Approfondimenti

Thailandia: chi attacca i turisti?

Le autorità di Bangkok non vogliono parlare di terrorismo, ma è evidente che dietro la raffica di attentati che ha colpito il sud della Thailandia  c’è un guppo organizzato.

Sono undici gli ordigni esplosi in cinque diverse province. Il bilancio parla di quattro morti e di 22 feriti, tra cui due italiani: un ragazzo di 21 anni, Lorenzo Minuti, e un uomo di 51 anni, Andrea Tazzioli.

Il primo è stato curato in pronto soccorso per ferite minori ed è stato dimesso poche ore dopo.  Il secondo è stato operato d’urgenza dopo essere stato colpito da una scheggia; le sue condizioni non desterebbero preoccupazione.

Nessuna rivendicazione

Non ci sono rivendicazioni degli attentati. La Thailandia vive un delicato momento politico.  Domenica scorsa si è svolto il referendum col quale è stata approvata una controversa Costituzione voluta dalla giunta militare.

In una dichiarazione subito dopo gli attentati, il capo della giunta Prayuth Chan-ocha ha indirettamente puntato il dito contro la dissidenza legata all’ex premier Thaksin Shinawatra, che vive ora in esilio tra Londra e Dubai.

Ma quella di Prayuth Chan-ocha non sembra essere altro che una strumentalizzazione politica.

C’è ancora molta confusione. E le dichiarazioni dei militari non aiutano certo a fare chiarezza. La vicenda sembra seguire le orme del’attentato al tempio di Erawan a Bangkok di un anno fa che fece 20 morti e i cui contorni non sono mai stati chiariti bene in un balletto di accuse e ritrattazioni, arresti di persone con passaporti stranieri (cinesi, turchi e pakistani) e diverse versioni fornite dalle autorità thailandesi sulle responsabilità.

Fatti che fanno venire in mente lo scenario classico da strategia della tensiione.

La pista separatista

L’altra pista seguita è che gli attentati di ieri siano opera dei gruppi separatisti del sud della Thailandia. Se così fosse ci troveremmo di fronte a una novità nel conflitto a bassa intensità che va avanti da decenni e che ha avuto un’impennata di violenza a partire dal 2004.

Per la prima volta, infatti, questi gruppi avrebbero deciso di colpire in zone ad alta densità turistica, e in particolare la città di  Hua Hin, meta frequentata in particolare dai cittadini britannici che si recano in quel paese per le vacanze.

Da un punto di vista dei separatisti, il fatto avrebbe anche la ua logica: l’industria del turismo è il polmone che produce ossigeno per un’economia già colpita dalla crisi negli ultimi anni.

La scelta di colpire Hua Hin, secondo il corrispondente della Bbc da Bangkok avrebbe anche un altro significato. Questa città sarebbe la meta preferita dell’anziano monarca, Bhumibol Adulyadej, 88 anni, da tempo malato. Insomma, un luogo doppiamente simbolico per i separatisti: il turismo e la monarchia. In più, in questi giorni i thailandesi si stavano preparando ai festeggiamenti per il compleanno della regina che cade nel  prossimo week end.

Nel sud del paese da decenni esiste un movimento separatista armato. Si concentra nelle provincie di Pattani, Narathiwat, Yala, Songkhla e Satun, dove vivono quasi 2 milioni di persone, che compone la minoranza etnica musulmana dei Malay.

Sono una ventina di gruppi armati ribelli, il principale dei quali è  il «Patani Malay National Revolutionary Front» (Brn), fondato nel 1960 e ora diviso in tre diverse fazioni, Alcune di questi gruppi chiedono l’autonomia da Bangkok mentre altri vorrebbero l’annessione alla Malesia.

Queta guerra a bassa intensità ha provocato centinania di morti da quando è iniziata. Ma è stato una decina di anni fa che il conflitto è esploso, con il massacro di Tak Bai, un piccolo villaggio della provincia di Narathiwat. La polizia thailandese iniziò a sparare per disperdere una manifestazione: sei manifestanti vennero uccisi sul posto. E poi la strage continuò: una settantina di persone arrestate morirono soffocate sui mezzi che li trasportavano verso il campo militare di Pattani.

Chi è il colpevole?

In mancanza di una rivendicazione, difficile per ora indicare chi siano i responsabili dell’attacco. I militari della giunta non vogliono parlare di terrorismo perché questo significherebbe che non riescono a controllare la sicurezza dell’intero paese. Un’ammissione che danneggerebbe l’industria del turismo.

E’anche vero che in un momento politico così delicato ( il referendum dei giorni scorsi ha dato il via libera a una costituzione che, dicono i gruppi per i diritti civili, permetterà ai generli di mantenere il controllo sul governo civile) questa serie di attacchi potrebbe legittimare la presenza della giunta militare alla guida del paese.

 

 

 

 

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR martedì 07/05 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 07-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 07/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 07-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 07/05/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-05-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 07/05/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 07-05-2024

  • PlayStop

    L'altro martedì di martedì 07/05/2024

    Dal 19 settembre dalle ore 22.00 alle 22.30 alla sua quarantatreesima edizione L’Altro Martedì, la trasmissione LGBT+ di Radio Popolare torna in onda con le voci dei protagonisti della movimento omotransgender. Conduzione e regia di Eleonora Dall’Ovo Musiche scelte da Lucy Van Pelt Si partirà con la rassegna stampa nostrana ed estera, per poi intervistare i\le protagonisti\e del movimento lgbt+ e concludere con gli eventi culturali che ruotano intorno alla realtà arcobaleno da non perdere.

    L’Altro Martedì - 07-05-2024

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 07/05/2024

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 07-05-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di martedì 07/05/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 07-05-2024

  • PlayStop

    Esteri di martedì 07/05/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 07-05-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di martedì 07/05/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 07-05-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 07/05/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 07-05-2024

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 07/05/2024 delle 15:38

    a cura di Lamelchi

    Conduzione musicale - 07-05-2024

  • PlayStop

    30 domande sull’auto elettrica

    Il quarto episodio del podcast “A qualcuno piace verde” dell’Alleanza Clima Lavoro, curato da Massimo Alberti, è intitolato “30 domande sull’auto elettrica”. A partire dall’omonimo, recente dossier dell’Alleanza Clima Lavoro, come in un moderno quiz “Rischiatutto” abbiamo rivolto ai passanti – tra il serio e il faceto – alcune delle domande contenute nel dossier, con l’obiettivo di testare il livello di conoscenza diffusa sulla nuova mobilità e grazie al supporto di Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, nei panni di inflessibile giudice. Con questo episodio scopriremo quindi se e come avranno risposto gli intervistati: ad esempio i giovani, ovvero i principali protagonisti della nuova mobilità a emissioni zero, sono più o meno preparati sull’argomento rispetto ai più anziani?

    A qualcuno piace verde - 07-05-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 07/05/2024

    In studio con noi Chiara Castello, Cesare Malfatti e Stefano Ghittoni per una lunga intervista su Songs to Make Love to, l'ultimo disco firmato The Dining Rooms.

    Jack - 07-05-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 07/05/2024

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 14.00 alle 14.30. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 07-05-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 07/05/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 07-05-2024

  • PlayStop

    Cult di martedì 07/05/2024

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 12.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 07-05-2024

Adesso in diretta