Approfondimenti

Ucraina, Putin e Macron sono d’accordo sulla necessità di proseguire il dialogo

Crisi ucraina, USA: la Russia sta concentrando altre truppe al confine

Come annunciato nei giorni scorsi, questo venerdì mattina il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo, Vladimir Putin, si sono sentiti al telefono per parlare della crisi Ucraina e cercare di smorzare le tensioni di questi giorni. Le prime informazioni sul contenuto della conversazione, che è durata un’ora, sono arrivate da un comunicato ufficiale del Cremlino. I russi hanno ribadito la necessità, da parte di Kiev, di rispettare gli accordi di Minsk, in particolare sul rapporto con le repubbliche autoproclamate del Donbass e hanno annunciato di voler continuare le discussioni con l’Ucraina, la Francia e la Germania nel quadro del cosiddetto formato Normandia. Una nuova riunione dei consiglieri politici del quartetto, dopo quella del 26 gennaio a Parigi, è stata già fissata tra due settimane, a Berlino.

L’accordo dei due presidenti sulla necessità di una désescalade, un ridimensionamento della crisi, è stato confermato anche dall’Eliseo all’agenzia di stampa AFP. La presidenza francese ha precisato che “Putin non ha espresso nessuna intenzione offensiva” e che Macron “ha chiesto che la Russia rispetti la sovranità degli stati”. Dall’Eliseo però, nessun commento su un altro punto del comunicato del Cremlino. Quello che sottolinea come Putin abbia ricordato alla Francia che “le risposte degli Stati Uniti e della Nato non prendano in considerazione le preoccupazioni fondamentali della Russia.” Cioè l’espansione ad Est del patto atlantico, con il dispiegamento di armi e basi nato al confine Russo, considerate inammissibili.

Il dialogo tra i due presidenti, che ha toccato anche argomenti più generali, come la pandemia, la presidenza francese del consiglio europeo e gli accordi di Vienna sul nucleare iraniano, non ha portato a dei passi avanti concreti sul fronte Ucraino. Ma il canale diplomatico rimane aperto.

In questi giorni, Macron sta moltiplicando le iniziative per cercare di imporsi come mediatore credibile della crisi ucraina sul piano internazionale. Da un lato attraverso delle azioni coordinate con la Germania, tra i paesi europei più interessati a risolvere rapidamente la situazione, dall’altro moltiplicando gli incontri bilaterali al massimo livello istituzionale come quello di oggi. Poco dopo la telefona con Putin, il presidente francese ha annunciato che sentirà il suo omologo ucraino questo venerdì’ alle 19. Nel frattempo, il suo ministro degli estri, Yves le Drian, ha confermato che andrà personalmente a Kiev nei prossimi giorni insieme alla ministra degli esteri tedesca. Non è ancora dato sapere se Le Drian, per cui un’invasione russa è un rischio concreto, incontrerà il presidente ucraino Zelensky. Che nel pomeriggio ha chiesto agli occidentali di non scatenare il panico, affermando che il rischio di invasione in realtà non sarebbe aumentato rispetto all’anno scorso.
Mentre Washington chiede all’Onu di riunirsi per discutere della situazione e parla di una minaccia chiara alla pace e di 100 mila soldati russi già pronti a entrare nel paese, insomma, la diplomazia, in particolare quella francese, continua a fare il suo lavoro.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 27/11 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 27/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 27/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 27/11/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 27-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 27/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 27-11-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 27/11/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 27-11-2025

  • PlayStop

    «Autoritarismi in democrazia» 1

    Il trumpismo fa paura. L'autoritarismo trumpista ancora di più. A Pubblica la prima sintesi degli incontri alla Casa della Cultura di Milano per il ciclo "Autoritarismi in democrazia" (Osservatorio autoritarismo, Università Statale Milano, Libertà e Giustizia, Castelvecchi) di cui Radio Popolare è media partner (qui il programma https://www.libertaegiustizia.it/2025/11/21/autoritarismi-in-democrazia/). Ospite del primo incontro (22 novembre 2025) la filosofa Chiara Bottici, della New School for Social Research di New York. «Il clima negli Stati Uniti – ha raccontato la filosofa - è estremamente allarmante, estremamente preoccupante. Quando parlo di neofascismo non è un'esagerazione, non è un modo per dire "questi sono cattivi, Trump è autoritario"».

    Pubblica - 27-11-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 27/11/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 27-11-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di giovedì 27/11/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 27-11-2025

  • PlayStop

    Sanità al verde, Garattini: "Serve una tassa sulla ricchezza"

    A Radio Popolare il farmacologo Silvio Garattini commenta l'aumento della sanità privata a discapito del pubblico e invoca scelte coraggiose. "È necessario un cambiamento radicale. Per finanziare il SSN serve una tassa sulla ricchezza e sugli extraprofitti. Chi ha ricevuto di più, ora deve dare indietro qualcosa alla società", dice il fondatore dell'Istituto Mario Negri ai microfoni di Mattia Guastafierro.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 27/11/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 27-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 27/11/2025

    Destra ed estrema destra alla conquista d'Europa e non solo dai nuovi sovranismi dell'Est Europa, in Germania la strategia di Merz e Weber guarda a AFD come stampella per far passare leggi più dure a partire dai migranti e cittadini stranieri residenti, l'analisi di Pier Virgilio Dastoli presidente del Movimento Europeo. Il siluramento mediatico di Witkoff racconta della debolezza della diplomazia di Trump basata sulle forza e sugli affari, l'analisi di Gianluca Pastori docente all'Università Cattolica ed esperto di Relazioni transatlantiche dell’Ispi. Martina Stefanoni di ritorno dalla Cisgiordania ci racconta l'impossibilità di muoversi e lavorare, la paura dei coloni e delle loro forze paramilitari, mentre avanza l'occupazione.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 27-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 27/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 27-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 27/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 27-11-2025

Adesso in diretta