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Il corpo del Capo dello Stato

Scuro in volto, severo nella postura, intransigente nel tono di voce.

Sergio Mattarella, il Capo dello Stato, ha usato il corpo per mostrare agli italiani il suo stato d’animo, e il suo corpo è stato il dato politico più importante del suo breve discorso pubblico al termine delle consultazioni. Mattarella è furioso per il cinismo e la spregiudicatezza con cui tutti i principali attori politici stanno giocando questa assurda partita d’agosto. Dove gli interessi in gioco sono quelli di bottega e non quelli degli italiani. La crisi aperta in maniera incomprensibile da Salvini al culmine di un delirio politico di onnipotenza, per ragioni pubbliche poco condivise dal Quirinale e forse ragioni altre, inconfessate. Il Partito Democratico dove anche questa volta la guerriglia interna permanente prevale e rischia di fare saltare tutto, con Renzi che diceva no ai grillini che ora dice sì pensando al suo domani, Zingaretti che diceva sì e prima ha detto no, poi sì ma in realtà se fosse no ne approfitterebbe per muovere contro Renzi. Il Movimento 5 Stelle che pensava che passare dalla destra radicale al centrosinistra significasse solo cambiare i nomi di alcuni ministri.

L’aut aut che Mattarella ha dato è reale: proroga delle trattative fino a martedi poi, se non c’è accordo, elezioni anticipate. Ha imposto tutto il peso del Quirinale e ha dovuto spiegare ai leader politici che hanno anche una responsabilità verso il Paese, non solo verso i propri partiti o correnti o carriere.

Non è detto che sia sufficiente perché se tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico le differenze sul taglio dei parlamentari sembrano di bandiera, su economia e immigrazione, soprattutto sull’economia, si stanno nascondendo al dibattito pubblico differenze che in un recente passato sono state notevoli.

E va bene che in politica accade di tutto, ma se per assurdo Lega e 5 Stelle dovessero riavvicinarsi, dopo aver sacrificato Conte, il Quirinale vorrebbe tante di quelle garanzie che altro che contratto.

Il corpo del Capo dello Stato ieri sera a ora di cena ha detto agli italiani: ‘tutto questo deve finire, nessuno è fesso e i giochi sono chiari ed è ora dell’assunzione delle responsabilità. Altrimenti, i soggetti in campo si assumerebbero ben altra responsabilità, quella di elezioni che ci porterebbero verso scenari pericolosi’

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    Redazione
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    Chiara Bersani a Triennale Teatro: "Michel Petrucciani mi ha ispirata" Artista associata di Triennale Teatro per il triennio 2025-27, la coreografa e performer Chiara Bersani arriva a Milano con il suo ultimo spettacolo, The Animals I Am. Il lavoro è una evoluzione di due precedenti lavori, in cui Bersani ripensava i codici del balletto classico a partire da un corpo divergente, come il suo, a causa dell’osteogenesi imperfetta. Il nuovo progetto porta in scena tre performer con disabilità, per sfatare il concetto dell'artista disabile come "eccezione", con uno statement essenzialmente politico. Bersani si è ispirata al celebre pianista jazz Michel Petrucciani, che aveva la sua stessa condizione genetica, a sua volta audace nel suo modo di esprimere arte attraverso il proprio corpo. L'intervista di Ira Rubini.

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