Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Lunedì 8 giugno 2020

Nicola Zingaretti PD

Il racconto della giornata di lunedì 8 giugno 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi col commento di Vittorio Agnoletto alla confusione che regna ancora in vista degli Stati Generali convocati dal premier Conte, oggi criticato da Zingaretti nel giorno in cui è arrivato il piano della task force guidata da Colao. I dati di Istat sull’Italia travolta da COVID-19 e la bocciatura del Tar ai test sierologici effettuati in Lombardia. Multe e denunce per chi ha manifestato a Milano in solidarietà con le proteste USA e nuova inchiesta in Lombardia sulla gestione dell’epidemia nella Regione. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

(Di Diana Santini)

In Italia nelle ultime 24 ore sono stati registrati 280 nuovi casi di COVID. Ieri erano stati meno di 200 e, quel che è più significativo, i 280 di oggi emergono da un campione dimezzato rispetto a ieri: sono stati fatti solo 27mila tamponi, non erano mai stati così pochi da metà aprile in avanti. Il numero dei nuovi contagi è superiore anche al dato di una settimana fa: e se sul giorno per giorno si assiste spesso a importanti oscillazioni, su base settimanale, da ormai molte settimane, il dato era stato in calo. In 7 Regioni non ci sono stati nuovi positivi, e in ben 5 ce n’è stato solo uno. Anche i decessi sono aumentati: 65, rispetto ai 53 di ieri, ma concentrati in nove regioni.
La Lombardia incide oggi sul dato nazionale per oltre due nuovi casi su tre: i contagi comunicati oggi sono 194, il 69% del totale. Nella regione più colpita d’Italia si registra anche un balzo nel rapporto tra i tamponi effettuati e i positivi rilevati: da 1,6% di ieri a 4,3 di oggi.

In Lombardia la prima provincia per numero di contagi è stata Brescia, seguita da Bergamo, dove oggi l’Ats ha anche reso pubblici i risultati della campagna di test sierologici avviata su circa 20mila persone. Due le categorie coinvolte: cittadini che nei mesi scorsi erano stati sottoposti a quarantena, tra questi il 57% è risultato positivo. E sanitari scelti a campione: qui la percentuale di positivi si è attestata sul 30%. Il commento di Vittorio Agnoletto:

 

Molta confusione in vista degli Stati Generali convocati da Conte

(Di Michele Migone)
C’è ancora molta confusione sugli Stati Generali convocati da Giuseppe Conte. Dinamiche politiche s’intrecciano con il merito delle scelte da fare e spesso le oscurano. Per ora sappiamo che saranno l’occasione data ai soggetti presenti per indicare come dovrebbero essere spese le risorse che l’Europa stanzierà per uscire dalla crisi. Scopo più che legittimo, visto la gravità del momento, le migliaia di persone che hanno perso o perderanno il lavoro. Ma dal dibattito che precede l’appuntamento romano manca un elemento fondamentale: una visione, un’idea, un progetto per questo paese nel Post Emergenza COVID. La nostra classe dirigente politica ed imprenditoriale non sembra essere in grado di produrne una. Punta al futuro con l’approccio del pilota che riaccende il motore per ripartire ma che non cambia direzione di marcia nonostante si trovi sulla strada sbagliata. Eppure noi sappiamo che questa epidemia sarà solo la prima grande prova che l’Era dei Cambiamenti Climatici ci offre. Nei mesi a casa abbiamo fatto un elenco delle cose che ci servivano per migliorare la qualità della nostra vita in questo nuovo Tempo: erano tutti beni comuni. Una sanità pubblica efficiente, la ricerca scientifica e l’istruzione, per l’Italia il recupero dei cervelli fuggiti, la Cultura, la cura dell’Ambiente e della Biodiversità. Sono tutti temi che se mai hanno fatto capolino, ora sono spariti dal dibattito politico. Sommersi dall’urgenza di dare una risposta alla drammatica questione dell’occupazione. Giusto. Ma è evidente che una visione non può essere alimentata solo dall’emergenza. Non ci saranno passi avanti se costruiremo un Ponte sullo Stretto e intanto lasceremo scappare ancora le nostre giovani menti migliori o lasceremo ancora soli i nostri medici a combattere il prossimo virus.

Zingaretti critica Conte, mentre arriva il piano Colao

(Di Anna Bredice)

Con Conte non c’è nessuna contrapposizione, ma c’è un bivio e bisogna scegliere tra una ‘Italietta’ e un salto di qualità nel governo“. Zingaretti alla direzione del partito ha fatto un appello a Conte perché modifichi il suo atteggiamento, abbandonando scelte solitarie e di piccolo respiro e decidendo per la gestione delle grandi risorse che arriveranno dall’Unione Europea interventi che diano una spinta per affrontare una crisi che rischia di essere, secondo Zingaretti, peggiore di quella affrontata finora. Sottotraccia c’è un po’ di insofferenza per alcune scelte del presidente del Consiglio, emerse in questi giorni da alcuni esponenti del partito, ma Zingaretti ha voluto comunque accettare l’ipotesi degli Stati Generali annunciata da Conte, anche se chiede che siano organizzati meglio e non diventino solo una passerella con tanti protagonisti, un evento mediatico ma con pochi risultati.
Questa sera Conte vedrà i capidelegazione della maggioranza per decidere se confermare e quando questa iniziativa. Ma su questa scadenza pesa anche il dossier che la task force di Colao, istituita per affrontare il dopo emergenza dal punto di vista economico, ha consegnato oggi a Conte. Si tratta di una ventina di proposte basate in gran parte sugli investimenti: si propone lo sblocco di infrastrutture per cento miliardi di euro con il ricorso al modello Genova, l’eliminazione della responsabilità penale dei datori di lavoro per i dipendenti che si ammalano di COVID, sviluppo degli asili nido, potenziamento del digitale e obbligo delle quote rosa. Sono scelte che il governo deve prendere per affrontare una crisi che è alle porte, sapendo che alcuni temi sono divisivi all’interno della maggioranza, tra il Pd e i Cinque Stelle, una maggioranza che secondo Zingaretti, anche se presenta delle difficoltà, non ha al momento, dice, nessuna alternativa.

L’Italia travolta dal COVID-19: i dati Istat

(Di Alessandro Principe)

Pil in caduta libera, consumi e investimenti a picco. I dati dell’Istat fotografano la situazione dell’economia italiana travolta dal coronavirus.
Uno choc senza precedenti, un impatto profondo sull’economia italiana. Sono le parole usate dall’Istat per descrivere la situazione dopo l’epidemia.
Rispetto alle precedenti stime sul 2020 la revisione al ribasso del Pil è stata pari a circa 9 punti percentuali. In particolare, l’Istat prevede per quest’anno una caduta del Pil dell’8,3%.
Un ribasso dei consumi delle famiglie dell’-8,7% e “il crollo” degli investimenti (-12,5%).
Il quadro si completa con il dato sulla disoccupazione – al 9,6% – in calo per effetto dell’esplosione degli “inattivi”, coloro che non hanno un lavoro e hanno smesso di cercarlo. Gli inattivi non risultano tra i disoccupati e sono mezzo milione in più.
Questo è lo stato dell’arte. La speranza è che le previsioni per i prossimi mesi siano fondate. Secondo l’Istat nel 2021 l’economia si riprenderà, con un aumento del Pil del 4,6%.
C’è poi una considerazione che mette in luce, nel panorama mondiale colpito dalla pandemia, una specificità italiana. “Il COVID-19 – scrive l’Istat – si è manifestato in una fase del ciclo economico italiano caratterizzata da segnali di debolezza“. Alla fine del 2019, l’economia italiana “presentava evidenti segnali di stagnazione“.
Come dire: il virus si è innestato su un corpo già debole. Se questo è il quadro, il lavoro che il governo deve fare è immane. I soldi dell’Europa arriveranno ma serve saperli usare e in tempi rapidi.

Il Tar boccia i test sierologici della Lombardia

(Di Fabio Fimiani)

L’affidamento diretto in Lombardia dei test sierologici per il Sars.Cov-2 da parte della Regione alla società Diasorin è stato annullato dal Tar. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso di una delle società escluse, la Tecnogenetics di Lodi. Secondo i magistrati il contratto per cui il Policlinico San Matteo di Pavia ha fatto produrre alla società di Saluggia, in provincia di Vercelli, il test sviluppato nei propri laboratori è da annullare.
La struttura pubblica avrebbe dovuto infatti bandire una gara per soggetti privati per la produzione dei test sviluppati nei propri laboratori. Con questo modus operandi avrebbe invece favorito un soggetto privato utilizzando beni pubblici, per questo il Tar ha inviato la documentazione alla Corte dei Conti della Lombardia per valutare se vi è stato un danno erariale. Il Policlinico San Matteo di Pavia ha annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato.
Nell’accordo tra la struttura pubblica e la Diasorin l’un per cento degli introiti della vendita dei test sierologici sarebbe stata destinata all’ospedale pubblico. Il ricorso della Tecnogenetics, che ha presentato anche esposti alla Procura della Repubblica di Pavia e all’Autorità Nazionale Anti Corruzione, era nato dopo che la manifestazione di interesse, propedeutica alla gara di appalto per la fornitura, era stata pubblicata sul sito della Regione per sole ventiquattro ore, poi ignorata del tutto con l’affidamento diretto alla Diasorin.
Nei mesi scorsi il direttore del laboratorio di virologia del San Matteo Fausto Baldanti si era dovuto dimettere dalle strutture di valutazione nazionali e regionali dei test sierologici Sars-Cov-2. In seguito alla vicenda dell’accordo tra il policlinico pavese e l’azienda farmaceutica era infatti emerso un suo possibile conflitto di interessi.

Multe e denunce per chi ha manifestato a Milano in solidarietà con le proteste USA

(Di Luigi Ambrosio)

Negli Stati Uniti, le notizie di queste ultime ore dicono che a Minneapolis il consiglio comunale sta discutendo se sciogliere il corpo di Polizia della città. E a New York il sindaco ha deciso di tagliare i fondi alla Polizia. A Bristol, in Inghilterra, hanno sradicato e buttato nel fiume la statua di uno dei personaggi famosi della città perché era uno schiavista. Ed è andata bene così. Il Sindaco della città, anzi, ha detto che per lui, nero, passare davanti a quella statua era un affronto quotidiano.
A Milano, ieri c’è stata una manifestazione in solidarietà con George Floyd e con le proteste statunitensi. Una manifestazione dove in piazza c’erano giovani e giovanissimi, italiane e italiani bianchi e neri, con un alto tasso di consapevolezza politica e consci dei propri diritti, quei pochi che ci sono e quei tanti che ancora mancano, a cominciare dal diritto alla cittadinanza per i figli degli stranieri che la classe politica nel suo complesso, da destra a sinistra, non è ancora riuscita a garantire loro. Giovani che del resto non hanno a che fare, per lo più, con la politica tradizionale, proprio perché la politica tradizionale è incapace di rappresentarli. Loro però esistono e stanno dimostrando di essere capaci di fare politica. Lo avevano già visto con le manifestazioni per l’ambiente.
A Milano, oggi la Digos annuncia multe e denunce penali per le ragazze e i ragazzi che ieri hanno manifestato pacificamente. Sanzioni amministrative dai 400 Euro in su per chi non ha rispettato le regole del distanziamento e della mascherina. Sanzioni per il corteo non autorizzato. Denunce penali per chi ha fatto scritte sui muri e per qualche calcio a qualche automobile.
Per carità, le regole sono regole. Ci chiediamo se Salvini che si è levato la mascherina durante la sua manifestazione verrà sanzionato amministrativamente. Se all’ex generale Pappalardo accadrà lo stesso. Ci chiediamo se scatteranno le multe per assembramento per i cosiddetti “gilet arancioni” o per i militanti di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia.
Le regole sono regole e se si decide di farle rispettare senza eccezioni, devono essere fatte rispettare a chiunque. A minorenni che magari per la prima volta vanno a manifestare così come a navigati professionisti della politica dalla spalle molto larghe. Anzi, si deve iniziare da questi ultimi. Perché a fare i forti con chi è più debole sono capaci tutti.
Se le regole sono regole per chiunque, allora è un conto. Altrimenti, è come se nell’aria aleggiasse il sentore dell’intimidazione. Gioco molto vecchio e molto italiano, del resto.

Inchiesta sugli affidamenti all’azienda della moglie di Fontana in Lombardia

Da oggi c’è una nuova inchiesta sulla gestione dell’epidemia in Lombardia: l’ha aperta la Procura di Milano sulla vicenda dei camici forniti in piena emergenza COVID da un’azienda gestita dal cognato del presidente Fontana. Al momento il fascicolo è conoscitivo, senza ipotesi di reato nè indagati.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR mercoledì 01/05 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 01-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 01/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 30/04/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 30-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 01/05/2024 - ore 12:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 01-05-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 01/05/2024 - ore 11:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 01-05-2024

  • PlayStop

    Microfono aperto di mercoledì 01/05/2024

    Vita, politica, storie, dibattito, confronto, scontro. La formula: un tema, un conduttore, degli ospiti e voi. Dalla notizia del momento alla vita di tutti i giorni: si parla di tutto e c’è spazio per tutti. Basta telefonare e argomentare. Il Microfono Aperto è nato insieme a Radio Popolare e ne resta un cardine. Negli anni ha cambiato conduttori, forma, orari, durata, non la sostanza: la voce alle ascoltatrici e agli ascoltatori, la loro opinione, il loro punto di vista sulle cose.

    Microfono aperto del sabato - 01-05-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di mercoledì 01/05/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 01-05-2024

  • PlayStop

    PoPolaroid di martedì 30/04/2024

    Ho amato tanto la Polaroid. Vedere stampare sotto i miei occhi la foto è sempre stata una sorpresa divertente ed emozionante. Ho amato anche la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che mi permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Se ci pensate bene le canzoni, come le fotografie, sono la nostra memoria nel tempo, sono il clic che fa catturare ricordi meravigliosi. A PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; sono scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali. Con PoPolaroid ascolta e vedrai. Basil Baz

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 30-04-2024

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 30/04/2024

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 30-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di martedì 30/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 30-04-2024

  • PlayStop

    L'altro martedì di martedì 30/04/2024

    Dal 19 settembre dalle ore 22.00 alle 22.30 alla sua quarantatreesima edizione L’Altro Martedì, la trasmissione LGBT+ di Radio Popolare torna in onda con le voci dei protagonisti della movimento omotransgender. Conduzione e regia di Eleonora Dall’Ovo Musiche scelte da Lucy Van Pelt Si partirà con la rassegna stampa nostrana ed estera, per poi intervistare i\le protagonisti\e del movimento lgbt+ e concludere con gli eventi culturali che ruotano intorno alla realtà arcobaleno da non perdere.

    L’Altro Martedì - 30-04-2024

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 30/04/2024

    Il doxxing ai danni degli studenti nelle università USA; la comica gara di auto a guida autonoma; i deepfake protagonisti delle elezioni indiane e la geniale trovata della polizia giapponese per proteggere gli anziani dalle truffe online. Con Marco Schiaffino e Andrea Daniele Signorelli.

    Doppio Click - 30-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di martedì 30/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 30-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di martedì 30/04/2024

    1-Striscia di Gaza. Netanyahu promette di invadere Rafah con o senza accordo. Questa sera è previsto l’arrivo a tel aviv del segretario di Stato americano Antony Blinken. ( Roberto Festa) Negli stati uniti continua la protesta degli studenti pro Gaza. OGGI FOCUS SULL’ UCLA, l’ università pubblica della california tra le più importanti e prestigiose al mondo., ( Luca celada) 2-Francia. Vietato solidarizzare con i palestinesi. Sindacati e la Lega dei diritti umani allertano sulle restrizioni alla libertà d'espressione nelle Università. Convocate oggi dalla polizia la capogruppo in parlamento del partito di Melenchon e di una candidata alle europee. ( Francesco Giorgini) 3-"Ci attaccano per il progetto progressista che rappresento” Il premier spagnolo Pedro Sanchez è tornato oggi a sollecitare l'apertura di un dibattito collettivo in Spagna sulla necessità di "una rigenerazione democratica", per frenare la deriva della politica. ( Giulio Maria Piantodosi - Daniel Barnabé, analista politico, intellettuale e attivista di sinistra) 4-Libia, nonostante tutto la vita continua. Oggi la terza puntata del reportage di Emanuele valenti. 5-circuito di Imola primo maggio 1994. 30 anni fa la morte di Ayrton Senna. ( intervista a Emiliano Guanella)

    Esteri - 30-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di martedì 30/04/2024

    (148 - 530)

    Muoviti muoviti - 30-04-2024

Adesso in diretta