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USA, quali conseguenze avrà la positività al COVID-19 di Trump?

Elezioni USA 2020 - Donald Trump Covid

Le conseguenze della positività al COVID-19 di Donald Trump sulla campagna elettorale sono enormi, ma è enorme anche in generale l’effetto sul governo degli Stati Uniti. È anzitutto certo che Donald Trump dovrà cancellare la sua agenda fitta di appuntamenti elettorali. Ieri il presidente era in Minnesota, oggi doveva essere in Florida, evento cancellato, cancellato in Arizona sabato e così via. Probabile che salti anche il secondo dibattito TV, il 15 ottobre.

Ci sono poi conseguenze politiche serissime. Per mesi Trump ha minimizzato il rischio del COVID, ancora ieri in un rally diceva che la fine della pandemia è in vista. Ha ridicolizzato, Trump, l’uso della mascherina. Martedì nel dibattito TV con Joe Biden lo prendeva in giro per l’abitudine di portare la mascherina ovunque. Si è vantato, Trump, di aver organizzato comizi con migliaia di persone, la gran parte senza protezione per il COVID e distanziamento.

Ora lui stesso è colpito dal virus, e tutta la sua costruzione politica crolla. Per mesi, Trump ha cercato di cambiare il tema del dibattito, di far dimenticare agli americani gli oltre 207mila morti per COVID, e ora la rimozione non è più possibile perché lui è contagiato. E poi ci sono le conseguenze politiche più generali. Trump è un uomo di 74 anni con un problema di obesità. Il coronavirus è dunque per lui un rischio da non sottovalutare. Diciamo che questa è la più grave minaccia alla salute di un presidente dal tentato assassinio di Ronald Reagan nel 1981.

Bisogna capire quanto sarà in grado di gestire gli affari di governo, la sicurezza nazionale, se sarà necessario passare temporaneamente la mano al vice Mike Pence. Si valuta la possibilità che Trump, stasera, parli in TV, nel tentativo di rassicurare la Nazione. Per mesi, lui ha cercato di dare un’apparenza di normalità, di riaprire scuole, attività economiche, ricreative. Quella parvenza di normalità ora crolla, gli Stati Uniti entrano nel tunnel di una crisi pesantissima.

Foto dalla pagina ufficiale della Casa Bianca su Flickr

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    Roberto Festa
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    Il drammaturgo Christopher Adams vince il Premio Annoni sfidando gli stereotipi della mascolinità

    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

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    Ritorna la rubrica mensile con Stefania Ferroni e Riccardo Vittorietti di @Officina del Planetario di Milano sul cielo e gli animali. A cura di Cecilia Di Lieto.

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    Come voleva Silvio, la separazione delle carriere è (quasi) legge

    Il Senato approva in seconda lettura la riforma della giustizia della destra. Per Meloni serve a "liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia", mentre Antonio Tajani parla di "battaglia storica fatta non per Berlusconi, che ci guarda da lassù, ma per ogni cittadino italiano". In primavera il referendum confermativo della riforma. I magistrati si preparano a mobilitarsi per il “no”. Per le opposizioni lo scopo finale della riforma è mettere la magistratura inquirente sotto il controllo politico del governo. Sul modello Trump. Ai nostri microfoni il Vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, Marcello De Chiara: “Questa riforma cambierà l'assetto costituzionale del nostro Paese di fatto introducendo un quarto potere". Lo scopo finale della riforma non è togliere potere ai PM ma metterlo sotto il controllo politico per farlo diventare strumento delle politiche del governo. Come già fa Trump negli USA. L’intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

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