Approfondimenti

Egitto: radiografia del regime di Al Sisi

Il dirottamento su Cipro, le polemiche sull’omicidio di Giulio Regeni, le critiche degli Usa sulla repressione, la crisi sociale ed economica: l’Egitto è nell’occhio del ciclone.

Ne abbiamo parlato con Giuseppe Dentice, ricercatore dell’Ispi, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. “Il regime di Al Sisi si trova in una situazione delicata. Deve affrontare molti dossier importanti, ma sembra non averne la forza”.

Questo regime non è solido ?

“Apparentemente sembra di sì, perché è un regime militare e nessuno sembra in grado di contrapporsi al suo potere. In realtà, io penso che sia abbastanza fragile. Io credo che abbia ragione chi dice che questo è un ‘non-regime'”.

In che senso?

“Nel senso che non si sa bene chi comandi. È una sorta di autocrazia, la somma di alcuni poteri forti che cercano continuamente un equilibrio tra di loro e che influenzano lo stesso presidente egiziano”.

E quali sono i centri di potere?

“I militari – che sono forza politica ed economica, visto che detengono più o meno il 30 per cento del Pil; i Tycoon, i grandi imprenditori che sono di estrazione per lo più liberale; la magistratura, rimasta molto legata a Mubarak, che oggi appoggia Al Sisi”.

Tre centri di potere. Ma i militari non sono i più forti?

“Sì, lo sono fino a prova contraria. Detengono il controllo in tutto il Paese, ma lo fanno anche grazie al fatto che gli altri centri di potere lo permettono”.

La situazione economica è un altro grave problema per Al Sisi…

“Sì. Ricordiamo che le proteste del 2010 e 2011 erano nate a causa delle crisi economica e che solo dopo sono diventate delle lotte politiche. Le cose ora non vanno meglio. Il Pil è tornato a crescere, ma non come in passato; il turismo è in crisi vista la situazione politica; c’è il terrorismo. Il regime ha cercato di rilanciare l’economia con grandi opere infrastrutturali come quelle relative all’ampliamento del Canale di Suez, ma non è servito a molto”.

È per quello che è aumentata la repressione?

“Sì, non c’è stata una risposta concreta ai problemi della gente e quindi il regime ha aumentato il livello di repressione per evitare che il malumore sfociasse in proteste di piazza. Non è un fatto nuovo. È la tradizione dei regimi mediorientali. Al Sisi si è convinto che questa sia la strada giusta da seguire. E lo ha fatto”.

È in questo contesto che si deve inserire la morte di Giulio Regeni?

“Probabilmente sì. Ci mancano ancora tante informazioni, ma il quadro è questo. L’unica cosa che  possiamo dire è che Regeni si sia trovato nella situazione sbagliata al momento sbagliato. Purtroppo qualcuno all’interno degli apparati dello Stato non è riuscito a dosare l’uso della forza”.

Queste tensioni possono sfociare in qualche cosa di importante?

“La situazione potrebbe degenerare solo se in piazza oltre ai giovani, ai disoccupati, scendessero anche le forze di qualche apparato dello Stato. Faccio un esempio: la polizia. È un organo importante, è alla pari di altri corpi dello Stato. C’è malumore tra gli agenti, un disagio finora controllato attraverso l’aumento delle paghe, ma se questo non dovesse più bastare per Al Sisi sarebbe un grosso problema”.

  • Autore articolo
    Michele Migone
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR lunedì 29/04 13:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 29-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 29/04/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 29/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato Alice Dominese di @Animal Equality Italia per parlarci di trasporti di animali vivi, ma anche del ministro Lollobrigida e gli esseri senzienti e del Gr Animali di Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Alice voleva essere Pangolino

    Considera l’armadillo - 29-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 29/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 29-04-2024

  • PlayStop

    Cult di lunedì 29/04/2024

    Oggi a Cult: la rassegna "Alfabeto di PARCO" alla Barona, in nuovo spazio; a Reggio Emilia "Fotografia Europea" 2024; Antonio Bocola ospite del Trento Film Festival 2024; Saverio La Ruina in scena con "KR70M16 - Cutro" al Teatro Oscar DeSidera; la rubrica di classica a cura di Giuseppe Califano...

    Cult - 29-04-2024

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 29/04/2024

    E’ caduto nel vuoto l’appello dei quattordici scienziati in difesa della sanità pubblica. Un mese dopo la pubblicazione del documento, intitolato “Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico”, nessuno (né il governo, né le istituzioni) ha risposto al premio Nobel Giorgio Parisi, all’economista esperta di welfare Nerina Dirindin, al farmacologo Silvio Garattini e alle altre esperte/i e studiose/i di welfare e sanità. Pubblica ha ospitato oggi Nerina Dirindin e la storica dei sistemi di welfare Chiara Giorgi, docente all’università “La Sapienza” di Roma.

    Pubblica - 29-04-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di lunedì 29/04/2024

    Come si esprime la felicità di un popolo? Significato, utilità, ambiguità e rischi delle celebrazioni collettive. A cura di Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 29-04-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di lunedì 29/04/2024

    Alessandro Braga analizza la campagna elettorale della destra, dalla kermesse di Pescara di Meloni a Forza Nord che presenta la corrente leghista di Tosi in Forza Italia. Paolo Natale (intervistato da Alessandro Principe) ci spiega cosa dicono i sondaggi sul voto europeo. Fabrizio Tonello racconta le proteste nei campus statunitensi e il loro riflesso sul voto presidenziale. E infine Alessandro Canella, direttore di Radio Fujiko di Bologna, ci presenta il suo libro Onde Ribelli: la radio può essere uno strumento di cambiamento sociale?

    Giorni Migliori – Intro - 29-04-2024

  • PlayStop

    MASSIMO ACANFORA - DAL DIRE AL FARE

    MASSIMO ACANFORA - DAL DIRE AL FARE - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 29-04-2024

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 29/04/2024

    Cancellare i diritti con il consenso popolare: la tripla crisi epocale - guerra, clima, pandemia - lo rende possibile. Rights now, la trasmissione su Radio Popolare a cura della Fondazione Diritti Umani vuole contrastare questo pericolo, facendo conoscere l’importanza dei diritti e delle lotte per affermarli. Ovunque succeda. Con le testimonianze di chi concretizza i diritti umani e dando parola alle nuove generazioni che ci credono. A cura di Danilo De Biasio e Elisa Gianni

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 29-04-2024

  • PlayStop

    Non vedo l'ora di lunedì 29/04/2024

    Non Vedo l'Ora, ma nonostante questo iniziamo con calma! Poi appena riprendiamo conoscenza, dopo un caffè, due chiacchiere e della buona musica, vi racconto le cose per cui NON VEDO L'ORA di stare ogni giorno con voi!!

    Non vedo l’ora - 29-04-2024

Adesso in diretta