Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Lunedì 11 gennaio 2021

test alto adige

Il racconto della giornata di lunedì 11 gennaio 2021 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia al toto-ministri in vista di un possibile Conte ter mentre il Comitato Tecnico Scientifico che certifica il fallimento della strategia di governo e regioni per contenere la pandemia da COVID-19 e il calo progressivo dei tamponi con l’arrivo della terza ondata è sempre più evidente. Gli studenti sono scesi in piazza in tutta Italia contro l’incertezza del governo sulla riapertura delle scuole. Il centrodestra non ha ancora scelto l’avversario di Beppe Sala a Milano e ad oggi il nome più papabile sembra quello di Roberto Rasia. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

L’epidemia accelera in Italia e il governo prepara una nuova stretta. Il sistema rimane quello delle regioni a colori, con qualche restrizione aggiuntiva, come il divieto di asporto per i bar dalle 18, e un giro di vite sui parametri di assegnazione a una o all’altra fascia. Oggi c’è stato un incontro a questo proposito tra governo e regioni, il nuovo dpcm dovrebbe essere pronto per giovedì.
Intanto la campagna vaccinale prosegue. Oggi è atterrato in Italia il terzo lotto di vaccini Pfizer e domani dovrebbe arrivare il primo di Moderna. Passeranno comunque mesi prima di vedere l’effetto dei vaccini sulle curve epidemiologiche. E saranno mesi duri: “Sta arrivando una nuova impennata”, ha detto oggi il presidente Conte, “non sarà facile, ci aspettano altri sacrifici”.

Il bollettino di oggi riferisce di circa 12mila nuovi casi, con indice di positività in aumento, e di 448 vittime. Crescono anche i ricoverati e le terapie intensive. Tutti elementi che indicano che è in corso una effettiva accelerazione dell’epidemia, purtroppo non accompagnata da un’accresciuta capacità di tracciamento.

La terza ondata è in arrivo e in Italia si fanno sempre meno tamponi

(di Diana Santini)

Il lunedì ormai, nella narrazione della pandemia, è il giorno dell’incauto sospiro di sollievo. Sì perché in Italia, a un anno dalla scoperta del virus e alla vigilia della terza ondata, la domenica resta sacra e di tamponi se ne fanno sempre la metà del solito: oggi appena 90mila. Il vero problema è che anche nei feriali il numero di tamponi è insufficiente. Dei 300mila tamponi al giorno che il commissario Arcuri aveva promesso solo due mesi fa non c’è traccia: a quella cifra non siamo mai arrivati, neppure nelle settimane del picco. Solo un paio di volte a novembre si è raggiunta quota 250mila. Dall’inizio di dicembre poi, il numero di test eseguiti quotidianamente è calato progressivamente. Nell’ultima settimana ne sono stati fatti meno in media meno di 150mila al giorno. E la cosa è tanto più grave perché l’epidemia in questi stessi giorni ha ricominciato a crescere. E a crescere, in proporzione, dovrebbe essere anche lo sforzo diagnostico. E gli altri paesi? Viaggiano su altri numeri. La Francia per esempio, nella settimana di natale, ha fatto quasi il doppio dei tamponi italiani. Il Regno Unito quasi tre volte tanto. Perché l’Italia non riesce a fare altrettanto? Giovanni Maga, virologo del Cnr:


 

Verso un Conte ter? Scatta il toto-ministri

(di Anna Bredice)

“La Prima Repubblica non si scorda mai”, cantava Checco Zalone, e a parte le furbizie del famoso posto fisso, altro simbolo della Prima Repubblica è il manuale Cencelli nella spartizione dei posti nel governo, che chissà perché tutti la definiscono pratica poco interessante, ma poi le luci rimangono accese anche di notte per ripartire posti e ministeri. E di questo si parla anche oggi, appena intravista la luce in fondo al tunnel per un Conte ter, immediatamente si contano i ministeri in più per i renziani, un peso maggiore per poter accettare ancora per un po’ il mal sopportato Conte. Solo che il manuale Cencelli questa volta non funziona alla lettera e un partito del 3% ma che ha quasi cinquanta parlamentari vuole pesare quanto gli altri. Il toto poltrone quindi indicherebbe, il condizionale è d’obbligo, in ascesa Rosato al posto di Guerini alla Difesa, Maria Elena Boschi, in ascesa fino a stamattina, sembra essere considerata come un pugno nell’occhio dai grillini, che hanno accettato senza fiatare Renzi come alleato di governo, ma che di fronte al simbolo dello scandalo di banca Etruria improvvisamente si scandalizzano e dicono di avere l’orticaria al pensiero. Per il balletto dei posti si vedrà se i nuovi sostituiscono le due famose ministre sempre pronte a dimettersi, oppure ci sono posti in più a danno del Partito democratico o dei Cinque stelle. Leu, che ha solo l’intoccabile, in questo momento di pandemia, Speranza, teme uno spostamento troppo a destra del governo. Tutto questo mentre è atteso sul tavolo di Palazzo Chigi il Recovery Plan, arriva stasera perché Italia viva vuole 24 ore per valutarlo, si sa però che ci sono più soldi per la Sanità e per l’Agricoltura, Renzi per primo sembra aver accettato di votarlo, ma non è escluso che un minuto dopo il voto le due ministre si dimettano per aprire la crisi, pilotata, parola anche questa da Prima Repubblica.

Il CTS certifica il fallimento della strategia di governo e regioni per contenere il COVID-19

(di Michele Migone )

L’epidemia non è controllabile e non è gestibile. Le parole scritte sul verbale della riunione del Comitato Tecnico Scientifico dell’8 gennaio sanciscono nero su bianco il fallimento della strategia del governo e delle regioni per contenere il COVID-19.
All’origine di questa disfatta c’è la mancanza di una seria politica sul tracciamento del virus. Da tempo i virologi chiedono più tamponi e test rapidi ma nessuno li ha mai ascoltati e ormai recuperare terreno sembra essere molto difficile.
Il fatto è che siamo usciti dalla prima ondata senza avere gli strumenti per tenere sotto controllo la diffusione del virus.
In maggio tutti erano concentrati sulla ripresa economica e durante l’estate l’incubo sembrava finito. Così, è stata sottovalutata la necessità di costruire un solido sistema di tracciamento.
Nella prima fase non c’era, ma eravamo stati presi di sorpresa. Dopo di allora è stata fatta solo una serie impressionante di errori.
Il 6 agosto scorso, il Cts chiedeva che venisse rafforzata l’attività di contact tracing. I contagi, allora, erano solo 402, almeno quelli che erano stati registrati. Da lì a settembre inoltrato il Cts ha avanzato diverse volte analoghe richieste ma con scarso successo. Nel frattempo, i contagi continuavano a salire, il virus a diffondersi, ma il sistema non funzionava, le regioni non avevano messo in piedi le Usca – le piccole task force per la gestione domiciliare dei pazienti – e non avevano assunto un numero sufficiente di persone per gestire i casi positivi e i loro contatti. Intanto, il virus era “morto”.
Lo stesso governo non è esente da colpe. Prima non ha fatto una vera pressione sulle regioni e poi, per correre ai ripari, ha lanciato un bando per un numero in realtà molto basso di tracciatori.
Morale: la seconda ondata è esplosa a ottobre e il debole sistema di tracciamento è collassato. Da allora è stata solo una confusa battaglia di retroguardia contro il virus in attesa del miracolo del vaccino.

Scuola aperta o chiusa? Gli studenti scendono in piazza

Riapertura: sì, no, forse. Forse ulteriori chiusure. Sulla scuola regna la confusione tra le posizioni del governo, in contraddizione tra loro, e quelle delle regioni, in ordine sparso.
Sta di fatto che le superiori hanno riaperto parzialmente solo in tre regioni: Abruzzo, Toscana e Val D’Aosta. In tutte le altre la riapertura è rinviata a date diverse a seconda della regione. La ministra Azzolina si è detta preoccupata e ha ammesso: “La didattica a distanza non funziona più”. Zingaretti ha detto che la riapertura porterà un aumento dei contagi e ha chiesto conto ai ministri: “I membri del governo che intervengono senza offrire soluzioni – ha detto il segretario del Pd – non si rendono conto che in primo luogo danneggiano il governo di cui fanno parte“.

In molte piazze in tutta Italia sono tornate le proteste degli studenti. Le voci, a Milano, raccolte da Luca Parena:


 

Cattolico e non distante da CL. Chi è Roberto Rasia, candidato a Milano da Salvini

(di Luigi Ambrosio )

La candidatura del centrodestra alle comunali di Milano nasce attorno ai veti incrociati. Maurizio Lupi, ex Forza Italia, ex Udc, già ministro e assessore a Milano, ciellino, vorrebbe correre. Ma la Lega lo stoppa. Berlusconi spinge Salvini, il quale però non vuole esporsi in prima persona. Roberto Rasia potrebbe essere una mediazione.
Il contatto tra lui e la Lega nasce attraverso i rapporti del commissario leghista a Milano nonché assessore alla Regione Lombardia con delega sulla città, Stefano Bolognini. I luoghi sono quelli del volontariato cattolico, in particolare il banco alimentare, dove Cl ha un peso primario. Rasia non è un leghista, ma si è sempre riconosciuto nel centrodestra e tiene molto alla sua immagine di moderato con forti radici cattoliche, a cominciare dagli studi fatti tutti dai padri Barnabiti, a Genova, la sua città di origine. [CONTINUA A LEGGERE]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 30/04 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 30-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 30/04 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 30-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 30/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 30-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 30/04/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 30-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Mitologia Popular di mercoledì 30/04/2025

    Mitologia Popular esplora e racconta il folclore e la cultura popolare brasiliana: da miti e leggende come Saci Pererê, Mula sem cabeça, Cuca alla storia di piatti tipici come la feijoada o la moqueca, passando per la letteratura, il carnevale, la storia delle città più famose e la musica, ovviamente. Conduce Loretta da Costa Perrone, brasiliana nata a Santos che, pur vivendo a Milano da anni, è rimasta molto connessa con le sue origini. È autrice del podcast Lendas con il quale ha vinto gli Italian Podcast Award per il secondo anno consecutivo.

    Mitologia Popular - 30-04-2025

  • PlayStop

    The Box di mercoledì 30/04/2025

    la sigla del programma è opera di FIMIANI & STUMP VALLEY La sigla è un vero e proprio viaggio nel cuore pulsante della notte. Ispirata ai primordi del suono Italo, Stump Valley e Fimiani della scuderia Toy Tonics, label berlinese di riferimento per il suono italo, disco e house, ci riportano a un'epoca di neon e inseguimenti in puro stile Miami Vice, un viaggio nella notte americana alla guida di una Ferrari bianca. INSTAGRAM @tommasotoma

    The Box - 30-04-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 30/04/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 30-04-2025

  • PlayStop

    Sapore Indie di mercoledì 30/04/2025

    Sapore Indie è la trasmissione per connettersi al presente e scoprire le novità più rilevanti della musica alternative internazionale. Tutti i mercoledì alle 21.30, con Dario Grande, un'ora di esplorazione tra le ultime uscite di artisti grandi e piccoli, storie di musica e vite underground. Per uscire dalla bolla dei soliti ascolti e sfuggire l’algoritmo, per orientarsi nel presente e scoprire il suono più rigenerante di oggi. ig: https://www.instagram.com/dar.grande/

    Sapore Indie - 30-04-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 30/04/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Gianluca Ruggieri ed Elena Mordiglia. In redazione, Sara Milanese e Marianna Usuelli.

    Il giusto clima - 30-04-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di mercoledì 30/04/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 30-04-2025

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 30/04/2025

    1-Siria. Cinque mesi dopo la fuga di Assad le nuove autorità si giocano il futuro sulla lotta alla povertà ma soprattutto sulla convivenza tra le decine di comunità etnico – religiose. ( Emanuele Valenti) 2-Striscia di Gaza: oltre alle bombe e alla fame, da 18 mesi la popolazione è sottoposta al rumore incessante e assordante dei droni israeliani. ( Martina Marchiò - MSF) 3-La libertà di stampa secondo Donal Trump. In occasione dei suoi primi 100 giorni di mandato il presidente degli Stati Uniti ha cercato in ogni modo di intimidire l’intervistatore di ABC Terry Moran. ( Roberto Festa) 4 Messico. L’aumento dei salari abbatte il tasso di povertà. Dai rapporto della Banca Mondiale. ( Alfredo Somoza) 5-Vietnam, 50 anni fa la caduta di Saigon che segnò la sconfitta militare dell’ esercito americano. 6-Progetti sostenibili: A Bergen in Norvegia un tunnel ciclabile con tutti i confort: arte , colori e aree di sosta per la sicurezza. 7-Romanzo a fumetti. Nero vita una storia di moderna schiavitù il graphic novel di .Daria Bogdanska.

    Esteri - 30-04-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 30/04/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 30-04-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 30/04/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 30-04-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 30/04/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 30-04-2025

  • PlayStop

    Diodato presenta l'edizione 2025 dell'Uno Maggio di Taranto

    Antonio Diodato, insieme a Roy Paci e Michele Riondino, è uno degli ideatori e direttori artistici dell'Uno Maggio di Taranto, nato nel 2013 dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti della città pugliese, con l'obiettivo di rappresentare i diritti dell'uomo, dell'ambiente, in chiara alternativa al Concertone di Piazza San Giovanni a Roma, quello dei sindacati confederali. Niccolò Vecchia ha intervistato Diodato a Jack per presentare l'edizione 2025.

    Clip - 30-04-2025

  • PlayStop

    Arooj Aftab, la cantante e compositrice ospite di Jack

    Arooj Aftab, cantante, compositrice e produttrice pakistana nata in Arabia e residente da anni a New York, è in tour con il suo disco Night Reign. Mercoledì a Jack è andata in onda la chiacchierata avuta con lei da Matteo Villaci in occasione della sua data milanese alla Triennale.

    Clip - 30-04-2025

  • PlayStop

    Playground di mercoledì 30/04/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 30-04-2025

Adesso in diretta