Approfondimenti

50 anni in difesa delle proprie terre

Notre Dame des Landes è un piccolo villaggio di campagna a pochi chilometri da Nantes, città sulla Loira nel nord ovest della Francia. Ha solo duemila abitanti ma è famoso in tutto il Paese. Perché Notre Dame des Landes è, da 50 anni a questa parte, il simbolo della lotta ai grandi progetti inutili francesi.

Siamo all’inizio degli anni sessanta quando si comincia a immaginare un nuovo aeroporto del Grande Ovest. Dieci anni dopo, nel ‘74, lo Stato crea una Zona di pianificazione differita intorno al villaggio (Zone d’aménagement différé, ZAD, in francese) che ingloba 1.650 ettari di campi coltivati e zone umide da destinare al progetto.

Il nuovo aeroporto dovrebbe sorgere a solo 30 chilometri da quello di Nantes. Per i contadini della zona, che hanno resistito all’arrivo delle monoculture e vivono in fattorie familiari coltivando piccoli appezzamenti divisi da siepi e arbusti, c’è una sola opzione: battersi. Riuniti in un’associazione, occupano le terre espropriate o vendute allo Stato facendo in modo che la ZAD resti viva e coltivata. La resistenza locale e la crisi petrolifera convincono i vari governi a rimandare il progetto fino all’inizio degli anni 2000.

Nel 2008, il futuro aeroporto di Notre Dame des Landes viene dichiarato sito di pubblica utilità e lo Stato emette un bando per la costruzione che si aggiudicherà la multinazionale Vinci. Una parte degli abitanti storici della ZAD, che teme di non riuscire a resistere, chiede aiuto: chi può, venga a occupare. In poco tempo affluiscono nuove forze di ogni tipo: ecologisti più o meno radicali, gruppi anticapitalisti, giovani contadini…

La ZAD di Notre Dame des Landes viene ribattezzata Zona da Difendere (Zone à défendre) e gli occupanti si auto organizzano creando nuovi luoghi di vita e di sperimentazione. Negli anni successivi si moltiplicano le azioni di lotta sui cantieri degli studi preliminari, seguiti dalla repressione giudiziaria e gli interventi della polizia.

Nel 2012, anno di elezioni presidenziali, una manifestazione di diecimila persone in primavera e un lungo sciopero della fame spingono il governo di Sarkozy a concedere una tregua agli “Zaadisti”, termine un po’ dispregiativo con cui viene definito chi si oppone al progetto dell’aeroporto.

È sotto la presidenza Hollande, con Manuel Valls ministro dell’Interno e Jean-Marc Ayrault, l’ex sindaco di Nantes, primo ministro, che lo Stato lancia una dura offensiva. Più di duemila poliziotti vengono dispiegati sulla ZAD per quasi due mesi. La risposta degli occupanti e il sostegno della regione prima e della Francia poi sorprendono tutti. Soprattutto la polizia, che si trova davanti 40mila manifestanti molto determinati. L’operazione si conclude con un fallimento. Non solo la ZAD rimane occupata, ma le costruzioni distrutte dai poliziotti vengono rimpiazzate, ne nascono di nuove e il numero degli zaadisti aumenta esponenzialmente. A partire dal 2013, la ZAD accoglie sempre più iniziative pubbliche, laboratori, feste, pic-nic, catene umane, progetti agricoli… La nuova generazione di militanti ha preso il controllo degli accessi stradali, anche con barricate, trasformando l’area in una “zona senza leggi”, in cui le istituzioni francesi sono completamente assenti da ormai cinque anni.

Oggi, circa 300 persone di ogni età vivono in più di 70 luoghi sparpagliati su un territorio di circa 10km². Alcuni lavorano fuori dalla ZAD, altri sono studenti, altri vivono e lavorano sul posto, in parziale autarchia. Sulla ZAD infatti si coltivano i campi, si allevano api e bestiame, c’è persino un mulino che rifornisce di farina due panetterie. Come molti dei prodotti locali, secondo una logica che cerca di emanciparsi da un sistema economico capitalista e favorisce lo scambio, il pane è venduto a prezzo libero. Ci sono anche un birrificio, una biblioteca che accoglie spesso incontri con autori più o meno famosi, uno studio di musica rap e hip-hop, un’area concerti, uno spazio dedicato ai bambini e alle famiglie, delle sale riunioni o un muro da arrampicata. Il tutto è dominato da un faro-vedetta costruito al posto della torre di controllo del futuro aeroporto.

I militanti si sono organizzati in collettivi, uno che si occupa di raccogliere e far scoprire le piante medicinali, uno delle relazioni con la stampa, uno della biblioteca… Le decisioni si prendono in assemblea. L’assemblea degli abitanti si occupa di alcuni aspetti pratici di vita quotidiana. Quella degli utenti permette a tutti coloro che partecipano alle attività della ZAD, molti dei quali non vivono sul posto, di organizzare l’uso collettivo delle infrastrutture. Infine, l’assemblea di lotta coordina le azioni di protesta e organizza la resistenza.

Perché, nonostante la relativa tranquillità, il progetto dell’aeroporto è sempre d’attualità. I ricorsi ambientali sono stati respinti, i tribunali hanno validato le espulsioni e un referendum provinciale del 2016 ha visto vincere il sì al nuovo aeroporto con il 55,17% dei voti. Anche se nei comuni direttamente coinvolti dal progetto ha vinto il no. La palla è ora nel campo di Macron, che ha scelto come ministro dell’ambiente Nicolas Hulot, da sempre contrario all’aeroporto, e ha richiesto un nuovo studio di fattibilità che per la prima volta considera la possibilità di ampliare l’aeroporto di Nantes già esistente.

Il primo ministro Edouard Philippe ha indetto nuovi incontri con gli amministratori locali e ha richiesto uno studio giuridico per studiare la possibile rottura di contratto con Vinci, cosa che salverebbe il governo dalle penali mirabolanti in caso di abbandono del progetto. La decisione definitiva su un dossier vecchio di 50 anni dovrebbe arrivare a fine mese.

In ogni caso, le cose cambieranno per gli abitanti della ZAD. Se anche alla fine l’aeroporto non si dovesse fare, lo Stato dovrà intervenire per ristabilire la legalità. Se lo farà con la forza, come prevede il ministro dell’Interno Gérard Collomb, o con la diplomazia, per esempio concedendo la gestione di un progetto territoriale ai militanti riuniti in una qualche forma di associazione legale, come sperano alcuni politici, è tutto da vedere.
Gli zaadisti, loro, sono pronti. E danno già appuntamento sulla ZAD di Notre Dame des Landes il 10 febbraio per una grande manifestazione che segni l’inizio di una nuova fase di lotta.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 05/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 05/07 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 05/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 04/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pop Music di sabato 05/07/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 05-07-2025

  • PlayStop

    Ius Scholae. L'intervista a Nogaye Ndyaye, giurista e divulgatrice

    Dopo il fallimento del referendum sulla cittadinanza, si è tornati a parlare di Ius Scholae. Ma, alla luce del risultato del voto, c’è davvero ancora spazio per allargare i diritti delle persone straniere o serve attendere tempi meno bui? Lo abbiamo chiesto a Nogaye Ndyaye, giurista e divulgatrice, cittadina italiana, nata da genitori senegalesi, autrice del libro “Fortunatamente nera: il risveglio di una mente colonizzata”.

    Clip - 05-07-2025

  • PlayStop

    Soulshine di sabato 05/07/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 05-07-2025

  • PlayStop

    Suoni d'estate di sabato 05/07/2025

    Suoni d'estate è la trasmissione che ogni sabato vi porta nei principali festival italiani ed europei: le anteprime, le voci e gli inviati per raccontare al meglio la musica dal vivo di questa estate 2024.

    Suoni d’estate - 05-07-2025

  • PlayStop

    Geografie Sommerse - primo episodio

    Un viaggio nelle piantagioni da zucchero della Repubblica Dominicana, dove migliaia di lavoratori haitiani vivono e lavorano in condizioni estreme e invisibili. Con Raul Zecca Castel, antropologo e autore, esploriamo le vite nascoste nei batey, tra sfruttamento e resistenza quotidiana

    Geografie sommerse - 05-07-2025

  • PlayStop

    Rock in Opposition di sabato 05/07/2025

    Rock in Opposition è un programma di Contatto Radio - Popolare Network condotto da Alessandro Volpi e curato da Federico Bogazzi. Racconta i tanti legami che uniscono la musica alla storia politica italiana ed internazionale, partendo dall’idea che proprio il linguaggio musicale è stato centrale nel definire molte delle vicende della discussione, e ancor più della narrazione pubblica degli ultimi cinquant’anni. Quest’estate lo potete ascoltare anche su Radio Popolare in una selezione di dieci puntate. Tutti gli altri episodi li trovate a questa pagina

    Rock in Opposition - 05-07-2025

  • PlayStop

    Geografie sommerse di sabato 05/07/2025

    Geografie sommerse, trasmissione curata da Disma Pestalozza, porta alla luce luoghi dimenticati e realtà marginalizzate, spesso ignorate dal dibattito pubblico. Dalla fascia trasformata di Ragusa alle miniere di diamanti in Sierra Leone, dalle favelas di Recife ai territori d’oltremare francesi passando per le piantagioni di canna da zucchero in Repubblica Dominicana, raccontiamo storie di luoghi celati e lavoro invisibile. Uno sguardo sugli spazi sommersi del nostro presente.

    Geografie sommerse - 05-07-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 05/07/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 05-07-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 05/07/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 05-07-2025

  • PlayStop

    Puntata di sabato 05/07/2025

    Il meglio della festa di Radio Popolare del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 05-07-2025

  • PlayStop

    Letti e lettini di sabato 05/07/2025

    Un'estate speciale richiede uno speciale appuntamento settimanale dedicato ai suggerimenti di lettura: in ogni puntata un personaggio della cultura propone i suoi "must" da leggere in estate e un libraio o una libraia indipendenti propongono alcuni titoli tratti dal loro scaffale.

    Letti e lettini - 05-07-2025

Adesso in diretta