
Questa mattina al CSA Lambretta di Milano si è tenuta una conferenza stampa convocata dopo gli arresti seguiti alla giornata di sciopero del 22 settembre, quando in tutta Italia centinaia di migliaia di persone hanno partecipato alla mobilitazione “Blocchiamo tutto”, in solidarietà con la popolazione di Gaza.
A Milano, dopo gli scontri tra manifestanti e polizia in Stazione Centrale, sono state fermate cinque persone, quattro delle quali legate al centro sociale Lambretta. Per due minorenni sono stati disposti gli arresti domiciliari, che impediscono loro di frequentare la scuola per sei mesi. Una misura che associazioni, giuristi e attivisti giudicano sproporzionata. Per altri due giovani attivisti del centro sociale è scattato invece l’obbligo di firma.
Alla conferenza sono intervenuti numerosi ospiti, tra esponenti politici, come la senatrice di AVS Ilaria Cucchi, e realtà studentesche e sindacali, fino a Zerocalcare: “Per la gestione dissennata dell’ordine pubblico stanno pagando pochissime persone, tra cui due minorenni, ma c’è una gigantesca sproporzione tra i toni del Governo e dei media e i danni materiali che ci sono stati in città”, ha detto il fumettista.
Cucchi si è rivolta invece al prefetto che ha disposto gli arresti dei giovani attivisti: “Questi ragazzi perderanno l’anno scolastico. È un danno irreversibile e una responsabilità politica”.