Approfondimenti

“Volete che lasci? Fate un congresso e vincetelo”

Moltissimi argomenti e poche aperture di Matteo Renzi alla minoranza del partito. E’ durata più di un’ora la relazione del Segretario che non ha nessuna intenzione di lasciare il suo incarico, come alcuni gli hanno chiesto. “Se volete che io lasci, – ha detto – convocate un congresso e soprattutto vincetelo”.

Ha parlato del referendum e ha portato indirettamente come suo maggior sponsor l’ex presidente Giorgio Napolitano. E’ stata infatti una direzione multimediale, con parecchi video presentati dal Segretario a suo sostegno, come quello dell’ex capo dello Stato, quando durante il discorso in Parlamento per la sua rielezione, chiese come condizione per la sua permanenza al Quirinale la riforma istituzionale e si guadagnò gli applausi di tutti. “Eravate voi ad applaudirlo, io non c’ero”, ricorda. E’ la prima stoccata a Pierluigi Bersani e al resto della minoranza. In sala è presente anche D’alema, ed è possibile un suo intervento.

Ma Renzi è stato anche vago sulla data del referendum e  c’è chi coglie già questa incertezza come paura di poter perdere, anche se sostiene a gran voce “io non ho paura, ci ho messo sempre la faccia, anche nelle ultime amministrative”. E chiede al partito di organizzarsi per la campagna referendaria, con banchetti e comitati, se vogliono che non sia lui a concentrare troppo su se stesso la campagna referendaria. Ma sul referendum, oltre a ribadire di volersi dimettere se si perderà, aggiunge per la prima volta che ad andare a casa dovrebbe essere anche il Parlamento. E, se naturalmente decidere della fine della legislatura è compito del capo dello Stato, la minaccia comunque potrebbe creare qualche spauracchio tra i parlamentari del Pd.

Sull’esito delle amministrative, che in fondo, è il motivo principale di tanto scontento della minoranza e della convocazione della Direzione, Renzi non è più pessimista come i primi giorni. “E’ difficile dare una lettura nazionale di un voto locale – sostiene – Milano è stato il simbolo dei ballottaggi, e quando si è vinto, il simbolo è diventato altro”. Renzi si riferisce a Roma e Torino. Non è stata una catastrofe quindi per Renzi, o perlomeno non da segnare l’insuccesso del suo governo, anche perché ricorda che nel 2014, quando alle Europee stravinse pochi giorni dopo il Pd perse in alcune città, come Livorno.

Renzi ha parlato anche di Europa, rivendicando la sua posizione con la Germania, “sono stato il primo a chiedere più flessibilità e meno rigore” e sulla questione banche, compresa la Banca Etruria, nessuna autocritica. Anzi, getta la responsabilità sugli ex Presidentei Ciampi e Draghi. “Se le misure sulle Popolari fossero state prese dai governi di centrosinistra nel 1998, oggi molte cose non sarebbero successo”. Insomma, una certa durezza e poche aperture, anche se poi al termine della Direzione, l’ultimo video è quello di una partita di calcio, tratto dal film di Ken Loach, l’ex calciatore Cantona che spiega che non è importante il goal, ma il passaggio. “Anche per me è così”, dice Renzi. Chissà se anche D’Alema e Bersani condividono la stessa opinione.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 25/11 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 25-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 25/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 25-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 25/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 25-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 25/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 25-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di martedì 25/11/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 25-11-2025

  • PlayStop

    Violenza: riprendersi il potere sulla propria vita

    Nel giorno mondiale contro la violenza sulle donne, raccontiamo con Cristina Carelli, presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, i centri antiviolenza, oltre 110 in Italia con differenze però tra Nord e Sud, con quasi 4mila operatrici in stragrande maggioranza volontarie e quasi 30mila donne “ascoltate” all’anno. “Siamo realtà aperte e sempre presenti, le donne arrivano da noi spesso senza appuntamento e si rivolgono a noi quasi sempre liberamente - spiega Carelli - perché il presupposto del nostro intervento è la libertà di scelta della donna, lo sottolineiamo perché è in corso un tentativo di trasformarci in realtà di servizio e per imporre alle donne dei percorsi standardizzati, più istituzionali e di sistema, e non costruiti per ciascuna partendo dal consenso e dalla libera scelta di ogni donna”. Sottofinanziamento, soluzioni solo punitive, negazione della dimensione politica e culturale della prevenzione, la frontiera è sempre la società. Se sono le famiglie a decidere cosa è giusto o meno per l’educazione sessuale, stiamo riproponendo il problema. “Chiediamo al governo di essere coerente: bisogna lavorare sul fronte della cultura e della prevenzione”. La violenza non è solo un atto individuale, ma è resa possibile da scelte politiche e culturali che limitano la libertà delle donne, scrive Di.Re nella campagna “Tutto nella norma” che potete trovare sul sito: direcontrolaviolenza.it

    Clip - 25-11-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 25/11/2025

    Pubblica si occupa di violenza maschile contro le donne. Oggi è il 25 novembre, giornata internazionale dell’ONU per l’eliminazione della violenza di genere. Con la presidente di UN (United Nations) Women Italy, Darya Majidi. E con Barbara Leda Kenny, antropologa, coordinatrice della Fondazione Brodolini, curatrice del sito Ingenere.it

    Pubblica - 25-11-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 25/11/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 25-11-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 25/11/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 25-11-2025

  • PlayStop

    GIULIANO PAVONE - LIMBO

    GIULIANO PAVONE - LIMBO - presentato da Barbara Sorrentini

    Note dell’autore - 25-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 25/11/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 25-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 25/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 25-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 25/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 25-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 25/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 25-11-2025

Adesso in diretta