Approfondimenti

“L’Italia non consegni i migranti alla criminalità”

Il direttore della Fondazione Migrantes, l’organismo della Cei che si occupa di flussi migratori, è chiaro. Secondo Gian Carlo Perego, precludere ai migranti la possibilità di regolarizzarsi può portare delle pesanti conseguenze. Soprattutto per la sicurezza dei migranti. Così ha lanciato questo allarme: in Italia c’è il rischio, in un anno, di ritrovarsi con 40 mila “invisibili”.

La nostra intervista, a cura di Piero Bosio.

Ci spiega che cosa sta succedendo? Cosa intendeva con quel termine?

Attualmente nei centri di accoglienza, nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria, ndr) e negli Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati, ndr) in Italia sono stati accolte 113 mila persone che hanno attraversato il Mediterraneo. Per i richiedenti asilo stiamo assistendo al fatto che le Commissioni territoriali, gli organi ministeriali destinati a valutare le domande di asilo, stanno negando nella maggior parte dei casi un esito positivo Questo significa che nel giro di quest’anno ci ritroveremo un esercito di 40 mila diniegati, persone senza alcun titolo di soggiorno per rimanere in Italia e che resteranno sostanzialmente invisibili proprio per l’incapacità di fare un rimpatrio assistito di queste persone. Rischiano di restare senza tutela.

Quindi cosa si può fare per evitare questa situazione?

L richiesta è che, anche alla luce di quanto previsto dal testo unico sull’immigrazione, si possa valutare la possibilità di dare un permesso di soggiorno umanitario a tutti coloro che sono entrati in Italia prima dell’accordo Ue-Turchia, almeno. Si valorizzerebbe così un anno, un anno e mezzo di permanenza in Italia in cui si è investito risorse in termini di alfabetizzazione, corsi di formazione professionale, in termini di accompagnamento di queste persone. E non sprecarle invece dandoli in mano a sfruttatori, trafficanti o della malavita italiana. Sarebbe anche molto importante in termini di tutela sociale delle persone migranti arrivate nel nostro Paese.

Con quali strumenti si potrebbe concedere questo permesso umanitario?

Attraverso un decreto del Presidente del consiglio, come già avvenuto in passato per kosovari o persone di altre nazionalità, il quale concederebbe un permesso di soggiorno umanitario di sei mesi, rinnovabile per altri sei mesi, attraverso cui soggiornare regolarmente in questo Paese, iscriversi a scuola e cercare un lavoro.

Monsignor Perego, la vostra, però, è una richiesta politica che fa discutere, visto che l’Europa in questo momento va in una direzione opposta.

È una richiesta che fa discutere ma ritengo che possa essere intelligente sul piano sociale oltre che sul piano della sicurezza per il nostro Paese. Avere sul territorio in maniera regolare 40 mila persone, invece che abbandonarle all’illegalità e al lavoro nero penso sia una scelta obbligatoria e intelligente.

Che opinione si è fatto sull’Austria?

Aprire la strada ad un muro che divida Austria e Italia portando sostanzialmente altri controlli significa una sconfitta di Schengen, un aggravio sul piano dei costi per il transito delle merci e anche un passo indietro che alimenta nazionalismi, i quali nel contesto europeo hanno sempre portato esiti negativi nel corso del Novecento.

Monsignor Perego, lei che è molto vicino al Papa, nel suo ultimo discorso il Pontefice è stato molto duro con i leader europei. Che riflessione fa?

Il sogno di Papa Francesco espresso ai leader europei in occasione della consegna del premio Carlo Magno è il sogno che già avevano espresso i padri fondatori dell’Europa. Un’Europa fondata sulla giustizia sociale, sulla tutela dei diritti piuttosto che su interessi nazionalistici. Ripetere questo in momento in cui un milione di persone chiedono protezione all’Italia e all’Europa il rispetto dei diritti sia stato un gesto importante per salvaguardare la democrazia europea.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 04/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 04/07 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 04/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 04/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Ultima Traccia di venerdì 04/07/2025

    Un viaggio musicale tra la fine degli anni '90 e i primi 2000 dedicato a chi ha vissuto l’adolescenza tra compilation masterizzate, squilli su MSN, pomeriggi a giocare al Game Boy o a registrare video da MTV. Ma Ultima Traccia è anche per chi non ha vissuto nulla di tutto questo e ha voglia di scoprire un mondo che sembrava analogico ma era già profondamente connesso. Ultima Traccia è un modo per chiudere la settimana come si chiudeva un CD: con l’ultima canzone, quella che ti lasciava addosso qualcosa.

    Ultima Traccia - 04-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 04/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 04-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 04/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 04-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di venerdì 04/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 04-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 04/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 04-07-2025

  • PlayStop

    "A Gaza manca l'acqua. Siamo vicini a un punto di non ritorno". Intervista ad Alessandro Migliorati, capomissione Emergency a Gaza

    Nella striscia di Gaza, secondo l’OMS, ogni giorno vengono uccise in media 90 persone. Nelle ultime 24 ore, i morti sono stati 138. Negli ultimi giorni i bombardamenti si sono particolarmente intensificati, così come gli ordini di evacuazione. Un’escalation che arriva mentre i colloqui per un cessate il fuoco sembrano potenzialmente vicini ad una nuova svolta. Si aspetta nelle prossime ore una risposta di Hamas alla proposta statunitense per una tregua. Risposta che – secondo alcune fonti – potrebbe essere positiva. Intanto, però, la popolazione della striscia continua a morire per le bombe, per le malattie e per la fame. A Deir el Balah abbiamo raggiunto Alessandro Migliorati capomissione di Emergency a Gaza.

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Caccia: si potrà sparare agli uccelli migratori sui valichi montani

    Mentre in Senato inizia l’iter della legge che punta a liberalizzare la caccia (giovedì prossimo inizieranno le audizioni), la maggioranza, con un emendamento al Ddl Montagna presentato dal leghista Francesco Bruzzone, si porta avanti: in base al testo, già dalla prossima stagione venatoria sarà consentito sparare sui valichi montani agli uccelli migratori. Il commento di Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu.

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di venerdì 04/07/2025

    Quando diventiamo tutti re e regine del liscio alla sagra di paese, rimpinzandoci di ogni ben di Dio. Ma le sagre non sono solo cibo e musica ma anche cultura e tradizione, ce lo dice l'ospite di oggi: Melissa di "Sagre Autentiche" (su instagram, facebook e sito web). In conclusione di puntata l'immancabile microfono aperto con grandi racconti degli ascoltatori sulle sagre di tutta Italia.

    Poveri ma belli - 04-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di venerdì 04/07/2025

    L'ultima della prima settimana di Almendra. Gli sviluppi del caso Bob Vylan con Sara dell'Acqua: l'esclusione dal radar festival e il clima di censura in Regno Unito, non solo verso la band ma verso l'attivismo pro-palestina in generale. Ospite Laila Al Habash per parlare della sua performance all'NPR World Café, del suo prossimo disco e di come sta vivendo lei il clima di dibattito e di censura intorno alla causa palestinese. Nell'ultima mezz'ora, qualche novità e la presentazione della festa per il 50° anniversario dell'indipendenza di Capo Verde, insieme ad Alberto Zeppieri produttore discografico e direttore artistico della giornata. A cura di Luca Santoro

    Almendra - 04-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 4/7/25 - Ghigo Renzulli

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. L’ultimo protagonista a raccontarsi sul palco è Ghigo Renzulli: storico chitarrista dei Litfiba, che ha fondato nel 1980, è reduce da una serie di fortunati dischi strumentali denominati “No Vox”. Sul palco si è esibito assieme al musicista Fabrizio Simoncioni.

    A tempo di parola - 04-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 04/07/2025 delle 13:59

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 04-07-2025

Adesso in diretta