Iniziative

 

 

Catena Musicale per il 50esimo di Pinelli e di Piazza Fontana il 14 dicembre

Catena Musicale Pinelli 14 dicembre 2019

In occasione del 50esimo anniversario della morte del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli e della strage di Piazza Fontana è stata organizzata a Milano la Catena Musicale, un evento collettivo e condiviso promosso dalla famiglia Pinelli insieme al musicista Massimo Marcer, il regista Marco Pellegrino, la prima tromba del Teatro alla Scala Marco Toro, il portavoce di Memoria Antifascista Valter Boscarello e il musicista e autore teatrale Sergio Casesi.

Radio Popolare è media partner dell’evento che prevede il dispiegarsi dei cittadini insieme a musicisti, cori e gruppi musicali – con strumenti musicali, ma anche pentole e coperchi o qualsiasi altro oggetto sonoro – lungo il percorso che porta da Piazza Fontana, luogo dell’attentato del 12 dicembre 1969 che costò la vita a 17 persone, e la Questura di Milano, dove Giuseppe Pinelli fu portato poche ore dopo insieme a 84 sospettati e dove trovò la morte tre giorni dopo.

Vogliamo una Poesia lunga un chilometro e trecento metri. Vogliamo che un canto si dispieghi lungo il centro cittadino, affinché quella ferita, quella memoria, quella storia, possano ora essere finalmente di tutti. Una memoria non più di parte e a seconda delle parti. Non più divisa e divisiva. Ma memoria viva nei suoi valori non negoziabili dei diritti dell’uomo. Crediamo la Memoria Gioia. La Libertà Vita. E il Diritto una catena fra uomini liberi. La Catena Musicale è l’unica catena che rende liberi.

Una catena umana, basata unicamente sul lavoro volontario dei promotori e in assenza di partiti politici o movimenti legati economicamente alla Catena Musicale, che si dispiegherà a suon di musica e suoni per oltre un chilometro da Piazza Fontana, passando per Piazza Beccaria, Galleria del Corso e Corso Vittorio Emanuele, per poi snodarsi lungo Via San Pietro all’Orto, via Bigli, Via Manzoni e chiudersi poi in Piazza Cavour, unendo i due simbolo di questo doppio cinquantesimo.

L’appuntamento è per le 14.00 del 14 dicembre 2019 in Piazza Fontana. Lì, grazie all’aiuto dei volontari e di punti stabiliti lungo il percorso, si prenderà posizione per dare il via all’evento alle 15:

Si eseguiranno Addio Lugano, La Ballata del Pinelli, Il Galeone e Here’s for you. Si suonerà a domino. Quando partirà il primo in Piazza Fontana seguirà il secondo, e poi il terzo. E così via via tutti entreranno in catena e continueranno a suonare fino a che l’ultimo in Piazza Cavour non abbia preso parte. A questo punto si potrà concludere il brano, ancora smettendo a domino, dal primo in piazza Fontana all’ultimo in Piazza Cavour. E così si passerà al nuovo brano.
Non sarà l’esecuzione del secolo. Ma non è un concerto. Non è una rassegna. È un gesto di teatro urbano musicale. Un’onda sonora che parta e arrivi e dichiari gioia di vivere e libertà. E dimostri che chi ha a cuore il diritto e la libertà non ha paura di nulla.

Foto dalla pagina dell’evento su Facebook, da cui potete scaricare i brani, gli spartiti per aderire all’evento e tutte le istruzioni dei promotori.

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    Redazione
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    Domani a Torino ci sarà una nuova mobilitazione contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna. Il giurista Livio Pepino, uno dei garanti del processo di regolarizzazione tra il Comune e Askatasuna, intervistato da Mattia Guastafierro, sostiene che lo sgombero fa parte di un progetto più ampio di repressione da parte del Governo Meloni. Di fronte ai conflitti sociali, dice Pepino, si possono intraprendere due opzioni: “Una è quella del dialogo, la ricerca del confronto, anche difficile e delicato, che a volte si spezza, però che va avanti, che cerca di fare dei passi in avanti. L’altra è quello della contrapposizione muscolare del muro contro muro, della repressione cieca”. Ascolta l’intervista.

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