Approfondimenti

La prevalenza del Viperetta e la rinuncia al futuro

Con l’annuncio di candidatura nelle fila centriste della galassia berlusconiana del presidente della Lazio, Claudiofamo ‘sta sceneggiataLotito e del presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, il mitico Viperetta reso celebre dall’imitazione di Maurizio Crozza, la campagna elettorale iniziata da appena una settimana potrebbe chiudersi qui.

Quantomeno dal punto di vista dello spettacolo.

O meglio, c’è da sperarlo che si chiuda qui, dal punto di vista dello spettacolo.

A fronte di un Paese attraversato da pulsioni pericolose, quali la rabbia, il risentimento, la paura, a fronte delle esistenze sempre più precarie, a fenomeni di portata storica come quello dell’immigrazione che necessitano di pensiero e di politiche capaci di guidare il cambiamento, a fronte di una società che invecchia e a una marginalizzazione progressiva rispetto al resto del mondo, la politica dovrebbe essere capace di proporre visioni alte, inclusive, proiettate nel futuro, immaginando l’Italia nel contesto europeo e mondiale quantomeno nel medio periodo, quantomeno nei prossimi dieci, venti, trent’anni.

Invece no.

Invece ha prevalso il brevissimo periodo, fino a questo momento.

Il mettere in tasca qualche soldo alle persone. Sia chiaro, il problema non sono le proposte in quanto tali che in sé potrebbero essere perfino ottime. Il problema è che non si vede il disegno complessivo entro cui si collocano. I protagonisti della campagna elettorale rinunciano a comunicarlo, a proporlo agli italiani. Viene il sospetto che il disegno complessivo non sia contemplato.

La parola di questa campagna elettorale, fino a oggi, è stata “abolizione”. Abolizione di tutto quello che è stato fatto in precedenza.

Ma la parola chiave potrebbe essere anche “rinuncia”.

La rinuncia a spiegare con cosa verrà sostituito quello che si promette di abolire. La convinzione è che ai fini della comunicazione spiegarlo non importi e non sia utile.

Non è nemmeno più la prevalenza dello storytelling.

E’ la prevalenza della promessa immediata. Quella che eccita l’immaginazione per un periodo brevissimo, fino al successivo flame sui social network, o al successivo titolo di telegiornale.

Lo ha capito meglio di tutti, ancora una volta, Berlusconi, il quale infatti ha inventato la promessa che si autodistrugge nel giro di poche ore. Un format che non si era mai visto. Al mattino presto ti prometto che abolirò il jobs act, alla sera ho già cambiato idea.

L’importante è che qualcosa si sedimenti. Un sentimento che vada a solleticare il desiderio di rivalsa degli elettori.

Del progetto chi se ne frega, il progetto non c’è.

Come se nessuno avesse davvero voglia di vincere e di assumersi la responsabilità di cambiare.

Perfino il 2013 sembra un’epoca lontana. L’Italia affrontava una crisi grave, Monti imponeva lacrime e sangue, Bersani voleva smacchiare il giaguaro senza capire che Renzi si preparava a mandarlo in pensione, Grillo voleva aprire il Parlamento come una scatola di tonno.

Oggi Bersani è tra i promotori di una lista di sinistra antagonista del Pd ma che litiga al suo interno per l’appoggio ai candidati del Pd alle elezioni regionali, Renzi da rottamatore è diventato rottamando, il Movimento 5 Stelle si sforza di tranquillizzare tutti. E la stampa internazionale riabilita Berlusconi. 

E’ la rinuncia al futuro

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 17/06 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 17-06-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 17/06 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 17-06-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 17/06/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 17-06-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 17/06/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 17-06-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jack di martedì 17/06/2025

    Jack è il magazine musicale quotidiano di Radio Popolare: Matteo Villaci vi accompagna tra le ultime novità discografiche e le notizie del giorno, con approfondimenti, interviste e speciali. Senza mai dimenticare la passione per la musica dal vivo, con i nostri imperdibili minilive.

    Jack - 17-06-2025

  • PlayStop

    L'intervista all'artista Princess Isatu Hassan Bangura

    Princess Isatu Hassan Bangura, classe 1996, è un’artista interdisciplinare. Nella sua opera, caratterizzata da una grande vitalità, utilizza una varietà di forme e mezzi espressivi per veicolare una vibrante creatività. Bangura attinge a un ricco intreccio di influenze per orchestrare sinfonie di espressioni, spaziando tra arte performativa, musica e cinema. Nonostante l’inglese rimanga la sua lingua principale, la sua tavolozza artistica riflette una miscela linguistica unica di inglese e krio che infonde ai suoi lavori uno speciale sapore culturale. Nelle sue opere, descritte come intense e radicate nel culto ancestrale, Bangura evoca il patrimonio dell’Africa occidentale e della Sierra Leone, fondendolo con le sue esperienze nel mondo occidentale, a creare narrazioni autentiche che risuonano nel profondo. Nota per le sue intense performance rituali, Bangura esplora i temi della spiritualità, dell’identità e del divino, rendendo vivi personaggi immaginari. Narratrice di grande talento, affascina il pubblico con la sua presenza scenica primordiale e radicata, trasferendo in ogni sua creazione un’autenticità cruda, nel tentativo di toccare l’essenza primordiale dell’essere umano. L'intervista di Ira Rubini a Princess Isatu Hassan Bangura (l'intervista è in lingua inglese).

    Clip - 17-06-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 17/06/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 17-06-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 17/06/2025

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali ospite Simone Panigada, presidente di @Tethys Research Institute e coordinatore di @Consorzio Pelagos presentato alla terza conferenza delle Nazioni Unite sull'oceano e inaugurazione di Terrazza del Museo del Cinema di Milano con @Bruno Bozzetto. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 17-06-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 17/06/2025

    Oggi a Cult: Barbara Sorrentini in diretta dal Pesaro Film Festival; la performer e drammaturga Princess Isatu Hassan Bangura alla Biennale Teatro 2025; "Don Chisciotte", la nuova produzione della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli al Piccolo Teatro Grassi; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 17-06-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 17/06/2025

    Dall'ordine al caos. Intervista con Alessandro Colombo, docente di relazioni internazioni alla Statale di Milano. Perchè il sistema internazionale liberale del dopo-guerra fredda è fallito? Perchè in occidente la sovranità della legge è in frantumi e crescono le torsioni autocratiche delle democrazie? Quale impatto avrà l'intelligenza artificiale nella costruzione di un nuovo ordine internazionale? Alessandro Colombo è autore di «Il suicidio della pace. Perchè l’ordine internazionale liberale è fallito (1989-2024)» (Raffaello Cortina Editore). Professor Colombo, quale ordine internazionle può nascere dal contesto attuale, quali tracce si possono intravedere?

    Pubblica - 17-06-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 17/06/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 17-06-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 17/06/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Emanuele Valenti

    A come America - 17-06-2025

  • PlayStop

    THEA RIMINI - PERSONAGGI RESISTENTI

    THEA RIMINI - PERSONAGGI RESISTENTI - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 17-06-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 17/06/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 17-06-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 17/06/2025

    Mentre siamo in onda altri missili iraniani nei cieli di Israele, mentre Tel Avivi dichiara di aver concluso le operazioni aeree sull'Iran: in studio Emanuele Valenti e Giuseppe Acconcia, docente di Geopolitica del Medio Oriente all'Università di Padova, ragionano sulle minacce di Netanyahu alla Guida suprema Khameney e i tentativi diplomatici di spegnere l'incendio che l'attacco israeliano ha fatto scoppiare in tutto il Medio oriente. Manuela Di Nardo, portavoce del Abruzzo Pride ci racconta come quest'anno la scelta per raccontare e manifestare della comunità Lgbtq+ è caduta su Avezzano: "Cammineremo lì dove ci hanno detto di stare zitte, dove ci hanno umiliate, dove ci hanno fatto sentire sbagliate. E non chiederemo permesso". A Venezia si discute, si litiga e ci si mobilita per il matrimonio Bezos-Sanchez che occuperà (a pagamento) pezzi interi della città rendendoli inaccessibili: la forza del denaro o si è superato un limite? Ira Rubini ha girato calli, luoghi della cultura, bar e manifestazioni per proporvi questo reportage.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 17-06-2025

Adesso in diretta