Approfondimenti

Gli studenti ricordano le vittime del terrorismo

Come vedono gli studenti di oggi gli anni bui del terrorismo degli anni Settanta e Ottanta quando anche i loro genitori erano ancora bambini? La distanza tra chi aveva vent’anni nel ’78 e il fascismo è minore di quella che passa tra gli anni di piombo e chi ha ora diciotto anni: quaranta anni. Eppure i ragazzi guardano al passato, coltivano la memoria con la paura del presente, con l’odio e il rancore che ritorna a soffiare, alimentato, come ha detto una ragazza intervenuta oggi tra gli applausi, anche “da chi sta al governo”.

Una prospettiva che è stata al centro della Giornata in memoria delle vittime del terrorismo che si è celebrata questa mattina alla Camera dei Deputati. L’aula era piena di alcuni parlamentari certamente, ma soprattutto dei famigliari delle vittime, tantissimi, da coloro che hanno perso parenti nella strage di Piazza Fontana, durante gli anni di piombo fino agli eventi di pochi mesi fa, le vittime del terrorismo in Italia e i ragazzi falciati nei mercatini di Natale di Berlino e Strasburgo.

Ma l’attesa era anche per questi ragazzi, alcuni delle medie, neanche 13 anni, e altri dei licei. Hanno vinto il premio “Tracce di memoria”, un lavoro sul passato, sulle vittime del terrorismo e sulla storia del Paese, la Storia, quella materia che si vorrebbe eliminare dagli esami di maturità. Francesca è intervenuta con voce emozionata, frequenta il liceo Virgilio di Milano e con la sua classe ha compiuto un lavoro sugli omicidi negli anni ’70 nel quartiere Città Studi. Si percepiva la distanza di chi è nato nel nuovo millennio nel parlare e comprendere la morte di ragazzi della sua età per motivi politici, Fausto e Iaio e Sergio Ramelli. E quando Francesca cita con preoccupazione l’odio che si diffonde attraverso i social anche da chi “ha responsabilità di governo” dall’aula si alza un forte applauso, dai famigliari e dai deputati, tra cui anche Di Maio.

studentessa virgilio milano

“La nostra ricerca ci ha permesso di studiare un periodo recente che non conoscevamo, ci ha sconvolto scoprire che in quelle strade, nei giardini, nelle piazze che noi percorriamo per andare a scuola o incontrare gli amici, qualche decennio fa si incontravano ragazzi come noi, per colpirsi violentemente e darsi la morte per contrasti ideologici che noi fatichiamo a comprendere. Ma anche noi stiamo vivendo un momento difficile e i valori fondamenti della nostra convivenza civile sono messi in discussione da chi riveste alte responsabilità di governo, parole e gesti amplificati a dismisura dai social media, che mirano a screditare istituzioni nazionali ed europei, che dovremmo difendere per il bene di tutti.”

Sono stati premiati anche degli adolescenti di una scuola media di Calcinato, La Dante Alighieri, in provincia di Brescia. Hanno fatto un lavoro sulla strage di Piazza della Loggia, per loro è un evento che sentono da vicino perché nella scuola insegnava una delle vittime dell’attentato.

scuola media dante alighieri calcinato

“Abbiamo visto dei video, e altri dvd, abbiamo sentito la testimonianza di Nunzia Pinto, sorella del professore che insegnava da noi, a scuola c’è un monumento che ricorda le vittime e una lapide in suo ricordo, nei tre anni in cui abbiamo lavorato alla ricerca abbiamo sentito tante volte i famigliari delle vittime. Pensiamo che quello sia stato un periodo molto brutto, che va ricordato e che non deve più tornare. Quegli anni vengono ricordati come “anni di piombo”, ma ci sono state anche tante riforme dal punto di vista sociale. A questi ragazzi piace molto studiare la storia del passato e quella più recente, emozionati nelle loro giacche eleganti con lo sguardo ai soffitti decorati e a Mattarella seduto in prima fila per consegnare i premi.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 26/11 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 26-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 26/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 26/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 26/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 26-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 26/11/2025 - ore 11:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-11-2025

  • PlayStop

    Il Maestro, caduta e rinascita di un ex divo del tennis nella Roma degli anni ‘80

    Raul Gatti è un ex campione del tennis caduto in disgrazia, alcolista e disoccupato, interpretato da Pierfrancesco Favino nel film Il Maestro: “Ho seguito il tennis fin da ragazzo e mi sono subito affezionato a questo personaggio perdente, il più fallito che ho interpretato nella mia vita. Perché anche quelli che ho rappresentato in passato, per quanto fossero decaduti, avevano comunque un atteggiamento da vincenti”. Siamo negli anni ‘80 e Gatti viene assoldato per allenare un giovanissima promessa, Felice Milella, un ragazzino di 13 anni con i numeri per partecipare ai match più prestigiosi. Il regista Andrea Di Stefano aveva questo progetto nel cassetto molto prima che il tennis tornasse ad essere uno sport di moda: “Ho scritto questa sceneggiatura nel 2006, l’ho depositata e abbiamo le prove – ironizza il regista. Doveva essere il mio primo lungometraggio, prima ancora di realizzare L’ultima notte di Amore, con Pierfrancesco Favino, a cui avevo già pensato allora per questo personaggio di divo decaduto”. L'intervista di Barbara Sorrentini al regista Andrea Di Stefano e a Pierfrancesco Favino.

    Clip - 26-11-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di mercoledì 26/11/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 26-11-2025

  • PlayStop

    Cpr: le responsabilità dei medici

    Quali sono i criteri attraverso i quali viene data o viene negata l’idoneità sanitaria all’ingresso e alla permanenza di soggetti immigrati nei CPR, Centri di Permanenza per i Rimpatri? Nicola Cocco, medico della Rete Mai più lager - No ai Cpr, ci racconta il caso di un cittadino palestinese ricoverato più volte per gravi atti di autolesionismo eppure dichiarato idoneo alla detenzione.

    37 e 2 - 26-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 26/11/2025 - ore 10:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 26/11/2025

    Alessandra Maiorino, Vice capogruppo dei M5S Senato e Coordinatrice Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili, ragiona sullo stop alla legge bipartisan in materia di "consenso" rallentata, non a torto secondo la senatrice, dalla presidente della commissione giustizia. Il consenso necessario e cosa manca per attivare una cultura del consenso nell'analisi di Non una di Meno e di una delle sue portavoce. "Una prigione romantica. La rappresentazione della coppia come strumento di controllo" il nuovo libro di Giuseppe Mazza, per Prospero Editore, racconta attraverso campagne, poster, slogan della pubblicità uno dei dispositivi patriarcali ancora oggi più attivi: il romanticismo. E ne traccia le trasformazioni. Elena Mistrello, fumettista e autrice, tra i tanti album anche di Tracciato Palestina e di Sindrome Italia, appena pubblicato in Francia, invitata a Toulouse a un festival è stata respinta all’atterraggio perché “pericolo per l’ordine pubblico in Francia”. Senza provvedimenti giudiziari a suo carico, senza avvocato o spiegazioni. Un caso da sollevare.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 26-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 26/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 26-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 26/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 26-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 26/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 26-11-2025

Adesso in diretta