Approfondimenti

Il confronto all’americana

Ascolta l’audio integrale del dibattito al Teatro Dal Verme

PRIMARIE – TEATRO DAL VERME –

 

Quando alla presentazione del primo candidato la conduttrice esordisce con: “Il suo piatto preferito è la pizza, ama la corsa, il suo slogan è preso da Star Wars…” in sala si leva un “nooooo”.

E invece sì, è subito chiaro dai primi secondi che il format all’americana rispecchia l’organizzazione e la comunicazione del nuovo Pd renziano. La platea, suo malgrado, si adegua, rinfrancata poco prima dall’arrivo dell’applauditissimo Giuliano Pisapia.

Quattro domande dei giornalisti, tre minuti a testa per rispondere.

Si parte da un tema concreto: cosa pensa il candidato delle tasse comunali? Saliranno o scenderanno?

La domanda è pane per i denti di Francesca Balzani, che in Comune si occupa di bilancio. “Il 2016 sarà l’anno della local tax, bisognerà lottare per trattenere il gettito sul territorio e dedicarlo ai più deboli”, argomenta, elogiando i dipendenti comunali e dicendo che vuole scommettere su quelli più giovani.

Sala replica chiaro: “La pressione fiscale è elevata” poi attacca: non possiamo fare nostro il mantra leghista dei soldi che non devono andare a Roma. Per avere più potere contrattuale – spiega – dobbiamo puntare sulla Città metropolitana. Sulla base di quella otterremo i soldi dal centro. Per i dipendenti comunali: premi a chi eccelle, punizioni a chi sgarra.

Majorino ribalta la prospettiva cominciando da quei dirigenti comunali che fanno poco e “devono lavorare di più”, lasciando intendere che per lui la priorità non è abbassare le tasse ma spendere di più per i servizi. Con Roma, la battaglia per i fondi deve essere dura indipendentemente da chi governa.

Iannetta esordisce con una proposta concreta: le startup non pagheranno le tasse per tre anni.

La seconda domanda dà la prima occasione di fare un po’ di polemica: “Cosa vi accomuna e cosa vi distingue dagli altri candidati?”

Sala esalta le sue abilità gestionali e afferma: “Mi distinguo per non aver mai usato un filo di polemica”.

Majorino parte con l’autoironia. “Volevo minacciarvi di non dirmi più che sono permaloso”, poi l’affondo su Balzani: “Con Francesca c’è sintonia ma esperienze diverse, io mi sono occupato di persone, lei di numeri”.

La vicesindaco si arrabbia, prima definendolo scherzosamente permalosissimo, poi chiarendo: “La contrapposizione numeri/persone è inaccettabile, io mi sono occupata di bilancio, che è la politica al netto delle parole, è la politica concreta che si trasforma in progetti ed è un grande gioco di squadra”. Applausi.

Majorino non ha risparmiato un attacco anche a Sala: “Ai suoi eventi si vedono anche dei consiglieri di opposizione che lo sostengono, ai miei non è mai successo”. Sala incassa e non replica.

Balzani ricorda che i candidati sono accomunati dalla Carta dei valori, e dall’obiettivo di vincere le elezioni a giugno. Ancora applausi. L’unità di intenti piace al pubblico.

Rapidamente si scivola alla terza domanda, che riguarda la sicurezza nelle periferie e la disoccupazione giovanile.

Majorino cita “lo scandalo da cancellare delle 9.500 case pubbliche vuote”, proponendo di assegnarne rapidamente duemila allo stato di fatto, lasciando agli assegnatari la ristrutturazione. Sul lavoro propone che cento spazi di proprietà comunale vengano assegnati alle nuove imprese con una dote di 10mila euro per cominciare l’attività.

Iannetta invita a non sottovalutare la sicurezza, che sarà – dice – il nodo della battaglia con il centrodestra. Propone di mischiare presìdi di forze dell’ordine e coesione sociale, valorizzando il ruolo delle associazioni. Poi ha chiesto di ritornare sugli scali ferroviari dismessi, per ampliare verde e housing sociale.

Balzani delinea l’idea di una città policentrica, giocando la proposta forte di chiedere ad Aler la gestione di tutte le case popolari sul territorio, continuando il progetto virtuoso dell’affidamento ad MM.

Sala propone di occuparsi di sicurezza “silenziosamente, con forze umane e tecnologia” per dare ai cittadini il senso di un intervento non straordinario d’emergenza. Ha appoggiato l’idea di Balzani sulle casa popolari e per il lavoro ha proposto di puntare su turismo, cultura (raccogliendo l’eredità di Expo), sostenendo un “Modello Londra” per moda e design.

La quarta domanda è quasi a tema libero: “Descrivete un vostro progetto per Milano, spiegando come lo finanziereste”.

Iannetta punta sulla rigenerazione senza consumo di suolo per recuperare spazi nelle periferie. Tutto da finanziare con il sostegno delle banche.

Balzani ha proposto quella che ha definito non un progetto ma una “suggestione”: una Borsa degli spazi, da collocare nel Palazzo della Ragione o all’ex Ansaldo, dove far incontrare domanda e offerta di spazi privati che vengono tenuti chiusi o sono inutilizzati. Un progetto per rendere più accessibile – per esempio – il mercato immobiliare agli studenti e far incontrare esigenze convergenti, di cittadini e imprese.

Sala distingue tra progetto e sogno. Il primo, riqualificare le case popolari, da finanziare vendendo quote significative di società partecipate, come Sea (di cui ipotizza un passaggio dal 52 al 30 per cento). Il sogno invece è riaprire i Navigli. “In via San Marco tra 12 anni non devono passare le auto” – scandisce tra gli applausi.

La proposta di Majorino coniuga invece ambiente, salute e mobilità: nel 2020 l’estensione di Area C, nel 2030 la città che rinuncia all’auto privata, nel 2040 la città a zero emissioni. La platea gradisce. Infine, suggerisce di creare una rete di biblioteche pubbliche e condominiali valorizzando spazi inutilizzati nei quartieri.

A questo punto il formato prevede le domande dei comitati ai candidati “avversari”. Domande che si riveleranno spesso assist per l’intervistato.

A Balzani tocca rispondere sullo sport. Propone di coinvolgere le associazioni in attività “fuori soglia”.

Suscita malumore in platea la domanda a Sala. Gli si chiede se in caso di sconfitta alle primarie lavorerà per il candidato vincitore. “Chiunque vincerà dovrà avere la sicurezza che gli altri siano con lui, dall’8 febbraio in poi si lavora non per un programma, ma per un piano d’azione”, ha detto da “uomo del fare”, sottolineando che non bisognerà lasciare passare mesi per far ripartire la macchina comunale.

A Majorino tocca la domanda del comitato pro Sala. Gli si chiede in sostanza che cosa pensa di Expo, dato che “non ne era tifoso e se fosse stato per lui l’avrebbe cancellato”, sostiene l’attivista del comitato, tra i fischi di una parte della platea.

Inizialmente l’assessore al Welfare nega: “Documentatevi meglio”, poi argomenta: “Il cibo deve rimanere una grande questione educativa per la città”, propone un rilancio dell’ortomercato, quindi affonda su Sala: “Dobbiamo ancora capire Expo che bilanci ci lascia”.

Touché. Sala si arrabbia: “Chiudiamo in utile, non si devono mettere in giro idee sbagliate, dobbiamo essere fieri del lavoro fatto”.

La serata si conclude con gli appelli agli elettori.

Balzani è ecumenica e invita al voto, sostenendo il protagonismo degli elettori, piuttosto che quello dei candidati.

Sala ricorda il proprio curriculum: “Ho fatto gli ultimi sette anni conoscendo la macchina del Comune, poi con Expo, mi guidano la pura passione e l’amore per la città, sono un buon interprete per portare Milano verso un modello di innovazione e inclusione”.

Iannetta raccoglie il gradimento dell’outsider: “Siamo l’alternativa”, dice, auspicando primarie aperte democratiche partecipate e vere.

Majorino infine marca la propria differenza: “Dobbiamo continuare il cambiamento, con ancora più decisione e radicalità” – ed è la seconda volta che utilizza questa parola ultimamente caduta in disgrazia presso la sinistra socialdemocratica. Per concludere cita don Milani e il suo slogan “Me ne occupo, me ne interesso; il contrario – sottolinea – del motto fascista ‘me ne frego’”.

Un riferimento all’antifascismo che il pubblico ha sottolineato con un forte applauso.

  • Autore articolo
    Chiara Ronzani
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 10/05 19:32

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 10-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 10/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 10-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 10/05/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 10-05-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Live Pop di venerdì 10/05/2024

    Ogni giovedì alle 21, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 10-05-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di venerdì 10/05/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 10-05-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 10/05/2024

    1- A larghissima maggioranza l’assemblea generale dell’ Onu sostiene la richiesta della Palestina di diventare stato membro. Si tratta di un voto simbolico a causa del veto degli stati uniti al consiglio di sicurezza ma oggi 143 paesi su 193 hanno detto di SI. 2 -Ucraina. L’esercito russo tenta di sfondare le linee di difesa a nord di kharkiv. Mosca intende creare una zona cuscinetto al confine. 3-Cina - Europa. Bilancio del tour del Presidente Xi Jinpin in Francia, Serbia e Ungheria. 4-Spagna. Domenica elezioni anticipate in catalogna. Un test importante sulla stabilità del governo di Pedro Sanchez, sostenuto dai partiti indipendentisti. 5- Olimpiadi di Parigi. Nella squadra di rifugiati per la prima volta ci saranno due atleti residenti in Italia. 6-Canale di Panama, l’altro fronte dello scontro tra Pechino e Washington.

    Esteri - 10-05-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di venerdì 10/05/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 10-05-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 10/05/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 10-05-2024

  • PlayStop

    Jack Box di venerdì 10/05/2024

    Jack Box è lo scatolone musicale di Jack del venerdi, dal quale estraiamo i suoni che hanno caratterizzato la settimana, gli approfondimenti musicali del periodo, in un ora che suona tanto e in cui si parla poco. Dalle 15:30 alle 16:30, ogni venerdi.

    Jack Box - 10-05-2024

  • PlayStop

    Jack di venerdì 10/05/2024

    Ospiti della puntata i Selton, per raccontare in una lunga intervista il loro ritorno con Gringo Vol.1

    Jack - 10-05-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 10/05/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali oggi in onda dalla libreria @bookbank libri d'altri tempi che oggi ha ospitato Fabiana Ferrari di @piacenza wildlife Rescue center per parlarci del centro di recupero animali selvatici a cui collabora e scopriamo che Fabiana voleva essere tasso

    Considera l’armadillo - 10-05-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 10/05/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 10-05-2024

  • PlayStop

    Cult di venerdì 10/05/2024

    Oggi Cult, in diretta dalla libreria BookBank di Piacenza: collegamento con Roberto Festa e Tom Mueller dal Salone del Libro di Torino; Lucia Pini, direttrice della Galleria Ricci Oddi; la libraia Sara Marenghi e l'attrice Manuela SChiavo per le Stagnotte; il fotografo e narratore Gero Guagliardo per "Camminarla Piacenza"; la fumetteria "La soffitta" di Marco Fumi, intervistato da Antonio Serra...

    Cult - 10-05-2024

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 10/05/2024

    Cominciamo parlando delle politiche sanitarie dell’Unione europea e del ruolo dell’Europa nelle politiche dei singoli Paesi; torniamo a parlare di stragi sul lavoro e di amianto; andiamo a vedere quali sono le ricadute psicologiche dell’attacco di Israele sulla popolazione di Gaza.

    37 e 2 - 10-05-2024

  • PlayStop

    Speciale Falla con noi - il tour di primavera di Radio Popolare - Piacenza

    Il 15 aprile Radio Popolare ha inaugurato un tour attraverso le città principali del suo bacino d’ascolto, a parte Milano. Ogni tappa sarà un’occasione per incontrarci e condividere momenti speciali. Trasmetteremo per tutto il giorno (quasi) ininterrottamente dalle 9:30 alle 19:00 Venerdí 10 maggio: PIACENZA dove: Libreria BookBank, Via San Giovanni, 4

    Gli speciali - 10-05-2024

Adesso in diretta