Approfondimenti

Cina, se i lavoratori invecchiano

L’età media dei lavoratori cinesi supera i 37,57 anni, il che indica che gli occupati, nel Paese, non sono più in maggioranza giovani, cioè quell’esercito industriale di riserva che si rialimenta in continuazione e che ha reso così possibile il boom cinese degli ultimi trent’anni. Lo dice un rapporto dell’università Sun Yat-sen di Guangzhou, che è una delle più prestigiose della Cina. La ricerca ha raccolto informazioni sui lavoratori di tutti settori di età compresa tra i 15 e i 64 anni in 29 province e municipalità dell’ex Celeste Impero.

I cinesi che lavorano si suddividono ormai quasi equamente nelle tre fasce d’età tra i 15 e i 29, tra i 30 e i 44 e tra i 45 e i 64, il che colloca l’età media circa a metà, a un po’ più di 37 anni, appunto. A un’età maggiore della forza lavoro, l’indagine fa inoltre corrispondere salari migliori. Lo stipendio medio annuo nel 2014 è stato di 30.197 yuan (4.714 dollari Usa), con un tasso di crescita media annua del 9 per cento, maggiore quindi di quello dell’economia, che è intorno al 7 per cento. I salari crescono più del Prodotto Interno Lordo.

Restano diseguaglianze nei redditi tra uomini e donne, mentre l’orario di lavoro medio sarebbe sceso a 45 ore settimanali nel 2014, dalle 50 del 2012.

Sono i lavoratori autonomi quelli che lavorano di più, mentre le imprese in joint venture con l’estero, quelle statali e le agenzie di governo sarebbero quelle dove la forza lavoro fa più ore di straordinari.

Ne esce tutto sommato l’immagine di una Cina che non è ancora una “società del benessere moderato”, una “Xiaokang Shehui” come vorrebbe la leadership; ma che tuttavia sembra avviata sulla buona strada, con operai che entrano lentamente nel ceto medio, orari di lavoro più umani, riduzione dello sfruttamento giovanile.

Da qualche anno esiste una narrativa che parla di salari in crescita e maggiori diritti per i lavoratori. A questo contribuirebbero sia le questioni demografiche di cui sopra – cui va aggiunta la principale, cioè il calo demografico – sia una maggiore combattività dei lavoratori migranti di seconda generazione, rispetto a quelli di prima.

Non è però di questo avviso una ricerca di Chin Kwang Lee, professore di sociologia di origine cinese dell’UCLA di Los Angeles secondo cui anche i cinesi stanno vivendo un fenomeno di precarizzazione che in questo caso è “autoritaria”, cioè priva dei diritti fondamentali del lavoro. A seguito di una ricerca sul campo, Lee espone un dato: i lavoratori migranti cinesi di vecchia generazione conservano una stessa occupazione per una media di oltre quattro anni, quelli nati negli anni Ottanta per meno di tre anni e quelli nati negli anni Novanta per meno di un anno.

Ci sarebbe ormai un 38 per cento di giovani in attesa di occupazione e ormai gli stagisti sono in alcune imprese addirittura il 50 per cento della forza lavoro, con tempi di permanenza nella medesima occupazione di pochi mesi.

Non si sa mai bene a cosa credere, quando si fanno ricerche e si snocciolano numeri in Cina, ma l’impressione è che se parte del Paese entra gradualmente nel ceto medio, c’è anche in corso un fenomeno di precarizzazione del tutto simile a quanto avviene da noi. Insomma, la globalizzazione riduce le differenza, ma non necessariamente in direzione del “benessere moderato”.

A confermare inoltre il carattere “autoritario” della precarizzazione in atto, giunge l’arresto di diciannove leader operai a Guangzhou (3 dicembre), dopo un’ondata di scioperi che secondo la “Strike map” dell’Ong China Labour Bulletin avrebbe raggiunto la cifra record di 301 a novembre, concentrati soprattutto nella cintura manifatturiera del delta del Fiume delle Perle, già fabbrica della Cina e ora distretto investito dalla ristrutturazione dell’economia cinese.

  • Autore articolo
    Gabriele Battaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR mercoledì 24/04 15:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 24-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/04/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jack di mercoledì 24/04/2024

    Ospite della puntata Toco che ci racconta Riviera con una bella intervista e tre brani live

    Jack - 24-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 24/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato Daniela Campobello, docente di Zoolohia all' @Università di Palermo per parlare del Cuculo e delle sue stranezze, ma anche di @Rosario Balestrieri, del Gr Animali di Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Daniela voleva essere Cuculo

    Considera l’armadillo - 24-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 24/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 24-04-2024

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 24/04/2024

    Oggi a Cult: una nuova sezione ANPI al Piccolo Teatro; a Brescia una mostra su Gabriele Micalizzi al Photo Festival di Brascia; il Teatro delle Ariette sul festival "Feste d'altri tempi" dal 25 aprile al 1° maggio in Valsamoggia; Mauro Gervasini sul Trento Film Festival 2024...

    Cult - 24-04-2024

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 24/04/2024

    Mimmo Franzinelli è uno storico, studioso del fascismo e dell’Italia repubblicana. E’ autore – tra gli altri - di una storia della resistenza e di una storia della repubblica sociale italiana. Il suo ultimo libro si intitola «Matteotti e Mussolini. Vite parallele. Dal socialismo al delitto politico» (Mondadori 2024)). Nel corso della puntata di oggi abbiamo cercato di parlare con Franzinelli di Matteotti e della pista politica che porta al mandante del suo assassinio il 10 giugno 1924, Benito Mussolini. Quali rapporti ci furono tra Matteotti e gli altri protagonisti dell’antifascismo delle origini (Gramsci, Gobetti, Carlo e Nello Rosselli)? Passando all’oggi, Franzinelli risponde sull’antifascimo ai tempi del governo Meloni: che cos’è l’antifascismo oggi? Qual è il rapporto tra antifascismo e democrazia? In conclusione, un avviso alle ascoltatrici/tori: la puntata di oggi di Pubblica è ascoltabile con qualche difficoltà per le ripetute interruzioni del collegamento con Mimmo Franzinelli. Vi chiedo scusa in anticipo.

    Pubblica - 24-04-2024

  • PlayStop

    Un 25 aprile Popolare - E15

    Milano capitale della Resistenza ospiterà un museo nazionale della Resistenza per capire cosa sarà e soprattutto come vuole raccontare il movimento di Liberazione, la lotta, la storia c'è un sito già al lavoro, ricco di proposte: www.museodellaresistenza.it. Barbara Sorrentini racconta lo straordinario rapporto tra la Liberazione e il cinema italiano in questi quasi 80 anni di racconto.

    Clip - 24-04-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di mercoledì 24/04/2024

    "Come le rane nell'acqua calda". A quante cose ci stiamo abituando, nella vita collettiva e personale, senza quasi rendercene conto. A cura di Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 24-04-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di mercoledì 24/04/2024

    I conti del governo, gli effetti del patto di stabilità e perché gli europarlamentari non vogliono votarlo, spiegati dal nostro Massimo Alberti e commentati da Andrea Roventini, direttore dell'Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Per il "25 aprile popolare" Barbara Sorrentini racconta la relazione tra Liberazione e cinema italiano, mentre la direttrice Lorenza Ghidini presenta il nostro palinsesto e appuntamenti a partire dal 25 aprile raccontato ai bambini, a cura d Sara Milanese, in onda dalle 10 del mattino. Domenico ci illustra il programma di Partigiani in ogni quartiere (in diretta sulle nostre onde). Infine dall'Ucraina, Davide Maria De Luca, racconta l'avanzata russa in Donbass e come l'Ucraina cerca nuove reclute (ne aveva scritto su Domani).

    Giorni Migliori – Intro - 24-04-2024

  • PlayStop

    ORSOLA SEVERINI - LA QUARTA COMPAGNA

    ORSOLA SEVERINI - LA QUARTA COMPAGNA - presentato da Anna Bredice

    Note dell’autore - 24-04-2024

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 24/04/2024

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 24-04-2024

Adesso in diretta