il peggior risultato di sempre, anche se non rinunciano a ipotizzare la cancelleria. Sempre secondo I primi dati, le prime proiezioni, I verdi sono al 14.5% I liberali al 12, l’estrema della della AFD al 10, la sinistra della Linke al 5 ma Olaf Scholz, il leader SPD, la rivendica per sé. Diverse le opzioni: una grande coalizione, un governo rosso verde coi liberali, un governo conservatore-verdi-liberali. La CDU non rinuncia alla cancelleria: “Faremo un governo e lo guideremo”. Ma per il partito che è stato di Angela Merkel, la quale lascia la politica dopo sedici anni alla guida del paese, è il peggior risultato di sempre. Anche la CDU potrebbe fare un governo coi liberali e i verdi e i liberali dicono: preferiamo la CDU ma siamo aperti ad altre opzioni.

Che paese lascia Angela Merkel dopo sedici anni? In diretta con noi Massimo Nava autore del libro di Rizzoli “Angela Merkel la donna che ha cambiato la storia”

Cosa resta allora dlel’era Merkel e che Germania sarà

I verdi avrebbero immaginato un risultato forse migliore? Antonio Villafranca, capo ricerca ISPI

Il no di Confindustria al salario minimo

La proposta di un salario minimo: molto tiepidi, praticamente contrari, Cisl e Uil: “esistono già i minimi contrattuali negli accordi nazionali rafforziamo quelli”, dicono; è la stessa posizione espressa oggi pomeriggio dal capo di Confindustria Bonomi che in tv poco fa ha detto che “in Italia esistono stipendi inconcepibili per un paese moderno dove non c’è il contratto nazionale”, quindi basterebbe rafforzare la contrattazione. Ricordiamo che è lo stesso Bonomi che a fine agosto agosto ha detto nessun aumento in busta paga per i rinnovi dei contratti fermi da anni. Sentiamo invece cosa ne pensa la Cgil favorevole alla discussione: perché funzioni ci vuole però una legge sulla rappresentanza sindacale per eliminare gli oltre 900 contratti pirata che impoveriscono il lavoro

Gianna Fracassi, vice-segretaria generale della Cgil

Svizzera, vince il si ai matrimoni tra persone dello stesso sesso

In Svizzera tutti i cantoni hanno detto sì ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il progetto di legge che era stato approvato a dicembre dal parlamento non era entrato in vigore per l’opposizione dei conservatori che hanno raccolto le firme necessarie per indire il referendum. Chiamati alle urne, gli svizzeri hanno approvato, con il 64% di voti favorevoli, le novità del referendum “matrimonio civile per tutti”. Tra queste la possibilità anche per le coppie dello stesso sesso di adottare congiuntamente figli e la possibilità per le coppie di donne sposate di ricevere donazioni di sperma.

Ai nostri microfoni Sara Bonora, rappresentante per il Canton Ticino del comitato della federazione famiglie arcobaleno e del comitato per il sì al referendum “matrimonio civile per tutti”. “E’ un traguardo storico e inaspettato” dice

San Marino, storico referendum per legalizzare l’aborto

A San Marino si vota per rendere legale l’aborto. Le urne chiuderanno tra poco, alle 20. Per il momento l’affluenza sembra essere bassa. Secondo gli ultimi dati disponibili, alle 17 avevano votato poco più del 30% degli aventi diritto. L’esito sembra essere incerto, soprattutto dopo la compagna delle associazioni pro-vita che si è intensificata negli ultimi giorni. Ce lo ha raccontato l’avvocata e membro onorario del direttivo di Unione Donne Sammarinesi, promotrici del referendum, Gloria Giardi.

La denuncia di Alex Zanotelli: “Acquistare altre armi è criminale”

Armarsi di cruise sarebbe un atto criminale, la denuncia di Alex Zanotelli ai nostri microfoni dopo il via libera dal capo di stato maggiore all’acquisto di missili di media gittata per la marina militare: “siamo impazziti, non diamo vaccini al sud del mondo e vogliamo spendere miliardi in missili per bombardarli, andremo a bussare alla porta del governo”

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Caso Ramy, nuove accuse per i carabinieri

    Un fascicolo d’indagine complessivo sulla morte di Ramy Elgaml. La procura di Milano ha chiuso l’atto d’inchiesta sul caso del 19enne del Corvetto, morto poco più di un anno fa al termine di un inseguimento con i carabinieri, che riunisce i diversi filoni di cui si è parlato negli ultimi mesi. Sono confermati i reati che venivano già contestati a 7 militari e a Fares Bouzidi, il ragazzo che era alla guida dello scooter su cui si trovava Ramy. E ci sono nuove accuse ai carabinieri. In particolare all’agente che era già indagato per omicidio stradale ora vengono contestate anche le lesioni ai danni di Fares Bouzidi e di aver riportato il falso sul verbale d’arresto per resistenza a pubblico ufficiale a carico di Bouzidi. Secondo la procura il carabiniere, insieme ad altri tre colleghi, ha omesso di menzionare l’urto tra l’auto dei militari e lo scooter, dichiarando che il mezzo era “scivolato”. Barbara Indovina è l’avvocata della famiglia di Ramy Elgaml: il suo commento ai nostri microfoni su questa chiusura delle indagini.

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    Esteri di mercoledì 03/12/2025

    1) Lo stallo ucraino. Cinque ore di colloquio tra Witkoff e Putin non hanno portato ad una svolta, e Trump si accorge che le cose sono più complicate del previsto. (Roberto Festa) 2) Tracciare e deportare. Come l’intelligenza artificiale sta aiutando la campagna anti immigrazione dell’amministrazione Trump. (Marco Schiaffino) 3) Le isole della discordia. Al centro della crisi tra Cina e Giappone c’è il piccolo arcipelago delle Senkaku, fondamentali per un controllo strategico del pacifico. (Gabriele Battaglia) 4) Regno Unito, l’alleanza possibile. Un articolo del Financial Times solleva l’ipotesi di una coalizione tra i Conservatori e l’estrema destra di Farage in vista delle prossime elezioni. (Elena Siniscalco) 5) Dalla steppa della Mongolia al lusso europeo. La filiera del cashmere che sta desertificando il suolo delle campagne mongole. (Sara Manisera - Irpi Media) 6) Progetti sostenibili. A Londra, in Canada, l’agricoltura urbana si inserisce nella pianificazione territoriale. (Fabio Fimiani)

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    “Abbiamo sempre preferito la take imperfetta ma magica”: i Satantango raccontano il nuovo album

    Un debutto interessante quello dei Satantango, nuovo progetto shoegaze proveniente dalla provincia cremonese. Il duo, composto da Valentina e Gianmarco, è oggi passato a Volume per raccontare e suonare in acustico alcuni brani del nuovo album “Satantango”. Il titolo è lo stesso di un film ungherese del 1994 della durata di oltre sette ore: “l’ambientazione e le atmosfere sono molto simili a quelle che ci sono nei nostri posti”, spiega il duo. Tra shoegaze, dream pop e slowcore, l’album dipinge un immaginario bianco e nero tra malinconie di provincia e nebbia, cinema chiusi e un senso di innocenza perduta, ed è ricco di riferimenti a pellicole vintage come “Gioventù Amore e Rabbia”. L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive dei Satantango.

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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