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“Milano ormai è come un partito”

milano centro

Secondo il Presidente della Triennale Stefano Boeri, Milano ormai condivide più valori, opportunità e problemi con altre metropoli internazionali e ha lo stesso ruolo che hanno ricoperto partiti politici: “Bisogna continuare a essere all’altezza delle grandi metropoli del Mondo, non essere arroganti, intervenire sulle distanze tra centro e periferia e occuparsi della solitudine delle persone“.

L’intervista di Claudio Jampaglia a Giorni Migliori.

Da un lato Milano ha raggiungo oggi uno status che la accomuna a molte altre città internazionali, che in qualche modo tra di loro condividono più valori, più aspettative e anche più problemi di quanto ciascuna di essa non condivida con il Paese di cui fa parte. È un approdo importante per Milano, che deve fare di tutto per restare dentro questa rete di città globali. Questo determina degli effetti che conosciamo bene, pensando a cosa è successo a Londra rispetto alla Brexit o anche a New York rispetto alla grande ondata conservatrice di Trump.
E sono città che hanno spesso una capacità di essere città-Mondo che assorbono la ricchezza dell’integrazione, ma che magari sono collocate in Paesi che in questo momento hanno segni opposti.
La seconda questione è che Milano deve rendersi conto che questo approdo deve essere condiviso da tutta la città. Abbiamo ancora delle zone di sofferenza, disagio e degrado preoccupanti. Le periferie sono a pochi passi dal centro storico e ci sono fattori a doppia velocità interni alla città che sicuramente vanno risolti evitando l’arroganza. Oggi Milano è come se fosse un grande partito nazionale: girando l’Italia e girando il Mondo mi rendo conto di un’attenzione su Milano che negli ultimi 50 anni non c’è mai stata e questa cosa fa di Milano davvero una forza, che ha anche una valenza politica transazionale: Milano è Milano e a volte cercare di essere più forti delle colonizzazioni ideologiche mi sembra un’idea molto intelligente.

Ci sono dei temi che potrebbero essere fondamentali. Io ne vedo uno: la solitudine in una vita troppo spesso completamente connessa, ma anche la solitudine di molti single. Oggi la vita di molti single che a Milano vivono da soli, non soltanto anziani, è davvero un fenomeno che non si può non guardare con attenzione.
Dentro a quel fenomeno ci sono molti aspetti positivi di dinamicità e immobilità, ma ci sono anche molte questioni che non possiamo evitare e dovremmo avere il coraggio di guardare in faccia con serietà questi fenomeni, per parlare alle persone che sono sole, perchè le persone sono spesso sole anche se ci sono migliaia di strumenti di connessione che ci accompagnano e non ci abbandonano mai.

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    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

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