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Il Dio malvagio di Van Dormael

Un Dio sadico, malvagio, surreale e grottesco è il protagonista del nuovo film di Jaco Van Dormael. Il fatto che il titolo italiano sia Dio esiste e vive a Bruxelles (in originale sarebbe Tout nouveau testament) dopo i fatti di Parigi architettati nella capitale del Parlamento Europeo, non è più un dettaglio, anche se la scelta della location dipende esclusivamente dal luogo in cui vive il regista.

Dopo aver amato Toto le héros – Un eroe di fine millennio, pianto e sorriso per L’ottavo giorno, il regista belga ci presenta l’Onnipotente come una specie di mostro cattivo, senz’altro ridicolo (e non può essere diversamente con Benôit Poelvoorde come protagonista) ma che passa le giornate a inventarsi come distruggere l’umanità. Inoltre è un pessimo padre, il figlio maschio se n’è andato, e con Ea la figlia femmina adolescente ha un pessimo rapporto. Per questo la ragazza ribelle s’intrufola nel computer tra i documenti segreti del padre, rendendo pubbliche le date di morte degli ignari abitanti del mondo.

Le vite di alcuni di loro, che hanno ricevuto la data della loro morte via sms, scorrono in modo bizzarro davanti all’obiettivo di Van Dormael, in attesa di questo ultimo giorno ormai notificato. Chi cercando inutilmente di suicidarsi prima del tempo o chi innamorandosi di un gorilla (come Catherine Deneuve).

Abbiamo incotrato Jaco Van Dormael su una barca che ci trasportava sull’isola di Tavolara Una notte italiana per assistere all’anteprima italiana di Dio esiste e vie a Bruxelles.

Jaco Van Dormael

  • Autore articolo
    Barbara Sorrentini
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