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25 aprile, le iniziative e i progammi di Radiopop

Anche quest’anno il 25 aprile Radio Popolare seguirà le tante iniziative in programma per celebrare l’anniversario della Liberazione. Il corteo nazionale di MIlano, innanzitutto, ma anche due manifestazioni minori di cui abbiamo scelto di essere media partner: si tratta di “Porta un fiore al Partigiano” e “Partigiani in ogni quartiere“.

La prima, che si svolge al Cimitero Maggiore di Milano, era nata tre anni fa come risposta alla provocazione dei gruppi neofascisti, in primis Lealtà Azione, che propio il 25 aprile portavano centinaia di teste rasatea  rendere omaggio ai morti della Repubblica Sociale Italiana sepolti al campo X dello stesso cimitero. Un campo dove si trovano le tombe non solo dei “ragazzi di Salò” ma anche ad esempio dei peggiori torturatori della Banda Koch o del segretario del PNF Alessandro Pavolini. Abbiamo assistito a parate in cui veniva fatto il saluto romano, vietato dalla legge, e venivano issate bandiere con l’aquila di Salò, alla presenza non solo di molti ragazzi ma anche di vecchie conoscenze del neofascismo anni ’70 e ’80, personaggi coinvolti anche nelle inchieste sulle stragi nere di quegli anni.

Fu l’Anpi di zona 8, tre anni fa, a prendere l’inziativa, non solo chiedendo alle autorità competenti di vietare la parata ma soprattutto proponendo agli antifascisti milanesi di rispondere alla provocazione portando un fiore al campo della Gloria, nell stesso cimitero, dove riposano i Partigiani. L’appuntamento si rinnova anche quest’anno, pur nell’incertezza su cosa faranno i gruppi neofascisti (l’anno scorso la prefetta di Milano Luciana Lamorgese aveva effetttivamente vitetato la parata prevista il 25 aprile, e ciononostante Lealtà Azione si era presentata poch giorni dopo, una volta che si erano spenti i riflettori).

Dalle 10 dunque ci si trova davanti all’ingresso principale del Cimitero Maggiore (Musocco), con un fiore a propria scelta, per raggiungere il campo della Gloria e rendere omaggio ai Partigiani con canti e interventi vari.

La seconda iniziativa che vede la partnership di Radio Popolare è ormai una tradizione di vecchia data del 25 aprile milanese: Partigiani in ogni quartiere. Anche quest’anno si svolgerà nella fortunata location dell’Arco della Pace, che può accogliere un alto numero di persone. Sul palco si alterneranno musicisti come i Vallanzaska o er Piotta, attori come Renato Sarti o Lucia Vasini, personaggi di spettacolo come Flavio Oreglio o Leonardo Manera. Ci saranno gli interventi politici di Non una di meno, Mediterraneo antirazzista, Anpi Barona, Zona 8 soldale e molti altri. E non mancherà la testimonianza di un partigiano. Il tutto a partire dalle 18.30 circa.

Nel pomeriggio il corteo nazionale, con la consueta partenza alle 14 da porta Venezia, seguirà un percorso parzialmente diverso da quello usuale: corso Venezia, corso Matteotti, piazza Scala, via Santa Margherita, via Mengoni, piazza Duomo. Dalle 15.30 i comizi conclusivi, sul palco il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, la segretaria della Cgil Susanna Camusso, don Luigi Ciotti presidente di Libera, Carla Nespolo presidente nazionale Anpi. La neosenatrice Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, manderà un videomessaggio che sarà trasmesso su un megaschermo.

La giornata sarà intensa anche sulle frequenze di Radio Popolare, con una prima trasmissione mattutina che vi racconterà “Porta un fiore al Partigiano” ed altre iniziative (tra le 10.40 e le 11.30), la diretta della manifestazione nazionale dalle 14.30 alle 16.30 e la serata dall’Arco della Pace con la musica e gli interventi dal palco di “Partigiani in ogni quartiere” (20.30-22.30).

Siete tutti invitati a cercare il banchetto degli abbonamenti di Radio Popolare sia in piazza Duomo che all’Arco della Pace, perchè il 25 aprile è anche la data in cui ci siamo dati l’obiettivo di arrivare a 2000 nuovi sostenitori: è la seconda tappa della nostra Impresa Eccezionale, abbiamo bisogno di voi!

 

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    Redazione
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    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Iniziamo parlando del festival Coachella 2026 di cui è appena stata annunciata la lineup e ricordando Victor Jara, cantautore cileno simbolo della canzone sociale e di protesta che scomparse oggi 52 anni fa durante la dittatura Pinochet. Proseguiamo con il mini live in studio delle Guthrie Family Singers, trio di discendenti di terza e quarta generazione dell'icona folk americana Woody Guthrie. Nell'ultima parte accenniamo al concerto di raccolta fondi per la Palestina del 18 settembre, organizzato a Firenze da Piero Pelù, e ricordiamo la stella del cinema Robert Redford appena scomparsa.

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