Approfondimenti

In fuga da Renzi, verso Di Maio

Il boom del Movimento 5 Stelle. Il crollo del Partito Democratico. L’exploit della Lega. Raccontati dai numeri dei flussi elettorali. Per provare a capire gli spostamenti nell’elettorato, abbiamo intervistato Enzo Risso, direttore scientifico della società di ricerca e sondaggi di Trieste SWG

Chi ha votato 5 Stelle, da dove arrivano i voti che hanno portato al clamoroso incremento?

Dal punto di vista sociale sono voti che arrivano dai ceti medio bassi. Il 37% dei ceti medio bassi ha votato 5 Stelle. Un dato che sale al 45-47% al Sud. Mentre hanno preso meno voti dalla upper class, dai ceti medio alti dove hanno preso solo – si fa per dire – il 29%. Si tratta di un voto localizzato territorialmente, al Sud fanno il pieno in quasi tutti i collegi. Al Nord sono più frenati, soprattutto in Lombardia e in Veneto

Da quali partiti arrivano i “nuovi” voti al Movimento 5 Stelle?

Il partito che “dona” più voti ai 5 Stelle è il Partito Democratico. La maggior parte dei voti che si sono spostati verso i 5 Stelle vengono dal Pd. Ma i 5 Stelle drenano elettori anche da altri. Dal vecchio Centrodestra di Berlusconi, ad esempio. E inoltre riportano alle urne molti astenuti del 2013.

Quanto ha perso il Partito Democratico rispetto alle ultime elezioni?

Rispetto alle elezioni europee del 2014 la percentuale passa dal 40,8% al 19%. Solo la metà degli elettori che avevano votato Pd alle Europee ha confermato la propria scelta. Il 15% questa volta non ha votato. Il 34% ha cambiato partito.

E come ha votato?

La metà di questo 34% ha votato 5 Stelle. Il 4% ha votato per Leu. Gli altri si sono spalmati tra il Centrodestra (8,4%) e +Europa, che ha intercettato circa il 3% dei voti ex Pd.

Dunque, chi ha abbandonato Renzi, non lo ha fatto per cercare “più sinistra”, scegliendo Liberi e Uguali o Potere al popolo…

Direi proprio di no. L’elettore medio del Pd ha punito tanto Renzi, quanto Leu. Perché ha voluto punire la divisione. La separazione avvenuta lo scorso anno tra Renzi e i cosiddetti “fuoriusciti” (Bersani, D’Alema e gli altri, ndr.) è stata punita dagli elettori del Pd. E li ha puniti entrambi.

E perché ha scelto il Movimento 5 Stelle?

Lo ha fatto sicuramente per dare un messaggio di voglia di cambiamento ma soprattutto come segno di ribellione al Pd per come è stato gestito il percorso di scissione, tanto contro Renzi, quanto contro D’Alema e gli altri.

La Lega versione nazionalista e lepenista funziona. Ha avuto ragione Salvini sulla vecchia guardia leghista?

Certo. Intanto c’è da dire che la Lega come si presenta oggi non la definirei strettamente lepenista. Il messaggio “prima gli italiani” è più sottile, più raffinato, se mi consente il termine. E’ un messaggio che riesce a passare trasversale sia nell’elettorato di centrodestra sia in quello di centrosinistra. A differenza del messaggio lepenista puro, questo riesce a invadere territori che non sono i propri.

Quali territori elettorali ha invaso Salvini?

La Lega nel 2013 era al 4,1%. Ha più che quadruplicato i suoi voti. Ha recuperato un 29,5% di voti dall’astensione: e di questi, una quota erano leghisti tradizionali che negli ultimi anni si erano astenuti. Ha poi recuperato il 25,5% dal vecchio Pdl; ha recuperato un 8% dal Movimento 5 Stelle. E un 4% dal Partito Democratico.

E dal punto di vista geografico, dove ha “colonizzato”?

Da partito “padano” è diventato partito nazionale con una presenza attorno il 6-7% nelle regioni del Sud. Ma quello che colpisce di più è il 15-18% di votanti nel Centro. A Roma, nel Lazio, nelle Marche, in Emilia. Qui la Lega ha sottratto pezzi interi di collegi che erano sempre stati ritenuti blindati.

Ma la Lega può essere alleata del Movimento 5 Stelle o è troppo concorrente dal punto di vista dell’elettorato?

Io credo che sia più difficile per il Movimento 5 Stelle allearsi con la Lega di quanto non lo sia per Salvini. Questo perché la Lega ha un’identità politica forte. E in questo momento ha una logica espansiva: il tema “prima gli italiani” è colonizzatore negli elettorati ed è qualcosa che può mettere in difficoltà i 5 Stelle.

Salvini si è mangiato anche Casa Pound e Forza Nuova?

Credo che Casa Pound abbia sbagliato ad accentuare gli elementi di revanscimo fascista. Prendiamo i fatti di Macerata, che hanno monopolizzato l’attenzione in una fase cruciale della campagna elettorale. Salvini disse: “uno che uccide è un delinquente, non mi interessa se bianco o nero, di destra o di sinistra”. Una posizione condivisa dall’82% degli italiani che l’ha ritenuta di “buon senso”. Molto più che quella di Forza Nuova che voleva pagare l’avvocato del killer.

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 02/11 12:59

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 02/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 02/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 31/10/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 31-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 02/11/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 02-11-2025

  • PlayStop

    C'è Di Buono: Davide Longoni racconta la storia di Breaders e il nuovo crowdfunding

    Torna come ospite del programma Davide Longoni: con lui parleremo ovviamente del Panificio Davide Longoni, ma soprattutto del terzo crowdfunding di Breaders, il gruppo italiano che riunisce alcune delle bakery artigianali più innovative del Paese. Nato dall’iniziativa di Forno Brisa (Bologna), Davide Longoni (Milano), Mamm (Udine), Mercato del Pane (Pescara) e Pandefrà (Senigallia), Breaders rappresenta un modello molto interessante: una rete di panifici (e non solo) artigianali che mantengono brand indipendenti e identità territoriali forti, operano insieme come un’unica azienda, condividendo strumenti e servizi centralizzati tipici delle medie-grandi aziende. L'equity crowdfunding è in corso su MamaCrowd. A cura di Niccolò Vecchia

    C’è di buono - 02-11-2025

  • PlayStop

    Le montagne di domenica 02/11/2025

    di Marco Albino Ferrari con L’AltraMontagna, regia di Claudio Agostoni. “Le montagne” è la nuova trasmissione sulle terre alte italiane. Otto puntate, ognuna dedicata a un tema di grande attualità. Il ritorno del selvatico, i nuovi montanari, i rifugi alpini, cosa lascia il ritiro dei ghiacciai… Insieme a esperti e a profondi conoscitori dei luoghi, proveremo a definire le basi per una forma accettabile di integrazione tra uomo e ambienti naturali. E ci accorgeremo che ciò che riguarda le montagne, infondo, riguarda tutti noi. Anche chi vive in città.

    Le montagne - 02-11-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 02/11/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 02-11-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 02/11/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 02-11-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 02/11/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 02-11-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 02/11/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 02-11-2025

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 01/11/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 01-11-2025

  • PlayStop

    Guida nella Jungla di sabato 01/11/2025

    Nata da un'idea di Paolo Minella e Luca Boselli, GnJ "Guida nella Jungla" è un programma dedicato alla cultura musicale underground contemporanea. Dalla metà degli anni '90, offre chart, interviste, dubplate corner e news, con ospiti come Mr. Finger, Apparat, Hype, Phil Asher, Ian O’Brien, Dj Kool Herc, Snowgoons, Tech N9ne, Dj Gruff, Dj Skizo, Club Dogo, Looptroop Rockers, Foreign Beggars e molti altri. Evolvendosi con il panorama musicale, è ora condotta da Matteo (East Milan) in collaborazione con la crew di Loopsessions Milano e O'Red. #prestaciascolto www.facebook.com/gnjradio www.instagram.com/gnjradio

    Guida nella Jungla - 01-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 01/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-11-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 01/11/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 01-11-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 01/11/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 01-11-2025

Adesso in diretta