Approfondimenti

Perché non esiste un piano antisismico nazionale

Vincenzo Petrini, ordinario di scienza delle costruzioni al Politecnico di Milano e autore della prima mappatura sismica italiana, è una delle voci più autorevoli nel suo campo. Gli abbiamo chiesto di spiegarci perché non esiste un piano edilizio antisismico nazionale?

“Esistono norme e criteri, ma non un piano. Per quanto riguarda il pubblico, la questione è la priorità di spesa decisa. Non è mai questa. Per quanto riguarda il privato, invece, il tema è che la gente preferisce spendere soldi per abbellire le proprie case, ma non non per renderle più sicure.  Perché è così ? Perché a parte le zone in cui si è avuto di recente un terremoto, tutti si dimenticano di essere in una zona a rischio sismico”.

Quindi noi non siamo come la California e il Giappone perché non abbiamo norme che impongano una certa sicurezza ?

“Le norme le abbiamo. La California parte ex novo. La maggior parte delle abitazioni sono recenti. E per il Giappone è la stessa cosa. Noi abbiamo migliaia e migliaia di case che invece hanno decine se non centinaia di anni e che non sono mai state messe in regola”.

Ma questi interventi potrebbero essere fatti da un punto di vista tecnico ?

“Certo. Si potrebbero fare sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico. E sarebbero interventi che impedirebbero il crollo dell’abitazione, magari non eviterebbero danni no, ma crolli sicuramente si”.

Le norme esistono, ma solo per i nuovi edifici ?

“Le norme esistono per i nuovi edifici e per tutti quelli che vengono ristrutturati. Ma se lei ha una casa sull’Appennino, vecchia di 200 anni, e non vuole metterla in sicurezza, non è obbligato a farlo”.

Perché non c’è l’obbligo ?

“Chi può sopportare i costi di tale intervento ?”

Cioè ?

“Chi sopporta i costi di un intervento simile? Se uno vuole farlo lo fa, ma nessuno può obbligare qualcuno a farlo. Le sembrerà strano, ma è così: esiste l’obbligo di mettere a norma un impianto elettrico, ma non esiste l’obbligo di mettere in stato di sicurezza antisismica una vecchia abitazione”.

Perché non esiste questo obbligo ?

“Perché queste norme hanno un costo economico e nessuno vuole imporre questo costo a chiunque. Mettiamoci nei panni di qualcuno che non ha i mezzi economici per mettere in sicurezza un’abitazione. Come fai a dirgli: paga per ristrutturare? Non puoi”.

Dovrebbe intervenire il pubblico con aiuti e incentivi…

“Sì, potrebbe. Una politica pluriennale che potrebbe essere messa in cantiere oggi e che porterà a dei risultati solo nei prossimi anni. Perchè il problema non lo risolvi oggi”.

Ma quanto costerebbe allo Stato mettere in sicurezza i “suoi” edifici, come per esempio le scuole…?

“Qui adesso si parla di pubblico. E il discorso è diverso rispetto al privato. I soldi per migliorare le condizioni di sicurezza nelle zone sismiche ci sarebbero. Basterebbe decidere di spostarli da altre voci di spesa a questa. Se poi le spese fossero coordinate, lo Stato spenderebbe meno di quanto dovrebbe”.

Quindi, non c’è la prevenzione antisismica nell’edilizia pubblica perché i soldi vengono impiegati per altri capitoli di spesa…

“Per questa ragione e perchè le spese non vengono coordinate. E’ anche colpa delle norme, che sono settoriali. Insomma, c’è molta confusione burocratica e non una visione d’insieme”.

Mentre invece, lei diceva, sui privati con vecchie case non puoi imporre di fare delle ristrutturazioni. Quindi in quel caso non si può fare proprio nulla ?

“Beh…i terremoti non ci sono tutti i giorni, per fortuna. In genere, passano un paio di generazioni tra l’uno e l’altro. Nel frattempo, la gente si dimentica dell’emergenza”.

Nel caso specifico di questo terremoto si è detto che a Norcia sono stati spesi gli stanziamenti fatti per mettere in stato di sicurezza le abitazioni mentre ad Amatrice questo non è avvenuto…

“Certo:  a Norcia c’è stato un terremoto qualche anno fa e lo Stato ha dato i soldi per ricostruire. Il problema è proprio questo. I soldi si danno sempre dopo, mai prima”.

Quindi il contributo dovrebbe essere dato prima…

“Assolutamente. Darlo dopo è più facile. C’è l’impatto emotivo della tragedia, nessuno protesta se ci sono finanziamenti speciali, o un apposito contributo fiscale. Farlo prima è molto, molto più difficile. In questo caso devi avere la capacità di gestire le risorse in modo mirato. Metterle dove c’è bisogno, dove i grandi rischi sono maggiori”.

Ma perchè questa politica di prevenzione non viene fatta ?

“Perché ci sono altre priorità di spesa e perché manca la giusta sensibilità. E poi c’è un altro motivo. Non è obbligatorio fare interventi preventivi che debbano rispettare gli standard imposti dalle norme per la sicurezza valide per i nuovi edifici. Basta fare quelli necessari per evitare crolli. Questo non è ancora stato compreso. Così le persone non fanno gli interventi basilari perché ritengono che i costi siano molto maggiori di quanto in effetti possano essere.  E lo Stato non concede gli incentivi fiscali o economici sufficienti a salvarsi la vita”.

Ma in questi anni è stato fatto qualche cosa ?

“Sì, dalla fine fegli anni’ 70 qualche cosa è stato fatto. Di questo passo ci vorranno però altri 20 anni prima di arrivare a una situazione in cui non un sesto grado non produrrà tante vittime. Dovremmo accelerare il processo”.

Dopo Amatrice ci sarà questa accelerazione ?

“Guardi io avevo un amico che aveva responsabilità politiche e che purtroppo mi diceva: ‘I terremoti arrivano con una minore frequenza rispetto alle elezioni'”.

Capisco…

 

 

 

 

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 19/09 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 19/09 09:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/09/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 19/09/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 19-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 19/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 19-09-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 19/09/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 19-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 19/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 19-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 19/09/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 19-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di venerdì 19/09/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 19-09-2025

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 19/09/2025

    A cura di Marco Piccardi - Playlist: 1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2) The Turtles, Happy Together 3) Zappa/Mothers, Tears Began to Fall 4) Afro Celt Sound System, Realese 5) Elvis Costello/Mingus Big Band, Invisible Lady 6) Franco Piersanti, Il Commissario Montalbano (titoli di testa) 7) Pink Floyd, The Narrow Way (Part One) 8) Fred Frith, Norrgarden Nyvla 9) Bozzio/Levin/Stevens, Black Light Syndrome 10) Anthony Braxton/Creative Orchestra, Take 3 11) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla)

    Di palo in frasca - 18-09-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 18/09/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 18-09-2025

Adesso in diretta