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Che cosa è successo oggi? – Mercoledì 9 settembre 2020

Conte - Strategia Governo

Il racconto della giornata di mercoledì 9 settembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia all’allarme lanciato dall’Associazione Nazionale Presidi sul rischio che molte scuole non riusciranno a riaprire il 14 settembre perché non ci sarebbero le condizioni per farlo, mentre il premier Conte conferma la ripartenza in sicurezza per quella data. Spettacolo: A Venezia 77 è stato presentato il film di Emma Dante “Le sorelle Macaluso”. Esteri: per quanto tempo ancora Alexander Lukashenko resterà al potere in Bielorussia?

I dati dell’epidemia diffusi oggi

In aumento i contagi nelle ultime 24 ore: sono 1.434 quelli comunicati dal Ministero della Sanità rispetto ai 1.370 di ieri. 14 i decessi, ieri erano stati 10. I tamponi sono stati 96mila rispetto ai 92mila di ieri. 150 i ricoverati in terapia intensiva rispetto ai 143 di ieri.

Conte: “L’anno scolastico ripartirà in sicurezza il 14 settembre”

(di Anna Bredice)

“L’anno scolastico ripartirà in sicurezza il 14 settembre”. Con una conferenza stampa di quasi mezzo governo Conte vuole tranquillizzare studenti e famiglie sulla riapertura delle scuole nel giorno indicato, rispondendo quindi all’appello di molti presidi che chiedevano un rinvio per tutti al 24, oltre che per le sette regioni che per ora non apriranno il 14. Ma le associazioni dei presidi mantengono i loro dubbi soprattutto su due punti, i certificati che le famiglie devono presentare per far rientrare a scuola i figli assenti, chi li dovrà fare, i pediatri di famiglia o le Asl, e la questione dei docenti fragili, che non sanno se potranno andare o meno in malattia. In ogni caso Conte, Azzolina, Speranza e De Micheli assicurano che l’anno può cominciare e con le regole date, il rischio certo non si azzera, ma si può cominciare in sicurezza, dicono, al punto che il presidente del Consiglio esclude un rimpasto il giorno dopo se le cose non andranno come devono, esclude quindi una crisi di governo dovuta alla scuola, che per Speranza rappresenta con la sua apertura la vera fine del lockdown. Nei casi di contagi avvenuti finora a scuola si è verificata la quarantena per gli studenti della singola classe, ma nessuna scuola chiusa. Se gli studenti dovranno stare a casa, i docenti applicheranno la didattica a distanza, anche se sono in quarantena anche loro. Garantite per le famiglie lo smart working e i congedi. La ministra dell’Istruzione ha smentito numeri enormi di studenti oltre il numero consentito, sono 50mila al momento, dice, e quindi ci saranno classi dove la distanza non sarà assicurata e la mascherina di conseguenza sarà tenuta anche da seduti. E a proposito di mascherine, Conte ne preannuncia 11 milioni per tutti, compresi gli studenti, ma quest’ultimo punto non è chiaro. Sui numeri dei docenti Azzolina anche in questo caso ridimensiona la quantità, sarebbero solo 60 mila le cattedre scoperte che verranno riempite nel fine settimana con le supplenze, ma per i sindacati il numero è molto più alto.

Molte scuole potrebbero non riaprire il 14 settembre

(di Michele Migone)

Secondo l’Associazione Nazionale Presidi molte scuole non riapriranno il 14 settembre. Non ci saranno le condizioni. Perché, ha spiegato il Presidente Antonello Giannelli, mancano ancora i banchi monoposto, mancano gli spazi alternativi alle aule scolastiche e manca e il personale docente, in particolare gli insegnanti di sostegno.
A quattro giorni dalla data d’inizio (anche se alcune regioni cominceranno dopo) l’allarme lanciato dai Presidi appare molto serio, a differenza delle tante strumentalizzazioni della campagna elettorale. CONTINUA A LEGGERE.

Venezia 77, presentato il film di Emma Dante “Le sorelle Macaluso”

(di Barbara Sorrentini)

“Le sorelle Macaluso” di Emma Dante è l’ultimo film italiano in concorso a Venezia 77. Di ritorno alla Mostra, dopo il successo di “Via Castellana Bandiera”, Emma Dante traspone al cinema un suo celebre spettacolo teatrale. Da sette che erano, nel film le sorelle diventano cinque. E come nella drammaturgia originale tutto gira intorno a un’assenza, a una perdita e a un’elaborazione del lutto vissuta in modo differente. Da un’infanzia a fine anni ’80, fino all’ ipotetico futuro di una vecchiaia immaginata dalla regista. Quasi tutto girato all’interno della casa di famiglia, gli unici esterni sono sulla spiaggia di Mondello, luogo in cui tutto prende inizio.
Fuori Concorso è passato “City Hall” di Frederick Wiseman. Un documentario di quattro ore e mezza dedicato all’attività politica del sindaco di Boston e alla sua amministrazione virtuosa della città. Martin Walsh, è un democratico, eletto nel 2013 ha trasformato Boston in una città in cui i diritti di tutti sono al primo posto.

Bielorussia, Lukashenko resterà al potere ancora a lungo?

(di Emanuele Valenti)

Dopo le elezioni del 9 agosto scorso, e le prime proteste di piazza, sembrava che Alexander Lukashenko avesse i giorni contati.
Il leader bielorusso, seppur sempre meno popolare, è ancora al suo posto. Ci rimarrà a lungo? Alla base del suo potere ci sono la fedeltà delle forze di sicurezza e il sostegno russo. Entrambi ancora in essere.
I servizi stanno rispondendo agli ordini del presidente. E il governo russo, proprio in queste ore, avrebbe chiesto alle banche di Mosca di garantire liquidità al Paese vicino – lo scrive Reuters – segno che al Cremlino nessuno accetterebbe un cambio di regime. La dimensione geopolitica e le sfere d’influenza.
Ma i rapporti tra Mosca e Minsk, nonostante il legame storico, non sono idilliaci. A Putin non piace Lukashenko, che meno di due mesi fa, per esempio, aveva accusato i russi di volerlo sabotare. Putin potrebbe muovere le sue pedine per sostituirlo? Possibile, ma tenendo in piedi il regime.
C’è però un problema, la natura stessa del regime: un apparato di potere che si rifà unicamente a Lukashenko. Lui è il potere. Il parlamento non conta e non ci sono nemmeno i centri di potere economico, quelli che in Ucraina dipendono dagli oligarchi.
Il sistema rimane di stampo sovietico. La crescita del settore dell’IT, che ha spinto molto l’economia bielorussa, non è un centro di potere politico. Anzi, diverse aziende stanno lasciando il Paese. L’unico cambio accettabile per Mosca sarebbe quello del presidente. Sistema statale, burocrazia pubblica e militari devono rimanere al loro posto.

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    A Milano arriva il Godai Fest: Rodrigo D'Erasmo, tra gli ideatori, ce l'ha raccontato

    Sabato 20 e domenica 21 settembre al Paolo Pini di Milano si terrà la prima edizione del Godai Fest, il festival multidisciplinare che unisce la musica alle arti performative e visive nato da un’idea del musicista Rodrigo D’Erasmo, del produttore Daniele Tortora e dell’artista visivo Cristiano Carotti per abbattere i recinti di genere e di partecipazione, connettere le arti, sperimentare nuovi linguaggi, ampliare le visioni. L’arte, in tutte le sue declinazioni, sarà protagonista di un viaggio attraverso i 4 elementi della cultura umana (Fuoco, Terra, Acqua, Aria) ai quali si aggiunge, secondo la filosofia orientale, il principio del Vuoto. Ad ogni elemento corrisponde un curatore: Rodrigo D'Erasmo in questa intervista di Elisa Graci e Dario Grande a Volume ci ha presentato il concetto e il programma di questo festival.

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    In Etiopia inaugurata la diga della discordia

    Il 9 settembre, dopo 14 anni di lavori, l’Etiopia ha inaugurato ufficialmente la Gerd, la Grand Ethiopian Renaissance Dam, il più grande progetto idroelettrico d'Africa, e tra i 20 più grandi al mondo. Da anni la diga è anche causa di tensione con i paesi a valle del Nilo: Sudan e soprattutto Egitto, che temono di vedere ridotte le proprie risorse idriche, anche in considerazione dei sempre più frequenti periodi di siccità. “Questa diga sarà certamente uno degli epicentri di tensione di questa regione nel prossimo futuro” spiega Luca Puddu, docente di storia dell’Africa all'Università di Palermo, al microfono di Sara Milanese. Ascolta l’intervista andata in onda in A come Africa.

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    Oggi a Volume abbiamo iniziato parlando del Festival Suoni Delle Dolomiti giunto alla sua 30a edizione, ma anche del Godai Fest, evento che si terrà nel weekend al Parco Ex Paolo Pini di Milano e che ci racconta Rodrigo D'Erasmo in qualità di direttore artistico. A seguire segnaliamo il concerto-evento pro Palestina organizzato da Brian Eno che si terrà questa sera a Londra, e concludiamo con il quiz dedicato al cinema, oggi incentrato sul film Il Diavolo Veste Prada del 2006.

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