È finita con migliaia di persone che hanno levato le mani in alto e spezzato delle strisce di carta, simboliche, su cui erano scritte parole come “violenza“, “omofobia“, “razzismo“. Migliaia di persone – gli organizzatori dicono 200 mila, erano comunque tantissime – hanno sfilato dalla stazione Centrale a porta Venezia per il Gay Pride milanese. Alla fine della marcia, che si è snodata sotto un sole a picco, gli organizzatori hanno rilanciato le future sfide per il movimento LGBTQ: i matrimoni egualitari, le adozioni, una legge contro l’omofobia e la trans fobia. Dal podio, per il comune di Milano che ha dato il patrocinio, ha parlato l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, che ha annunciato che due beni confiscati alla mafia andranno a ospitare giovani omosessuali rifiutati dalle famiglie. E dal podio ha parlato il sindaco Giuseppe Sala, che ha assicurato l’appoggio del Comune alla lotta per i diritti e che ha anche, velatamente, alluso all’indagine giudiziaria che lo interessa. “Oggi avevo bisogno del vostro calore – ha detto Sala – sono felice di essere il vostro sindaco”. È stato, per concludere, un Pride pieno di ragazzi, anche giovanissimi. Un Pride che si lega simbolicamente alla manifestazione per i migranti dello scorso 20 maggio – e infatti in molti dal podio hanno richiamato la legge sullo ius soli. Un Pride che ha confinato le rivendicazioni politiche alla fine, ai discorsi dal podio, e che per il resto è stato pura festa, divertimento, rivendicazione orgogliosa di presenza. In questo, quindi, il Pride di una comunità omosessuale, quella italiana, che dopo l’approvazione delle unioni civili è più vicina all’Europa e può, con più tranquillità e “normalità”, preparare le sfide future.
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Rassegna stampa internazionale di mercoledì 05/11/2025
Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti.
Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.
Esteri – La rassegna stampa internazionale - 05-11-2025
Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone.
Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.
PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 04-11-2025
Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll.
L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).
Soulshine - 04-11-2025
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