Approfondimenti

“A scuola solo col certificato. I bambini non si ghettizzano”

classe asilo

L’autocertificazione sui vaccini vale anche per il 2018, poi faremo la legge sull’obbligo flessibile”. La Ministra dell’Istruzione Giulia Grillo ha detto che da settembre per andare a scuola basterà l’autocertificazione dell’avvenuta vaccinazione e non servirà l’attestato ufficiale dell’Asl. La Grillo ha fatto riferimento alla legge Lorenzin, che prevedeva l’autocertificazione ma solo come norma transitoria e valida per lo scorso anno scolastico, e anche alla circolare Grillo-Bussetti del 5 luglio scorso.

Ma i presidi non sono d’accordo e hanno sconfessato il provvedimento ribadendo che da settembre occorrerà assolutamente il certificato dell’Asl. Ce lo ha confermato il presidente dell’Anp, l’associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola Antonello Giannelli che ha risposto alle nostre domande per chiarire la situazione.

Noi riteniamo che si debba applicare la legge in vigore.

La ministra sostiene che la circolare scritta il 5 luglio scorso proroga la possibilità di presentare l’autocertificazione.

Non è così. La legge sulle autocertificazioni è un decreto del Presidente della Repubblica del 2000, il numero 445 per essere precisi. In particolare l’articolo 49 di questo decreto precisa che in materia sanitaria le autocertificazioni non sono consentite se non quando lo dice espressamente la legge. Il decreto Lorenzin lo consentiva per il solo anno scolastico 2017-2018 e limitatamente al fatto che poi si doveva comunque consegnare il certificato di avvenuta vaccinazione e questo è stato fatto. Da qui dire che vale anche per il futuro ovviamente non è possibile.

La Ministra vorrebbe che i presidi accettassero i bambini con l’autocertificazione in attesa che poi venga approvato l’emendamento contenuto nel Milleproroghe. Di fatto voi a settembre come vi comporterete?

Noi applichiamo la legge. Non so se questo corrisponda al pensiero del Ministro, ma non è possibile pensare che siccome un Ministro decide qualcosa ci si comporti come vuole il Ministro a prescindere da quello che dice la legge. In uno stato di diritto non è minimanete possibile. Noi dobbiamo rispettare la legge e farla rispettare. È notevole l’intento di rendere più semplice la vita dei cittadini consentendo l’autocertificazione, ma il problema è che se un genitore si resa alla Asl e fa vaccinare il bambino, la Asl il certificato glielo consegna. Non c’è un problema di complicazione. Se invece l’idea che sta dietro all’autocertificazione è che uno non ci va proprio alla Asl, allora bisogna dirlo molto chiaramente. Noi non la possiamo far passare.

Voi da settembre non accetterete autocertificazioni?

Esatto. Altra precisazione: dire che da settembre non si accettano autocertificazioni rende male l’idea. Le iscrizioni si sono già fatte, non è che un genitore si sveglia il 10 settembre e si rende conto di dover portare il figlio all’asilo nido, l’ha già iscritto a luglio. Da luglio e fino a quando iniziano le scuole ha tutto il tempo di andare alla Asl, fare la vaccinazione. Se la Asl non gliela può fare subito lo mette in lista di attesa e gli rilascia un certificato che conferma la lista d’attesa e con quello può andare a scuola. È molto semplice. Noi non vogliamo complicare nulla, vogliamo soltanto applicare la legge nel modo semplice previsto dalla legge stessa. Se il problema è che qualcuno non vuole far vaccinare i figli questo è un problema suo, non nostro.

La Ministra ha detto che questa vostra chiusura è un attacco politico.

Si sbaglia, noi non abbiamo mai attaccato nessuno politicamente e non vedo perchè dovremmo iniziare con lei. Noi siamo un’organizzazione senza partito, ci interessano i provvedimenti che vengono emanati dal governo di qualunque colore esso sia. Se ci piacciono diciamo che ci piacciono e se non ci piacciono diciamo che non ci piacciono. Si chiama libertà di espressione. Tutto questo discorso noi lo facciamo non soltanto perchè c’è la legge, vorrei che fosse chiaro: la legge serve a tutelare il diritto alla salute di chi non si può vaccinare. Questa è una cosa che sta sfuggendo a molti. Noi nelle nostre scuole e nella nostra Italia abbiamo un numero imprecisato di qualche migliaio di bambini che hanno problemi di salute e che non possono essere vaccinati. La vita di questi bambini è a rischio se entrano in contatto con qualcuno che non è vaccinato per ragioni ideologiche, perché questi sono portatori sani di eventuali malattia e possono diffondere il contagio, il problema è questo. Se fosse posta in questi termini si capirebbe che è una battaglia per il diritto all’incolumità dei più deboli.

La Ministra ha precisato che proprio per evitare questa cosa vorrebbe creare delle classi riservate ai bambini immunodepressi.

La Ministra non ha il potere di creare nessuna classe, questo è un problema del sistema scolastico e comunque non è possibile. Questo desiderio corrisponde alla realizzazione di un reparto di infettivologia in cui le persone stanno separate le une dalle altre, ma i bambini, specialmente quelli piccoli, si abbracciano, si baciano, si leccano, si mettono le mani in bocca durante la mattinata. Non è che sono segregati in una classe e non possono uscire. È improponibile, è impensabile, è irrealistico sostenere di creare una classe in cui mettere bambini che poi non si muovono da là. Quando vanno in bagno, se in bagno c’è andato un’ora prima un bambino col contagio, chi ci va si contagia a sua volta. Bisognerebbe avere un reparto di infettivologia e le scuole sono le scuole. Se una maestra prende in braccio un bambino che porta contagio e un’ora dopo ne prende in braccio uno che non è vaccinato, quello si ammala. Che vogliamo fare, li facciamo circolare tutti con le mascherine come se fossimo in un reparto di guerra biologica? Non è possibile.

classe asilo

RIASCOLTA L’INTERVISTA

  • Autore articolo
    Bianca Senatore
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR domenica 05/05 10:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 05-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 05/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 03/05/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-05-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 05/05/2024

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 05-05-2024

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 05/05/2024

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 05-05-2024

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 05/05/2024

    La musica classica e le sue riverberazioni con Carlo Lanfossi per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascolto, ho ascoltato e ascolterò per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 05-05-2024

  • PlayStop

    Delorean di sabato 04/05/2024

    Una macchina del tempo musicale, per andare ogni puntata all’esplorazione di un diverso frammento di storia musicale, che è già storia o che ancora lo sta diventando. Dalla new wave al dreampop, dal prog-rock all’R&B contemporaneo, tra ispirazioni passate e prospettive future, ricostruzioni volutamente parziali per non pensare più alla musica in compartimenti stagni. Ogni sabato alle 23:45, a cura di Luca Santoro. IG: @lucaa.santoro

    Delorean - 04-05-2024

  • PlayStop

    Guida nella Jungla di sabato 04/05/2024

    GnJ Guida nella Jungla è nata da un’idea di Paolo Minella e Luca Boselli nella seconda metà dei ’90. Da allora focalizza l’attenzione sulle varie facce della cultura musicale underground contemporanea. I contenuti della trasmissione spaziano tra chart, interviste, dubplate corner, news, ospiti da tutto il pianetalettronico e Rap/Funk. Vi hanno già partecipato: Fabio, Hype, Randall, Dego (4hero), Phil Asher, Ian O’Brien, Mr. Finger, Apparat, 3 Channel, Kb Da Kidnappa, Leeroy, Moddi, Dj Skizo, Dj Gruff, ModeSelektor, Dj Kool Herc e molti altri. Nel corso degli anni GnJ si è trasformata seguendo i cambiamenti del panorama musicale internazionale, in modo da essere sempre al passo con le novità, senza dimenticare i grandi classici. A Skywalker (Luca Boselli) e Paolo Minella sono subentrati Radio Marelli (Pier e Claudio), East Milan Crudo Sound, Maracuja, Tommy Tumble, Luca Doobie e Criss Korey che, grazie a un attento lavoro di ricerca, hanno reso l’offerta musicale del programma ancora più varia. GnJ è in continua evoluzione, aperta a nuove conduzioni e rubriche, senza frontiere di genere. #prestaciascolto

    Guida nella Jungla - 04-05-2024

  • PlayStop

    News della notte di sabato 04/05/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 04-05-2024

  • PlayStop

    Warm-up di sabato 04/05/2024

    musica by Davide Facchini

    Warm-up - 04-05-2024

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 04/05/2024

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 04-05-2024

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 04/05/2024

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 04-05-2024

  • PlayStop

    Stay human di sabato 04/05/2024

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 04-05-2024

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di sabato 04/05/2024

    Suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni Jailhouse Rock è una trasmissione radiofonica in onda su Radio Popolare e altre radio di Popolare Network, Radio Sonica, Radio Beckwith, Radio Zainet e Radio Onda d’Urto e altre ancora. In Jailhouse Rock storie di musica e di carcere si attraversano le une con le altre. Alla trasmissione collaborano detenuti del carcere romano di Rebibbia Nuovo Complesso e del carcere milanese di Bollate. Dando vita alla prima esperienza del genere, ogni settimana realizzano un Giornale radio dal carcere (Grc) in onda all’interno di Jailhouse Rock, nonché delle cover degli artisti ascoltati nella puntata. Ogni sabato dalle 16.30 alle 17.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti. http://www.jailhouserock.it/ https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 04-05-2024

  • PlayStop

    10 Pezzi di sabato 04/05/2024

    Una colonna sonora per il sabato pomeriggio, 45 minuti di musica con cui attraversare il repertorio di grandi artisti che hanno fatto la storia.

    10 Pezzi - 04-05-2024

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di sabato 04/05/2024

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda sabato dalle 15 alle 15.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 04-05-2024

  • PlayStop

    Chassis di sabato 04/05/2024

    con Daniela Porto, Cristiano Bortone e Ludovica Martino registi e attrice di "Il mio posto è qui"; Adriano Valerio presenta "Casablanca" al Festival di Cinema Africano d'Asia e America Latina; un’intervista di Danilo De Biasio al regista curdo Reger Azad Kay ospite della rassegna sui Diritti Umani; il documentario “Toxicily” con l’intervista di Amanda Ceragioli alla produttrice Chiara Andrich. Tra le uscite: Anselm di Wim Wenders; C’era una volta in Buthan di Pawo Choyning Dotji; Come fratelli-Abang e Adik di Lai Jin Ong; Sei fratelli di Simone Godano; Il coraggio di Blanche di Valerie Donzelli; The Fall Guy di David Leitch.

    Chassis - 04-05-2024

Adesso in diretta