Approfondimenti

La Cina accetta verifiche in vista di Parigi 2015

Un passo avanti, forse un balzo.

In vista del cruciale appuntamento della Conferenza sul clima di Parigi, la Cina ha mandato un segnale molto positivo. Per la prima volta Pechino ha accettato di sottoporsi a controlli e verifiche vincolanti.

In questi giorni il presidente francese François Hollande si trova in Cina. E in cima all’agenda diplomatica c’è proprio l’appuntamento di metà dicembre a Parigi – la Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici – che getterà le basi per il dopo-Kioto e che dovrà affrontare l’emergenza del surriscaldamento del Pianeta. Il presidente francese ci punta molto: essere il padrone di casa di un accordo globale sarebbe un palcoscenico politico formidabile. Ma questa è un’altra storia. Ciò che conta è che si riesca a trovare un’intesa per affrontare una situazione che – ormai gli scienziati sono concordi – rischia di essere l’ultima spiaggia. Non c’è più tempo, bisogna agire per limitare – se non fermare – il cambiamento climatico in atto.

Questo il contesto. Ma c’è un tema fondamentale: l’atteggiamento dei due grandi player, Stati Uniti e Cina, che sono anche i due grandi inquinatori. Ma che sono da sempre restii a sottoporsi alle verifiche della comunità internazionale. Washington, con Barack Obama, sembra aver imboccato una strada decisamente diversa dal passato. L’ambiente è una priorità, e chiudere la propria esperienza alla Casa Bianca come grande sponsor di un’intesa globale sul climate change sarebbe per Obama una indiscutibile vittoria. In un’intervista a Rolling Stone il capo della Casa Bianca ha confessato: “Voglio che quando le mie figlie andranno a fare snorkeling alle Hawaii, possano vedere i pesci e le barriere coralline che vedevo io quando avevo cinque anni”.

Se gli Usa di Obama sono orientati alla conclusione positiva della Conferenza di Parigi, resta da capire l’atteggiamento cinese. Per questo l’intesa annunciata al fianco di Hollande è importante. La parola chiave è: “legalmente vincolante”. Questo è il passo avanti che il presidente francese non esita a definire “storico”. Per la prima volta Pechino accetta questo principio: che gli accordi di Parigi saranno soggetti a verifiche e controlli. E di conseguenza la Cina è disponibile a sottoporsi a una limitazione di sovranità nell’ambito della implementazione dell’accordo.

“Una novità importante”, concorda Maria Grazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf, una veterana della trattative internazionali sull’ambiente.

 Maria Grazia Midulla: una valutazione

Quello delle verifiche, del resto, è un tema che si ripropone a ogni conferenza internazionale. E non sempre fornisce esempi gratificanti della reale buona volontà di collaborazione dei paesi firmatari di un accordo. “Come quando la Nuova Zelanda portò diapositive che sembravano più una promozione turistica che il tema di un panel scientifico”, racconta Midulla.

Maria Grazia Midulla: le necessarie verifiche

Bisogna fare un esercizio di realpolitik, a questo punto. E chiedersi: come rendere conveniente per un governo attivarsi nella direzione di uno sviluppo più sostenibile? Quella della green economy è la vera scommessa per il futuro. Investire nell’ambiente e nelle energie rinnovabili deve essere reso conveniente. E questa convenienza sarà il frutto di un mix: evoluzione scientifica e scelte politiche. La Cina se n’è accorta. E questo è un altro buon segnale in vista non solo di Parigi 2015, ma soprattutto di un futuro più sostenibile. “Cina e India, che hanno bisogno di energia – spiega ancora Maria Grazia Midulla – si stanno anche accorgendo delle nuove, grandi opportunità”.

Maria Grazia Miduella: Cina e India

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 02/07 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 02/07 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 02/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 02/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 02-07-2025

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 2/7/25 - Ricky Gianco

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. Oggi è di scena Ricky Gianco: cantante, chitarrista e compositore, ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 col primo nucleo dei Dik Dik, collaborando poi coi Ribelli e coi Quelli (in seguito diventati PFM), nonché con artisti come Tenco e Jannacci. Negli anni ’70, Ricky porta avanti alcuni progetti musicali (e in seguito teatrali) con il cantautore Gianfranco Manfredi, e parallelamente fonda come discografico la Intingo e La Ultima Spiaggia. Complessivamente ha inciso oltre 20 album come solista. Sul palco si è esibito assieme al musicista Stefano Covri.

    A tempo di parola - 02-07-2025

  • PlayStop

    La politica delle donne, obiettivi raggiunti e sfide ancora aperte - 02/07/2025

    Con Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, Marilena Grassadonia, responsabile diritti Sinistra Italiana, Valentina Barzotti, deputata del Movimento 5 Stelle. Conduce Barbara Sorrentini con Luigi Ambrosio.

    All you need is pop 2025 - 02-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di mercoledì 02/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 02-07-2025

  • PlayStop

    Music Revolution di martedì 01/07/2025

    Puntata nr 1 - 01 - Shawn Phillips: L Ballade 02 - Nick Drake: River Man 03 - Ray Lamontagne: Be Here Now 04 - Paul McCartney: The Back Seat of My Car 05 - Beach Boys: Surf’s Up 06 - Keith Moon: Don’t Worry Baby 07 - David McWilliams: The Days of Pearly Spencer 08 - Anna B Savage: Lighthouse 09 - Soulsavers: Through My Sails 10 - Souad Massi: Mirage 11 - Bill Frisell: Shutter, Dream 12 - Erich Leisdorf: Coro a Bocca Chiusa 13 - Robert Downey Jr: Smile 14 - Franco Battiato: Se Mai 15 - Tommy Peltier ft Judee Sill: Pocket-Socket 16 - Gentle Giant: Pantagruel’s Nativity 17 - Rufus Wainwright: Waiting for a Dream 18 - Verve: Lucky Man

    Music Revolution - 01-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 01/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di martedì 01/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 01-07-2025

Adesso in diretta