Iniziative

 

 

Cuba e Iran: due viaggi nei poli del cambiamento

Oggi un iraniano su quattro ha meno di quindici anni e le nuove generazioni, secondo la scrittrice Lila Azam Zanganeh, “sono in balia, a volte preda, di un dualismo lancinante: l’attrazione per tutto ciò che è occidentale e il senso profondo della cultura locale e dell’orgoglio nazionale”.

Questo orgoglio spesso spinge gli iraniani a sentirsi superiori agli arabi, agli ebrei, ai pachistani, agli indiani, ai turchi, ai curdi, agli afgani e, nello stesso tempo, a coltivare il culto del khareji, lo straniero.

Con le dovute precauzioni si può affermare che qualcosa di simile si respira anche a Cuba. Pure nell’isola dei barbudos i giovani, che spesso hanno fratelli o amici rifugiati a Miami, coltivano un  senso profondo della cultura locale e dell’orgoglio nazionale.

Il presidente iraniano Rouhani, in merito alle recenti manifestazioni che hanno provocato 23 morti e centinaia di arresti, ha dichiarato che “il problema oggi in Iran non è solo di natura economica. C’è anche la  distanza fra le generazioni… Non possiamo prendere uno stile di vita e dire di seguirlo a due generazioni dopo la nostra: il punto di vista delle giovani generazioni sulla vita, sul mondo, è diverso dal nostro…”.

Dichiarazioni esportabili pari pari a Cuba. Anche qui, della rivoluzione dei loro padri, i ragazzi di vent’anni hanno vissuto alcuni postumi problematici. Il cambiamento che si sta vivendo in Iran e a Cuba è uno degli obbiettivi che metteremo a fuoco durante i viaggi in questi due paesi. Quello che vedremo è figlio di un equilibrio precario, perché in queste settimane si sta scrivendo la Storia. Regna l’incertezza e nessuno può dire cosa vedremo tornandoci fra qualche mese. Per la prossima primavera Radio Popolare ha organizzato due viaggi in Iran e uno a Cuba.

 

 

Dal 2 al 16 marzo, percorrendo  un ramo della Via della Seta, andremo a Mashad e nella regione adiacente al Mar Caspio. Mashad, meta di pellegrinaggio religioso dove viene venerato Alī al-Riḍā, l’ottavo Imam dello sciismo duodecimano, è la città dove sono iniziate le manifestazioni dello scorso dicembre.

 

Mashad

Dalla adiacenze del confine con l’Afganistan passeremo alle verdi coste del Mar Caspio, per inerpicarci poi sino a Masuleh: un villaggio a mille metri di altitudine con un’architettura unica.

Masuleh

Aggrappato al fianco della catena montuosa di Alborz, lungo un dislivello di circa cento metri, presenta una conformazione terrazzata in cui il tetto della casa inferiore costituisce il cortile e il marciapiede di quella superiore. Un eccellente esempio di ecosostenibilità sia per i materiali usati (le case sono in legno e argilla su due piani collegati da scale tortuose) che per i labirintici passaggi che collegano i vari strati cittadini che rendono impossibile l’accesso delle auto.

 

Dal 4 al 15 aprile torneremo in Iran per un viaggio che toccherà Shiraz, la città dei poeti e dei fiori, e lo straordinario sito archeologico di Persepolis, antica capitale dell’impero Achemenide.

L’incredibile piazza Naqsh-e Jahan a Esfahan (“Piazza metà del mondo”) e le tre grandi cupole (di cui una una d’oro) della moschea di Fatima nella città santa di Qom. Una Casa della Forza, dove si pratica lo Zurkhanè, lo sport più ritmico del mondo e il vivace bazar di Kashan, città carovaniera ai margini del deserto Dasht–e-Kavir. E Yazd, ai margini del deserto a oltre 1.200 metri di altezza: una città che ha il colore della sabbia e del fango essiccati al sole. Il suo centro storico  è uno dei più antichi del mondo, un dedalo astratto di edifici in fango, paglia e mattoni. L’incarnazione di un quadro di De Chirico. Sui tetti svetta una foresta di torri del vento, i “badgir”, che catturano l’aria rinfrescando gli interni durante le estati del deserto. Yazd: la capitale della fede zoroastriana, con tempio che ospita un fuoco sacro che arde ininterrottamente da millecinquecento anni.

Yazd

 

Precedentemente, dal 4 al 14 marzo, andremo nell’Oriente cubano. Sono giorni particolari, perché Raul, il fratello di Fidel, chiudendo la continuità dinastica, sta per lasciare la guida del governo dell’isola e il paese si sta preparando a un profondo cambio generazionale al potere dopo 60 anni di rivoluzione. Una camminata di un paio d’ore sulla Sierra Maestra ci porterà alla Comandancia de la Plata, dove si era aperta l’epopea dei barbudos.

Visiteremo Santiago, la capitale dell’Oriente cubano. E’ la città più nera di Cuba, perché qui i discendenti degli schiavi africani sono molto più numerosi che nel resto dell’isola. E ce ne accorgeremo anche ascoltando la musica che dalle case tracima nelle strade della città. Canticchiando “Cuba si, yanquis no” raggiungeremo Guantanamo, per poi inerpicarci sui tornanti  della mitica “Farola“, una carrozzabile regalata da Fidel Castro agli abitanti di Baracoa per l’aiuto ricevuto durante la rivoluzione. La strada porta a Baracoa, uno scampolo di paradiso terrestre che era rimasto isolato dal resto di Cuba fino ai primi anni sessanta, quando appunto fu costruita “la Farola”…

Strada verso la Comandancia

Ulteriori informazioni: Iran primo viaggio e Iran secondo viaggio e Cuba

Prenotazioni viaggi@viaggiemiraggi.org – Tel +39 02 54102460

  • Autore articolo
    Claudio Agostoni
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 09/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 09/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 09/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Ricciardi, il commissario antifascista che si ispira a Camus

    Nato dalla penna di Maurizio De Giovanni e presente in buona parte della sua opera letteraria, il Commissario Ricciardi ritorna nella terza stagione della serie a lui dedicata su Rai1 e sceneggiata dallo stesso autore dei romanzi. Diretto nel 2021 da Alessandro D’Alatri, seguito poi da Gianpaolo Tescari, per la seconda e la terza stagione, Ricciardi indaga nella Napoli degli anni ‘30 in pieno regime fascista, rifiutandone le regole imposte. “Ricciardi non è un protagonista tipico, è un anti-protagonista – spiega Guanciale -. È molto empatico e come il protagonista di La Peste di Camus, si preoccupa di fare bene il suo mestiere a prescindere dalle imposizioni che gli vengono fatte”. Sempre in cerca di giustizia, in una forma di resistenza al potere dittatoriale di Mussolini, molto presente nel contesto dei casi da risolvere. I fantasmi che si aggirano nella mente del Commissario, immaginati nei libri di De Giovanni, nella serie prendono forma durante le indagini. L’intervista di Barbara Sorrentini.

    Clip - 09-11-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 09/11/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 09-11-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 09/11/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 09-11-2025

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 08/11/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 08-11-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 08/11/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 08-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 08/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 08-11-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 08/11/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 08-11-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 08/11/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 08-11-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 08/11/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 08-11-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 08/11/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 08-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 08/11/2025 - ore 17:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-11-2025

Adesso in diretta